Il trombettista, suonatore di santur, vocalista e compositore Amir ElSaffar si unisce al performer e compositore di elettronica Lorenzo Bianchi-Hoesch in un nuovo progetto che esplora spazi elettroacustici, maqam, armonie microtonali e strutture improvvisate e composte in una composizione musicale modulare che accoglie una varietà di stili musicali attraverso i generi. Insieme creano un suono coinvolgente che trascende le nozioni di forma, linguaggio musicale, elettronica e categorie acustiche nella musica.
Questo nuovo lavoro è una composizione modulare che combina elementi strutturali predeterminati con sezioni liberamente improvvisate, suonate dal vivo da ElSaffar e Bianchi-Hoesch. Il lavoro esplorerà spazi elettroacustici in un ambiente microtonale che abbraccia gli spettri sonori di molteplici linguaggi musicali.
Gli artisti sono interessati a creare una collaborazione transculturale che combini jazz, musica classica contemporanea, maqam, raga e altri contesti musicali, includendo tutta la ricchezza, la complessità e l’espressione idiomatica, senza compromessi o semplificazioni eccessive per essere compatibili con gli altri. Sono alla ricerca di spazi senza confini nella musica.
Amir ElSaffar
Il trombettista/compositore Amir ElSaffar è un artista di formazione classica e sperimentale, noto per la sua ambiziosa miscela di jazz post-bop, maqam tradizionale iracheno e altre tradizioni musicali arabe.
ElSaffar si è fatto notare per la prima volta lavorando con Vijay Iyer e Rudresh Mahanthappa, prima di mostrare il suo suono incrociato in Two Rivers del 2007 e Inana del 2011. Oltre a collaborare con il sassofonista Hafez Modirzadeh, dirige l’ensemble di 17 elementi Rivers of Sound, con cui ha pubblicato Not Two del 2017 e The Other Shore del 2021.
Nato a Chicago, Illinois, nel 1977 da padre iracheno e madre americana, ElSaffar è cresciuto ascoltando un mix eclettico di musica che lo ha portato a studiare musica classica alla DePaul University. Avendo sviluppato un grande interesse per il jazz, ElSaffar ha partecipato e vinto il concorso per tromba jazz Carmine Caruso del 2001 e l’International Trumpet Guild Jazz Improvisation Competition del 2001. Un anno dopo, un viaggio a Baghdad ha portato ElSaffar a contatto con maestri dello stile musicale tradizionale iracheno maqam e del santoor, un tipo di dulcimer a martelli, che ha imparato a suonare. Lasciato l’Iraq prima dell’inizio della guerra nel 2003, ElSaffar ha iniziato a incorporare la musica irachena nella sua tromba jazz e nelle sue composizioni jazz. Nel 2007 ha pubblicato il suo album di debutto, Two Rivers, per la Pi Recordings, con il contributo del sassofonista Rudresh Mahanthappa.
Oltre al proprio lavoro, ElSaffar si è distinto come sideman, comparendo con artisti altrettanto innovativi come Cecil Taylor, Vijay Iyer, Marc Ribot e altri. Dopo la collaborazione del 2010 con il sassofonista Hafez Modirzadeh, Radif Suite, è tornato a Two Rivers con l’altrettanto lunga suite Inana, in cui il sassofonista tenore Olie Mathisen ha sostituito Mahanthappa. Nel 2013 è arrivato un album in quintetto, Alchemy, seguito due anni dopo da un terzo album di Two Rivers, Crisis. Nel 2017 ha debuttato con la sua band di 17 elementi Rivers of Sound con Not Two. Ha inoltre contribuito a ulteriori progetti con Modirzadeh e con il percussionista/compositore Rajna Swaminathan, prima di pubblicare il suo secondo album dei Rivers of Sound, The Other Shore del 2021.
Lorenzo Bianchi-Hoesch
Lorenzo Bianchi Hoesch è un compositore e sound artist. I suoi interessi spaziano dall’elettronica pura alle composizioni per il teatro e la danza, dalle colonne sonore per immagini alle installazioni interattive.
Nelle sue composizioni il suo interesse è sempre rivolto all’idea di stabilire nuove connessioni tra elementi altrimenti distanti: con progetti al di fuori dell’estetica occidentale, come quelli con Ballaké Sissoko o Amir Elsaffar, o con installazioni sonore basate sull’esotismo intrinseco delle registrazioni ambientali, come quelle per il Musée du Quai Branly di Parigi, o con composizioni per la danza contemporanea per coreografi come Michele di Stefano, Richard Siegal, Stijn Celis, o registi come Adolphe Binder, che immergono il pubblico in un nuovo paesaggio sonoro attraverso il suono, ma anche attraverso il movimento e, soprattutto, lo spazio. In questo senso, gran parte del suo lavoro è dedicato al suono 3D, alla composizione multicanale e olofonica.
Ha ricevuto commissioni da varie istituzioni: Ircam-Center Pompidou, Gruppo di Ricerca Musicale (GRM), Biennale di Venezia, Opera di Göteborg, Musée du Quai Branly, Opera di Saarbrucken, Ballet National de Marseille, RhurTriennale, Fondazione Royaumont, Fondazione Face e molte altre… e si è esibito in tutto il mondo. Laureato in architettura (Italia) e composizione (Francia) si è trasferito a Parigi.
Ha fondato l’etichetta Ornithology Productions nel 2022. È artista associato all’Ircam – Centre Pompidou dal 2019 al 2023. È professore di Composizione elettroacustica al Conservatorio di Montbeliard, Francia.
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