sabato 12 ottobre 2024

L’Orchestra Haydn diretta da Ottavio Dantone accosta la “Renana” di Schumann e la Sinfonia n. 99 di Haydn

 
 
Dopo il successo dell’evento inaugurale, la Stagione Sinfonica 2024/25 della Fondazione Haydn proseguirà martedì 15 ottobre 2024 alle ore 20.00 presso l’Auditorium Bolzano con due Sinfonie lontane nel tempo, ma con elementi comuni che riguardano la tonalità, entrambe in mi bemolle maggiore, oltre alla loro capacità di esprimersi con uno sguardo al passato pur conservando un forte slancio verso il futuro. Il programma presenterà infatti la Sinfonia n. 3 op. 97 di Robert Schumann, denominata “Renana”, e la Sinfonia n. 99 di Franz Joseph Haydn, appartenente al gruppo delle dodici "Londinesi", così definite per essere state composte in occasione dei due trionfali viaggi in Inghilterra compiuti dal compositore negli anni novanta del Settecento.
L’Orchestra Haydn sarà diretta da Ottavio Dantone, recentemente nominato Direttore musicale per il triennio 2024 – 2026: 
«Il lavoro con la Haydn è sempre stato votato alla riconoscibilità di un linguaggio dell’Orchestra – afferma Ottavio Dantone – cioè dalla capacità di dare un’idea molto chiara della propria personalità. Come Direttore musicale vi è una responsabilità maggiore dato che saremo portati a suonare molto più spesso insieme, esperienza che ci porterà ad affrontare in maniera sempre più approfondita il repertorio. La scommessa è di riuscire a portare questo lavoro al pubblico di oggi. Si tratta di un lavoro votato a un certo tipo di suono, di articolazioni, colori ma anche gesti musicali che servono a restituire all’ascoltatore un risultato emotivo il più fedele possibile all’idea del compositore».
La Sinfonia n. 99 rappresenta un nuovo tassello per il completamento dell’esecuzione integrale delle Sinfonie “Londinesi”, avviata in questa Stagione sinfonica dall’Orchestra Haydn, mentre l’accostamento della Sinfonia “Renana” di Schumann trova giustificazione nella sua capacità di essere allo stesso tempo moderna, pur conservando uno sguardo al passato:
«Schumann è un compositore che deve molto all’immagine e alla musica del Settecento: considerava Bach un autore fondamentale. E in questa “Renana” ci sono delle reminiscenze settecentesche, soprattutto nel quarto movimento, dove appare un tema che ricorda quello utilizzato da Bach nel Clavicembalo ben temperato. Schumann permette di riscoprire così una gestualità musicale ed esecutiva che conserva ancora gesti antichi. La Sinfonia ha un sapore si romantico, ma con degli echi e suggestioni che ricordano il passato».
Il concerto verrà replicato il giorno successivo a Trento, mercoledì 16 ottobre alle ore 20.30 all’Auditorium Santa Chiara della città. Anche in questo appuntamento musicale, il pubblico potrà inoltre provare un’innovativa modalità di fruizione musicale sperimentando nuove prospettive d’ascolto. Con l’iniziativa Haydn Surround, infatti, l’ascoltatore potrà godere del privilegio di sedersi in una delle quattro poltrone posizionate all’interno dell’Orchestra Haydn, lasciandosi avvolgere dal flusso sonoro, ma anche osservare da vicino l’abilità tecnica, l’affiatamento e l’interpretazione degli esecutori. L’iniziativa è rivolta a tutto il pubblico, incluse le persone con fragilità sensoriali, su prenotazione (scrivendo a ticket@haydn.it) e su esibizione del biglietto di accesso al concerto, fino a esaurimento dei posti.


Tra i clavicembalisti più apprezzati della sua generazione, nel 1985 Ottavio Dantone ha ricevuto il premio di basso continuo al Concorso Internazionale di Parigi e nel 1986 è stato premiato al Concorso Internazionale di Bruges, primo italiano a ottenere questi riconoscimenti a livello internazionale in ambito clavicembalistico. Profondo conoscitore della prassi esecutiva del periodo barocco, dal 1996 è il direttore artistico e musicale dell’Accademia Bizantina di Ravenna, con la quale collabora dal 1989. Sotto la sua direzione si è affermata come uno degli ensembles di musica barocca con strumenti antichi più noti e richiesti nel panorama internazionale.
La sua carriera lo ha portato ad accostare al repertorio più conosciuto la riscoperta di titoli meno eseguiti o in prima esecuzione moderna nei festival e nei teatri più importanti del mondo, dall’Elb-Philharmonie di Amburgo al Concertgebouw di Amsterdam, dai Proms di Londra alla Walt Disney Concert Hall di Los Angeles, il Teatro alla Scala in Milano o ancora il Festival di Salisburgo e l’Opera di Zurigo. È regolarmente invitato a dirigere le più prestigiose orchestre sinfoniche internazionali, e molte sono le sue registrazioni televisive e radiofoniche in Italia e all’estero, nonché quelle discografiche, effettuate sia come solista, sia in veste di concertatore, più volte premiate dalla critica internazionale. Nel 2020 Dantone è stato nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella. Dal 2022 è Accademico di Santa Cecilia.
Da quest’anno è il direttore musicale del Festival di musica antica di Innsbruck. Con l’Orchestra Haydn Ottavio Dantone ha debuttato al Rossini Opera Festival di Pesaro nel 2007, dirigendo Le nozze di Teti e di Peleo e l’Edipo Colono; a partire dal 2011 è poi apparso regolarmente a Bolzano e Trento, sovente nella doppia veste di organista/clavicembalista e direttore, portando l’Orchestra anche in tournée a Milano e a Como.


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