Il programma proposto sabato 26 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano dall’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, è di particolare interesse, perché presenta l’accostamento di due scuole - quella ungherese-magiara e quella britannica - che nel secolo scorso hanno evidenziato una decisa indipendenza dalle grandi correnti della musica novecentesca. Spiccano i nomi di compositori che hanno raggiunto la fama, come Ligeti e Britten, ma anche George Enescu, straordinario autore romeno non conosciuto come merita, e poi Zoltan Kodaly, il cui nome è spesso associato a Bartok per gli studi sul folklore magiaro. E, ancora, una figura carismatica come György Kurtág, nato in Romania da genitori ungheresi e tuttora in attività, quindi Bridge, il maestro di Britten, e, infine, quella Rebecca Clarke divenuta oggi una figura centrale nella storia musicale al femminile.
Il concerto ospitato nell’auditorium Di Vittorio mette in luce, in particolare, la viola, strumento dalla non ricca letteratura, nonostante nel Seicento venisse paragonato alla voce umana, di cui sono in repertorio pagine di assoluto rilievo, per non dire di riferimento, e che verrà ascoltato in solo e soprattutto nel suo rapporto con il pianoforte. In sostanza va in scena un altro Novecento, che guarda in maniera indiretta ai viennesi, al neoclassicismo stravinskiano e, tranne qualche eccezione, anche al rigore seriale di Darmstadt, mantenendo sempre viva una forte componente lirica, che spesso emerge proprio dalla sonorità “vocale” della viola.
Per realizzare un programma così raffinato torna all’Atelier il collaudatissimo duo composto da Maria Ronchini e Monica Cattarossi (le foto sono di Fabiana Toppia Nervi). La prima è una violista che svolge un’intensa attività solistica e cameristica a livello internazionale, valorizzando le caratteristiche espressive del suo strumento attraverso l’esecuzione e la ricerca del più diversificato repertorio. Vincitrice giovanissima di numerosi concorsi, ha fatto parte per anni dell’orchestra ECYO, sotto la direzione di Abbado, Bamert, Bernstein, Leinsdorf e Ashkenazy, per poi seguire una prestigiosa carriera come solista. Monica Cattarossi è, invece, una specialista assoluta nell’ambito della musica da camera e dell’accompagnamento ed è stata invitata a suonare nei più importanti festival internazionali, in cui ha tenuto concerti con artisti quali Julius Berger, Umberto Clerici, Rocco Filippini, Antonio Meneses, Erica Piccotti, Luca Ranieri, Danilo Rossi e Dora Schwarzberg ma non solo.
ATELIER MUSICALE - XXX edizione
Sabato 26 ottobre 2024 - Ore 17.30
Ronchini-Cattarossi
Sguardi indipendenti a confronto
Maria Ronchini (viola), Monica Cattarossi (pianoforte).
Programma
George Enescu: Konzertstück per viola e pianoforte;
György Ligeti: dalla Sonata per viola sola Loop/Facsar;
Zoltan Kodaly: da Children Dances n. 6-7-8 per pianoforte;
György Kurtág: da Játécok
3:41 Harmonika - Hommage à Borsody László
5:9 Aus der Ferne per pianoforte
Rebecca Clarke: Morpheus per viola e pianoforte;
Franck Bridge: Allegro Appassionato H. 82 per viola e pianoforte;
Benjamin Britten: Lachrymae per viola e pianoforte.
Introduce: Maurizio Franco.
Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
Nessun commento:
Posta un commento