giovedì 17 ottobre 2024

Il 24 ottobre torna MICO-Bologna Modern all'Oratorio di San Filippo Neri di Bologna.

 
MICO - BOLOGNA MODERN 2024
Festival per le musiche contemporanee
IX edizione 
SUONAR GUARDANDO
24 ottobre, 13 novembre, 10 dicembre 2024
Oratorio di San Filippo Neri, Via Manzoni, 5 Bologna 
 
Musica Insieme presenta la IX edizione di MICO – Bologna Modern, il Festival per le musiche contemporanee, che inaugura un nuovo viaggio in tre concerti con un motto speciale: SUONAR GUARDANDO. Con il fondamentale contributo di Pelliconi, da sempre al fianco di Musica Insieme, la musica infatti non solo accompagnerà le immagini, ma dialogherà con esse in un continuo scambio creativo. Si partirà dai capolavori del cinema muto per arrivare alle più audaci sperimentazioni digitali contemporanee, dove video e suono si fondono in nuovi formati, inclusi quelli dei social media, che ormai fanno parte della nostra quotidianità.


La Rassegna si inaugura giovedì 24 ottobre alle ore 20.30 con la proiezione di Nosferatu, un classico del cinema muto diretto da Wilhelm Murnau, che verrà accompagnato da una colonna sonora eseguita dal vivo, scritta appositamente dal compositore Filippo Perocco per l’Ensemble L’arsenale, Premio Abbiati della Critica Italiana.  In questa rilettura di uno dei capisaldi del cinema espressionista, la musica non commenta e non descrive, ma si nutre dei sogni che vivono nei personaggi, impotenti e a volte buffi, per diventare un’immaginaria rappresentazione di chi vede, di chi suona, di chi ascolta. Gli elementi e i frammenti musicali, a volte presi a prestito dalla musica popolare, sono concepiti come veicoli di una sensazione provata, di un’emozione suscitata, di un sogno persistente, con lo scopo di vivere un ascolto nella perseveranza del ricordo. Nosferatu come un lungo viaggio onirico» (Filippo Perocco). 


Si prosegue mercoledì 13 novembre alle 20.30 con il video-concerto Electro-Muzak. Un rapporto esplosivo fra musica e video è stabilito da Icarus Ensemble (foto di Silvia Perrucchetti), tra i più giovani gruppi italiani attivi a livello internazionale, che lavora sui linguaggi della contemporaneità spaziando dal rapporto con il passato alla tecnologia multimediale di ultima generazione. Nel loro concerto, in collaborazione con Agon, gli autori Jakob Tv, Alexander Schubert e Michael Beil hanno realizzato interazioni live tra i performers e i video originali creati per e sulla partitura. Il risultato è un video-concerto catturante, ai tratti straniante, divertente e ironico, di grande impatto emotivo anche per la sua riflessione in musica sulle idiosincrasie della vita contemporanea. 


MICO-Bologna Modern 2024 si conclude martedì 10 dicembre alle 20.30 con Istante Dante. La Divina Commedia ai tempi di Instagram. Si tratta di un un lavoro collettivo, nato dall’idea di Valentina Lo Surdo, che ha riunito i contributi di oltre 100 musicisti e compositori, con 100 video della durata di trentatré secondi, ciascuno dedicato a un canto della Divina Commedia di Dante Alighieri. Sono stati coinvolti giovani talenti che si stanno affacciando alla carriera, ma anche musicisti di fama internazionale, da Paolo Fresu a Roberto Molinelli, da Mariangela Vacatello a Enrico Dindo, in alcuni casi interpretando brani composti per l’occasione. Il pianista Alessandro Marangoni, Direttore artistico dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia, si è occupato della realizzazione artistica del film musicale che restituisce nel tempo e nel linguaggio di oggi le terzine dantesche, scelte da un gruppo di dantisti del Collegio, coordinati da Paola Bottazzi. La proiezione del film sarà presentata da Valentina Volpe Andreazza e accompagnata dagli interventi dal vivo del Coro dell’Almo Collegio Borromeo, il più antico collegio di merito italiano, fondato nel 1561, con la partecipazione di alcuni dei protagonisti, fra cui Roberto Molinelli, Fabrizio Festa e lo stesso Alessandro Marangoni. 

MICO – Musica Insieme COntemporanea / Bologna Modern si realizza con il sostegno del Comune di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura e con il fondamentale contributo di Pelliconi.
 


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