domenica 15 ottobre 2023

Gallerie d'Italia - Milano, 17 ottobre 2023, Concerto itinerante del flautista Matteo Cesari



Martedì 17 ottobre | ore 18.00
Gallerie d'Italia - Milano 
 
Concerto itinerante del flautista Matteo Cesari
negli spazi del percorso espositivo temporaneo
UNA COLLEZIONE INATTESA.
VIAGGIO NEL CONTEMPORANEO TRA PITTURA E SCULTURA
 
Milano Musica in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Gallerie d'Italia

«La frequentazione con il contemporaneo è cominciata lì [nell'arte visiva ndr.], prima ancora che con la musica: imitavo la pittura di Alberto Burri». (Salvatore Sciarrino)

Con il suo strumento, tra i più iconici della musica contemporanea, oggetto di sperimentazione e reinvenzione da parte di numerosi compositori, Matteo Cesari crea un controcanto musicale che unisce Novecento e XXI secolo, come nel percorso espositivo temporaneo: la varietà delle pagine proposte si incontra liberamente con quella delle opere in mostra, in un ideale itinerario che vive dell'interazione tra arti diverse, suggerito dalla sensibilità dell'interprete e aperto a quella degli ascoltatori.
Il flautista ci conduce dalla densa tensione della Sequenza I di Luciano Bertio del 1958, attraverso l'intensissima concentrazione espressiva di György Kurtág, agli interrogativi di Tristan Murail e all'ardua ricerca di Alberto Posadas, per concludere con alcuni brani di Salvatore Sciarrino, il compositore che ha esplorato le nuove potenzialità espressive del flauto lungo tutto l'arco del suo sviluppo artistico e che è da tempo legato a Città di Castello, la città di Alberto Burri. Gli ampi spazi delle Gallerie d'Italia riecheggiano allora dei rintocchi dell'Orologio di Bergson, delle invenzioni dinamiche e timbriche di Immagine fenicia fino alla magia di Come vengono prodotti gli incantesimi?
 
Ingresso libero a partire dalle ore 17.004

PROGRAMMA

Luciano BERIO (1925-2003)

Sequenza I (1958, 8’) 

György KURTÁG (1926)

Doloroso (1992, 4’) 

Tristan MURAIL (1947)

Unanswered questions (1995, 4’) 

Alberto POSADAS (1967)

Prónomo (2010-2020, 11’)

Salvatore SCIARRINO (1947)

L’orologio di Bergson (1999, 8’)

Immagine fenicia (1996-2000, 6’)

Come vengono prodotti gli incantesimi? (1985, 7’)

 

Prosegue giovedì 19 ottobre 2023 alle 20.30 la stagione di Concerti al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena con la Nordwestdeutsche Philharmonie e la violinista Sayaka Shoji dirette da Jonathon Heyward. In programma, il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 61 di Ludwig van Beethoven e la Quinta Sinfonia di Petr Ilic Cajkovskij.

La Nordwestdeutsche Philharmonie è una delle orchestre tedesche di maggior prestigio internazionale giungendo ad annoverare centotrenta concerti in Germania, Europa e Stati Uniti ogni anno. Con la direzione di Jonathon Heyward, attuale direttore principale, sta incrementando il proprio ruolo di ambasciatrice culturale sia in Germania che a livello Europeo. Fondata nel 1950 come orchestra della città federale con il compito di far fiorire il panorama musicale nella regione della Westfalia orientale, al giorno d'oggi appare regolarmente presso sale prestigiose quali Concertgebouw di Amsterdam, Tonhalle di Zurigo, Great Festival Hall di Salisburgo.  È ospite regolare presso i principali centri musicali in Danimarca, Austria, Olanda, Italia, Francia, Spagna, Polonia, Giappone e Stati Uniti. Vanta una produzione di oltre duecento registrazioni discografiche. Fra i giovani direttori di maggiore successo, Jonathon Heyward (foto in basso) è stato invitato a dirigere complessi quali la London Symphony e le orchestre di Baltimora (del quale è direttore principale), Atlanta, Detroit e Seattle oltre che in teatri quali la Royal Opera House.

Nata a Tokyo, Sayaka Shoji (foto in alto) si è trasferita a Siena all’età di tre anni. Da quando ha vinto il primo premio al Concorso Paganini, nel 1999, ha collaborato con importanti direttori come Zubin Mehta, Lorin Maazel, Semyon Bychkov, Mariss Jansons e Yuri Temirkanov. Ha inoltre collaborato con rinomate orchestre, tra cui Israel Philharmonic, Philharmonia Orchestra, Cleveland Symphony Orchestra, London Symphony Orchestra, Berlin Philharmonic, Los Angeles and NewYork Philharmonic, l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Czech Philharmonic, Wiener Symphoniker, L'Orchestra Mariinskij e l'Orchestra Sinfonica NHK.
Momenti salienti della sua carriera in tempi recenti includono debutti di successo ai BBC Proms con la Royal Philharmonic Orchestra e Vasily Petrenko, il Blossom Festival con la Cleveland Orchestra, un emozionante lancio di cinque concerti per l'apertura della stagione 2022-23 con la Israel Philharmonic diretta da Lahav Shani, un tour di recital con Víkingur Ólafsson, un tour nel Regno Unito con la Philharmonia Orchestra e Vladimir Ashkenazy.

Oggi, domenica 15 ottobre, torna la stagione concertistica Careggi in Musica In concerto il Trio Soleríni

 

Aula Magna del Nuovo Ingresso dell'Ospedale di Careggi
(Padiglione 3, Largo Brambilla 3)
 
CONCERTO DI INAUGURAZIONE
TRIO SOLERÍNI
Rafael Soler Vilaplana, pianoforte
Aurora Golfarini, violino
Lavinia Golfarini, violoncello
Musiche di Shostakovich e Beethoven
 
INGRESSO LIBERO
 
Domani, domenica 15 ottobre, ore 10.30, all’Aula Magna del Nuovo Ingresso dell’Ospedale di Careggi (Largo Brambilla 3, Padiglione 3) la stagione “Careggi in Musica” a cura dell’Associazione A.Gi.Mus. Firenze si inaugura con il concerto del Trio Solerìni, formato da Rafael Soler Vilaplana al pianoforte, Aurora Golfarini al violino e Lavina Golfarini al violoncello (ingresso gratuito, musiche di Shostakovich e Beethoven). I concerti proseguiranno ogni domenica fino al 17 dicembre 2023. Il Trio Soleríni nasce nel 2021 dalla passione condivisa per la Musica da Camera. Il Trio ha studiato sotto la guida dei Maestri Ilaria Maurri (fondamentale per la formazione e crescita del gruppo), Giovanni Nesi e  Luca Provenzani. Ha seguito corsi e Masterclass con M° Lucio Labella Danzi e M° Sergio De Simone.
 
Rafael Soler Vilaplana, nato a Albaida (Valencia), inizia i suoi studi musicali presso l’ Istituto Musicale "Salvador Giner" di Valencia ottenendo nel 2010 la borsa di studio con il primo premio e concludendo i suoi studi presso questa istituzione nel 2016, sotto la guida della professoressa Sonia García, con il massimo dei voti oltre ad ottenere il “Premio Profesional”. Ha studiato con importanti Maestri di pianoforte come ad esempio: Istvan Gulyás, Josep Colom, Begoña Uriarte, David Kuyken, Javier Esplugues, Antonio Galera e Alexander Kandelaki. Ha vinto diversi premi in Concorsi nazionali ed internazionali. Ha partecipato a numerosi concerti sia come solista, sia in diversi gruppi di musica da camera, esibendosi in sale importanti come la Martin y Soler del “Palau de les arts” di Valencia, il  Auditorio de Vinarós (Castellón), il teatro “Federico Garcia Lorca” da Almería, il Auditorio dell'Università di Alicante, il Auditorio del Conservatorio de Albaida (Valencia), la “Sala Clemente”, il "Teatre Micalet", la Sala "Cafè Mercedes", la Sala di Concierti di "l'Ateneu Mercantil de València", la Sala "Charles Darwin" dell'Università di València.

Aurora Golfarini si diploma in violino con il massimo dei voti presso L'istituto Musicale ”P. Mascagni” di Livorno sotto la guida della M° Anna Maria Fornasier. Ha debuttato come solista a 15 anni e nel 2018 si è esibita col Concerto per Violino e Orchestra di Tchaikovsky Op.35 nel teatro "Yellow HauseGround "di Rotterdam (Olanda) e, nello stesso anno, con il Concerto n°5 per Violino e Orchestra di W.A.Mozart presso l'Auditorium JVLMA di Riga (Lettonia). Ha vinto numerosi primi premi e riconoscimenti in Italia e all'estero. Ha collaborato con l'Orchestra del Teatro Goldoni, l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra da Camera Fiorentina, l'Orchestra Filarmonica Pucciniana, l’Orchestra Modigliani, “Codarts Pop Orchestra” di Rotterdardam (Olanda) e con “ Irish Chamber Orchestra “di Limerick (Irlanda). Nel 2020 risulta vincitrice dell'audizione presso l'Orchestra Giovanile Italiana (OGI), ricoprendo il ruolo di Concertino dei Primi violini.
 
Lavinia Golfarini ha iniziato a studiare violoncello all'età di 9 anni presso l'ISSM P. Mascagni di Livorno. Si è laureata al Corso Accademico di I livello presso l’ISSM “P. Mascagni” di Livorno con il massimo dei voti. Attualmente frequenta il corso Accademico di II livello presso lo stesso Conservatorio. Ha vinto numerosi concorsi e riconoscimenti in Italia e all’estero, come ad esempio: la Borsa di Studio “Cesare Chiti” a Livorno, “King’s Peak International Music Competition” negli Stati Uniti, “Città di Massa” International Competition e “Riviera della Versilia” in Italia. All’età di 15 anni si è esibita come solista accompagnata dall’Orchestra EstrOrchestra diretta da M° Chiara Morandi presso la Crociera “Viking Star”. Dal 2020 fa parte dell’ensemble di violoncelli “Florence Cello Ensembl”. Dal 2023 inizia a suonare in duo di violoncelli con il Violoncellista Andrea Volcan.
 
 
La stagione concertistica è realizzata grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze e vede la collaborazione dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi e della Fondazione Careggi.



I SOLISTI DELLA BUDAPEST FESTIVAL ORCHESTRA chiudono la rassegna Bridging Europe Festival con musiche di Ligeti, Kodály, Kurtág, Kuusisto e Čajkovskij

 Il Bridging Europe Festival si chiude il 16 ottobre alle ore 20.30  (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Sala Santa Cecilia), con il concerto affidato ai Solisti della celebre Budapest Festival Orchestra, che metteranno in luce il loro talento creativo, il loro approccio innovativo al repertorio cameristico e la loro passione per la musica.
La serata si aprirà con le Sei bagatelle per fiati dell’ungherese György Ligeti, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Composte nel 1953, sono la trascrizione per ensemble di fiati di alcuni movimenti del brano scritto originariamente per pianoforte Musica ricercata. Il concerto continua con il Duo per violino e violoncello op. 7 dell’ungherese Zoltán Kodály (1882-1967), composto nel 1914. Il brano, in tre movimenti, chiude con una trascinante danza ungherese. Quindi sarà la volta del conterraneo György Kurtág (1926), tra i massimi compositori di oggi, di cui verrà eseguito L’uomo è un fiore per violino e contrabbasso. Del finlandese Jaakko Kuusisto, nato nel 1974 e scomparso nel 2022, ascolteremo Miniö op. 23.
Chiude la serata il Quartetto n. 1 op. 11 di Čajkovskij, composto nel 1871 ed eseguito nel marzo dello stesso anno. Dei quattro movimenti del Quartetto spicca il secondo tempo, Andante cantabile. Nel 1877 fu eseguito alla presenza di Tolstoj; di questa esecuzione Čajkovskij riferì nel suo diario: “Mai in vita mia, mi sentii così lusingato e fiero della mia abilità creativa come nel momento in cui Tolstoj, il quale sedeva accanto a me, ascoltava l'Andante con le lagrime che gli scorrevano sul volto”.
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Prezzi dei biglietti: posto unico € 10

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Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Sala Santa Cecilia
lunedì 16 ottobre ore 20:30 f.a.
 
Solisti della Budapest Festival Orchestra
 
Contrasti
Ligeti Sei bagatelle per quintetto di fiati* in occasione del centenario della nascita (1923-2006)
Kodály Duo per violino e violoncello op. 7
Kurtág L’uomo è un fiore
Jaakko Kuusisto Miniö op. 23
Čajkovskij Quartetto n. 1 op. 11




MUSICA E DANZA A SANTA CECILIA - La Eva Duda Dance Company interpreta il Mandarino meraviglioso di Bartók. Sul podio Iván Fischer insieme alla Budapest Festival Orchestra - Domenica 15 ottobre ore 19.30

 
Per il secondo appuntamento romano del Bridging Europe Festival, in programma domenica 15 ottobre alle ore 19.30 (Auditorium Parco della Musica), il testimone passerà alla Budapest Festival Orchestra, diretta dal suo fondatore Iván Fischer, e alla Eva Duda Dance Company che porta la danza “dal vivo” a Santa Cecilia. I ballerini Áron Szab nel ruolo dello sfortunato Mandarino e Vera Bundschuh in quello della ragazza (affiancati da Tibor Kováts, Mátyás Kovács, Dániel Dragos, Dominik Gyugos e Máté Váth) saranno i protagonisti del balletto pantomima in un atto di Bartók. I costumi sono di Edit Szűcs e la coreografa e la regia di Eva Duda (fondatrice della compagnia), che recentemente ha dichiarato: "Il mondo è diventato ancora più eccessivo dai tempi in cui il balletto è stato composto. Le incertezze sono diventate parte della nostra vita quotidiana, in cui i valori reali spesso rimangono nascosti ai nostri occhi. La composizione di Bartók è particolarmente attuale ancora oggi e, come per tutti i coreografi, è per me un onore e una grande sfida. Vorrei avvicinarmi il più possibile a questo soggetto monumentale e simbolico, per tradurre in movimento la forza appassionata e creativa che esso contiene".  Il Mandarino meraviglioso fu composto da Bartók nel 1918-19 e alla sua prima esecuzione integrale a Colonia fece scandalo: subito dopo la “prima”, infatti, l’allora sindaco di Colonia Konrad Adenauer, futuro cancelliere della Repubblica Federale Tedesca, a causa del soggetto scabroso proibì le successive rappresentazioni.
La trama: tre malfattori costringono una ragazza ad adescare uomini per poi derubarli. All’arrivo di del Mandarino, la giovane ragazza cerca di sedurlo, per poi sottrarglisi. Quando egli riesce a raggiungerla, i tre banditi lo rapinano e tentano di ucciderlo, soffocandolo e poi impiccandolo, ma invano: il malcapitato, infatti, non viene nemmeno scalfito da tanta violenza e continua a guardare con passione la ragazza. Solo quando ella lo prende tra le braccia, il cinese sente le sue ferite sanguinare e muore. 
Aprirà il concerto la Rapsodia ungherese n. 2 che vedrà la partecipazione del cimbalonista Jenö Lisztes a cui seguirà il Secondo concerto per pianoforte di Liszt, eseguito a Weimar nel 1857 con il compositore sul podio e Hans von Bronsart - dedicatario del brano - al pianoforte, che conquista il pubblico con le sue tinte squisitamente romantiche. Il solista sarà il croato Dejan Lazic, premiato nel 2009 con un Echo Klassik per la registrazione del Secondo Concerto per pianoforte di Rachmaninoff eseguito dalla London Symphony Orchestra diretta da Kirill Petrenko e nel 2021 con un altro Opus Klassik nella categoria “musica da camera” per una registrazione di brani mozartiani.
 
Dejan Lazić

Dejan Lazić nasce in una famiglia di musicisti a Zagabria e ha compiuto gli studi al Mozarteum di Salisburgo. Nel 2021 la sua registrazione di composizioni cameristiche di Mozart, pubblicata nel 2020 dall’etichetta Onyx, è stata premiata con l’Opus Klassik nella categoria “musica da camera”. Ha collaborato con orchestre quali la Atlanta Symphony Orchestra, Boston Symphony, Budapest Festival Orchestra, Chicago Symphony Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Danish National Symphony Orchestra, Helsinki Philharmonic Orchestra, Hong Kong Philharmonic Orchestra, Kammerorchester Basel, Melbourne Symphony Orchestra, NDR Elbphilharmonie Orchester, Netherlands Philharmonic Orchestra, NHK Symphony Orchestra, Rotterdam Philharmonic Orchestra, Swedish Radio Symphony Orchestra e con la Yomiuri Nippon Symphony Orchestra. È regolarmente ospite delle maggiori sale da concerto dove si esibisce in recital e nel repertorio cameristico: Lincoln Center di New York, Teatro Colón di Buenos Aires, Melbourne Recital Centre e di festival prestigiosi come il Menuhin Festival di Gstaad e la Schubertiade, collaborando con colleghi quali Joshua Bell, Sol Gabetta, Andreas Ottensamer e Benjamin Schmid. Dejan Lazić si dedica anche alla composizione. Dal 2015 i suoi lavori vengono pubblicati dalla casa editrice Sikorski.
 
Eva Duda Dance Company

Da oltre un decennio la Eva Duda Dance Company è tra i gruppi di danza contemporanea indipendenti più affermati in Ungheria, cercando di costruire un ponte tra i generi più noti e quelli più progressisti. Questo ponte aiuta le persone a comprendere e ad apprezzare l'anticonformismo, l'astrazione e la complessità della danza. La loro missione è rendere la danza contemporanea accessibile e comprensibile a un nuovo pubblico e a nuovi strati sociali. Negli ultimi dieci anni circa 50.000 spettatori e visitatori provenienti da quindici Paesi hanno assistito ai loro spettacoli. Inoltre la Eva Duda Dance Company ha costruito forti legami con numerose istituzioni nazionali e internazionali, collaborando con la Trafó House of Contemporary Arts, il National Dance Theatre of Hungary e il MU Theatre.

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Sala Santa Cecilia
domenica 15 ottobre ore 19:30 f.a.
 
Budapest Festival Orchestra
Eva Duda Dance Company*
direttore Iván Fischer
pianoforte Dejan Lazić
 
Mandarino Áron Szabó ׀ ragazza Vera Bundschuh
cavaliere Tibor Kováts ׀ studente Mátyás Kovács
vagabondi Dániel Dragos, Dominik Gyugos, Máté Váth
costumi Edit Szűcs
coreografia, regia Éva Duda
 
Liszt Rapsodia Ungherese n. 2 S. 359 (cimbalon Jenő Lisztes)
         Concerto per pianoforte n. 2     
Bartók Il Mandarino meraviglioso* 
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Prezzi dei biglietti: da € 19 a € 52