domenica 15 ottobre 2023

Gallerie d'Italia - Milano, 17 ottobre 2023, Concerto itinerante del flautista Matteo Cesari



Martedì 17 ottobre | ore 18.00
Gallerie d'Italia - Milano 
 
Concerto itinerante del flautista Matteo Cesari
negli spazi del percorso espositivo temporaneo
UNA COLLEZIONE INATTESA.
VIAGGIO NEL CONTEMPORANEO TRA PITTURA E SCULTURA
 
Milano Musica in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Gallerie d'Italia

«La frequentazione con il contemporaneo è cominciata lì [nell'arte visiva ndr.], prima ancora che con la musica: imitavo la pittura di Alberto Burri». (Salvatore Sciarrino)

Con il suo strumento, tra i più iconici della musica contemporanea, oggetto di sperimentazione e reinvenzione da parte di numerosi compositori, Matteo Cesari crea un controcanto musicale che unisce Novecento e XXI secolo, come nel percorso espositivo temporaneo: la varietà delle pagine proposte si incontra liberamente con quella delle opere in mostra, in un ideale itinerario che vive dell'interazione tra arti diverse, suggerito dalla sensibilità dell'interprete e aperto a quella degli ascoltatori.
Il flautista ci conduce dalla densa tensione della Sequenza I di Luciano Bertio del 1958, attraverso l'intensissima concentrazione espressiva di György Kurtág, agli interrogativi di Tristan Murail e all'ardua ricerca di Alberto Posadas, per concludere con alcuni brani di Salvatore Sciarrino, il compositore che ha esplorato le nuove potenzialità espressive del flauto lungo tutto l'arco del suo sviluppo artistico e che è da tempo legato a Città di Castello, la città di Alberto Burri. Gli ampi spazi delle Gallerie d'Italia riecheggiano allora dei rintocchi dell'Orologio di Bergson, delle invenzioni dinamiche e timbriche di Immagine fenicia fino alla magia di Come vengono prodotti gli incantesimi?
 
Ingresso libero a partire dalle ore 17.004

PROGRAMMA

Luciano BERIO (1925-2003)

Sequenza I (1958, 8’) 

György KURTÁG (1926)

Doloroso (1992, 4’) 

Tristan MURAIL (1947)

Unanswered questions (1995, 4’) 

Alberto POSADAS (1967)

Prónomo (2010-2020, 11’)

Salvatore SCIARRINO (1947)

L’orologio di Bergson (1999, 8’)

Immagine fenicia (1996-2000, 6’)

Come vengono prodotti gli incantesimi? (1985, 7’)

 

Prosegue giovedì 19 ottobre 2023 alle 20.30 la stagione di Concerti al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena con la Nordwestdeutsche Philharmonie e la violinista Sayaka Shoji dirette da Jonathon Heyward. In programma, il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 61 di Ludwig van Beethoven e la Quinta Sinfonia di Petr Ilic Cajkovskij.

La Nordwestdeutsche Philharmonie è una delle orchestre tedesche di maggior prestigio internazionale giungendo ad annoverare centotrenta concerti in Germania, Europa e Stati Uniti ogni anno. Con la direzione di Jonathon Heyward, attuale direttore principale, sta incrementando il proprio ruolo di ambasciatrice culturale sia in Germania che a livello Europeo. Fondata nel 1950 come orchestra della città federale con il compito di far fiorire il panorama musicale nella regione della Westfalia orientale, al giorno d'oggi appare regolarmente presso sale prestigiose quali Concertgebouw di Amsterdam, Tonhalle di Zurigo, Great Festival Hall di Salisburgo.  È ospite regolare presso i principali centri musicali in Danimarca, Austria, Olanda, Italia, Francia, Spagna, Polonia, Giappone e Stati Uniti. Vanta una produzione di oltre duecento registrazioni discografiche. Fra i giovani direttori di maggiore successo, Jonathon Heyward (foto in basso) è stato invitato a dirigere complessi quali la London Symphony e le orchestre di Baltimora (del quale è direttore principale), Atlanta, Detroit e Seattle oltre che in teatri quali la Royal Opera House.

Nata a Tokyo, Sayaka Shoji (foto in alto) si è trasferita a Siena all’età di tre anni. Da quando ha vinto il primo premio al Concorso Paganini, nel 1999, ha collaborato con importanti direttori come Zubin Mehta, Lorin Maazel, Semyon Bychkov, Mariss Jansons e Yuri Temirkanov. Ha inoltre collaborato con rinomate orchestre, tra cui Israel Philharmonic, Philharmonia Orchestra, Cleveland Symphony Orchestra, London Symphony Orchestra, Berlin Philharmonic, Los Angeles and NewYork Philharmonic, l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Czech Philharmonic, Wiener Symphoniker, L'Orchestra Mariinskij e l'Orchestra Sinfonica NHK.
Momenti salienti della sua carriera in tempi recenti includono debutti di successo ai BBC Proms con la Royal Philharmonic Orchestra e Vasily Petrenko, il Blossom Festival con la Cleveland Orchestra, un emozionante lancio di cinque concerti per l'apertura della stagione 2022-23 con la Israel Philharmonic diretta da Lahav Shani, un tour di recital con Víkingur Ólafsson, un tour nel Regno Unito con la Philharmonia Orchestra e Vladimir Ashkenazy.

Oggi, domenica 15 ottobre, torna la stagione concertistica Careggi in Musica In concerto il Trio Soleríni

 

Aula Magna del Nuovo Ingresso dell'Ospedale di Careggi
(Padiglione 3, Largo Brambilla 3)
 
CONCERTO DI INAUGURAZIONE
TRIO SOLERÍNI
Rafael Soler Vilaplana, pianoforte
Aurora Golfarini, violino
Lavinia Golfarini, violoncello
Musiche di Shostakovich e Beethoven
 
INGRESSO LIBERO
 
Domani, domenica 15 ottobre, ore 10.30, all’Aula Magna del Nuovo Ingresso dell’Ospedale di Careggi (Largo Brambilla 3, Padiglione 3) la stagione “Careggi in Musica” a cura dell’Associazione A.Gi.Mus. Firenze si inaugura con il concerto del Trio Solerìni, formato da Rafael Soler Vilaplana al pianoforte, Aurora Golfarini al violino e Lavina Golfarini al violoncello (ingresso gratuito, musiche di Shostakovich e Beethoven). I concerti proseguiranno ogni domenica fino al 17 dicembre 2023. Il Trio Soleríni nasce nel 2021 dalla passione condivisa per la Musica da Camera. Il Trio ha studiato sotto la guida dei Maestri Ilaria Maurri (fondamentale per la formazione e crescita del gruppo), Giovanni Nesi e  Luca Provenzani. Ha seguito corsi e Masterclass con M° Lucio Labella Danzi e M° Sergio De Simone.
 
Rafael Soler Vilaplana, nato a Albaida (Valencia), inizia i suoi studi musicali presso l’ Istituto Musicale "Salvador Giner" di Valencia ottenendo nel 2010 la borsa di studio con il primo premio e concludendo i suoi studi presso questa istituzione nel 2016, sotto la guida della professoressa Sonia García, con il massimo dei voti oltre ad ottenere il “Premio Profesional”. Ha studiato con importanti Maestri di pianoforte come ad esempio: Istvan Gulyás, Josep Colom, Begoña Uriarte, David Kuyken, Javier Esplugues, Antonio Galera e Alexander Kandelaki. Ha vinto diversi premi in Concorsi nazionali ed internazionali. Ha partecipato a numerosi concerti sia come solista, sia in diversi gruppi di musica da camera, esibendosi in sale importanti come la Martin y Soler del “Palau de les arts” di Valencia, il  Auditorio de Vinarós (Castellón), il teatro “Federico Garcia Lorca” da Almería, il Auditorio dell'Università di Alicante, il Auditorio del Conservatorio de Albaida (Valencia), la “Sala Clemente”, il "Teatre Micalet", la Sala "Cafè Mercedes", la Sala di Concierti di "l'Ateneu Mercantil de València", la Sala "Charles Darwin" dell'Università di València.

Aurora Golfarini si diploma in violino con il massimo dei voti presso L'istituto Musicale ”P. Mascagni” di Livorno sotto la guida della M° Anna Maria Fornasier. Ha debuttato come solista a 15 anni e nel 2018 si è esibita col Concerto per Violino e Orchestra di Tchaikovsky Op.35 nel teatro "Yellow HauseGround "di Rotterdam (Olanda) e, nello stesso anno, con il Concerto n°5 per Violino e Orchestra di W.A.Mozart presso l'Auditorium JVLMA di Riga (Lettonia). Ha vinto numerosi primi premi e riconoscimenti in Italia e all'estero. Ha collaborato con l'Orchestra del Teatro Goldoni, l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra da Camera Fiorentina, l'Orchestra Filarmonica Pucciniana, l’Orchestra Modigliani, “Codarts Pop Orchestra” di Rotterdardam (Olanda) e con “ Irish Chamber Orchestra “di Limerick (Irlanda). Nel 2020 risulta vincitrice dell'audizione presso l'Orchestra Giovanile Italiana (OGI), ricoprendo il ruolo di Concertino dei Primi violini.
 
Lavinia Golfarini ha iniziato a studiare violoncello all'età di 9 anni presso l'ISSM P. Mascagni di Livorno. Si è laureata al Corso Accademico di I livello presso l’ISSM “P. Mascagni” di Livorno con il massimo dei voti. Attualmente frequenta il corso Accademico di II livello presso lo stesso Conservatorio. Ha vinto numerosi concorsi e riconoscimenti in Italia e all’estero, come ad esempio: la Borsa di Studio “Cesare Chiti” a Livorno, “King’s Peak International Music Competition” negli Stati Uniti, “Città di Massa” International Competition e “Riviera della Versilia” in Italia. All’età di 15 anni si è esibita come solista accompagnata dall’Orchestra EstrOrchestra diretta da M° Chiara Morandi presso la Crociera “Viking Star”. Dal 2020 fa parte dell’ensemble di violoncelli “Florence Cello Ensembl”. Dal 2023 inizia a suonare in duo di violoncelli con il Violoncellista Andrea Volcan.
 
 
La stagione concertistica è realizzata grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze e vede la collaborazione dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi e della Fondazione Careggi.



I SOLISTI DELLA BUDAPEST FESTIVAL ORCHESTRA chiudono la rassegna Bridging Europe Festival con musiche di Ligeti, Kodály, Kurtág, Kuusisto e Čajkovskij

 Il Bridging Europe Festival si chiude il 16 ottobre alle ore 20.30  (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Sala Santa Cecilia), con il concerto affidato ai Solisti della celebre Budapest Festival Orchestra, che metteranno in luce il loro talento creativo, il loro approccio innovativo al repertorio cameristico e la loro passione per la musica.
La serata si aprirà con le Sei bagatelle per fiati dell’ungherese György Ligeti, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Composte nel 1953, sono la trascrizione per ensemble di fiati di alcuni movimenti del brano scritto originariamente per pianoforte Musica ricercata. Il concerto continua con il Duo per violino e violoncello op. 7 dell’ungherese Zoltán Kodály (1882-1967), composto nel 1914. Il brano, in tre movimenti, chiude con una trascinante danza ungherese. Quindi sarà la volta del conterraneo György Kurtág (1926), tra i massimi compositori di oggi, di cui verrà eseguito L’uomo è un fiore per violino e contrabbasso. Del finlandese Jaakko Kuusisto, nato nel 1974 e scomparso nel 2022, ascolteremo Miniö op. 23.
Chiude la serata il Quartetto n. 1 op. 11 di Čajkovskij, composto nel 1871 ed eseguito nel marzo dello stesso anno. Dei quattro movimenti del Quartetto spicca il secondo tempo, Andante cantabile. Nel 1877 fu eseguito alla presenza di Tolstoj; di questa esecuzione Čajkovskij riferì nel suo diario: “Mai in vita mia, mi sentii così lusingato e fiero della mia abilità creativa come nel momento in cui Tolstoj, il quale sedeva accanto a me, ascoltava l'Andante con le lagrime che gli scorrevano sul volto”.
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Prezzi dei biglietti: posto unico € 10

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Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Sala Santa Cecilia
lunedì 16 ottobre ore 20:30 f.a.
 
Solisti della Budapest Festival Orchestra
 
Contrasti
Ligeti Sei bagatelle per quintetto di fiati* in occasione del centenario della nascita (1923-2006)
Kodály Duo per violino e violoncello op. 7
Kurtág L’uomo è un fiore
Jaakko Kuusisto Miniö op. 23
Čajkovskij Quartetto n. 1 op. 11




MUSICA E DANZA A SANTA CECILIA - La Eva Duda Dance Company interpreta il Mandarino meraviglioso di Bartók. Sul podio Iván Fischer insieme alla Budapest Festival Orchestra - Domenica 15 ottobre ore 19.30

 
Per il secondo appuntamento romano del Bridging Europe Festival, in programma domenica 15 ottobre alle ore 19.30 (Auditorium Parco della Musica), il testimone passerà alla Budapest Festival Orchestra, diretta dal suo fondatore Iván Fischer, e alla Eva Duda Dance Company che porta la danza “dal vivo” a Santa Cecilia. I ballerini Áron Szab nel ruolo dello sfortunato Mandarino e Vera Bundschuh in quello della ragazza (affiancati da Tibor Kováts, Mátyás Kovács, Dániel Dragos, Dominik Gyugos e Máté Váth) saranno i protagonisti del balletto pantomima in un atto di Bartók. I costumi sono di Edit Szűcs e la coreografa e la regia di Eva Duda (fondatrice della compagnia), che recentemente ha dichiarato: "Il mondo è diventato ancora più eccessivo dai tempi in cui il balletto è stato composto. Le incertezze sono diventate parte della nostra vita quotidiana, in cui i valori reali spesso rimangono nascosti ai nostri occhi. La composizione di Bartók è particolarmente attuale ancora oggi e, come per tutti i coreografi, è per me un onore e una grande sfida. Vorrei avvicinarmi il più possibile a questo soggetto monumentale e simbolico, per tradurre in movimento la forza appassionata e creativa che esso contiene".  Il Mandarino meraviglioso fu composto da Bartók nel 1918-19 e alla sua prima esecuzione integrale a Colonia fece scandalo: subito dopo la “prima”, infatti, l’allora sindaco di Colonia Konrad Adenauer, futuro cancelliere della Repubblica Federale Tedesca, a causa del soggetto scabroso proibì le successive rappresentazioni.
La trama: tre malfattori costringono una ragazza ad adescare uomini per poi derubarli. All’arrivo di del Mandarino, la giovane ragazza cerca di sedurlo, per poi sottrarglisi. Quando egli riesce a raggiungerla, i tre banditi lo rapinano e tentano di ucciderlo, soffocandolo e poi impiccandolo, ma invano: il malcapitato, infatti, non viene nemmeno scalfito da tanta violenza e continua a guardare con passione la ragazza. Solo quando ella lo prende tra le braccia, il cinese sente le sue ferite sanguinare e muore. 
Aprirà il concerto la Rapsodia ungherese n. 2 che vedrà la partecipazione del cimbalonista Jenö Lisztes a cui seguirà il Secondo concerto per pianoforte di Liszt, eseguito a Weimar nel 1857 con il compositore sul podio e Hans von Bronsart - dedicatario del brano - al pianoforte, che conquista il pubblico con le sue tinte squisitamente romantiche. Il solista sarà il croato Dejan Lazic, premiato nel 2009 con un Echo Klassik per la registrazione del Secondo Concerto per pianoforte di Rachmaninoff eseguito dalla London Symphony Orchestra diretta da Kirill Petrenko e nel 2021 con un altro Opus Klassik nella categoria “musica da camera” per una registrazione di brani mozartiani.
 
Dejan Lazić

Dejan Lazić nasce in una famiglia di musicisti a Zagabria e ha compiuto gli studi al Mozarteum di Salisburgo. Nel 2021 la sua registrazione di composizioni cameristiche di Mozart, pubblicata nel 2020 dall’etichetta Onyx, è stata premiata con l’Opus Klassik nella categoria “musica da camera”. Ha collaborato con orchestre quali la Atlanta Symphony Orchestra, Boston Symphony, Budapest Festival Orchestra, Chicago Symphony Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Danish National Symphony Orchestra, Helsinki Philharmonic Orchestra, Hong Kong Philharmonic Orchestra, Kammerorchester Basel, Melbourne Symphony Orchestra, NDR Elbphilharmonie Orchester, Netherlands Philharmonic Orchestra, NHK Symphony Orchestra, Rotterdam Philharmonic Orchestra, Swedish Radio Symphony Orchestra e con la Yomiuri Nippon Symphony Orchestra. È regolarmente ospite delle maggiori sale da concerto dove si esibisce in recital e nel repertorio cameristico: Lincoln Center di New York, Teatro Colón di Buenos Aires, Melbourne Recital Centre e di festival prestigiosi come il Menuhin Festival di Gstaad e la Schubertiade, collaborando con colleghi quali Joshua Bell, Sol Gabetta, Andreas Ottensamer e Benjamin Schmid. Dejan Lazić si dedica anche alla composizione. Dal 2015 i suoi lavori vengono pubblicati dalla casa editrice Sikorski.
 
Eva Duda Dance Company

Da oltre un decennio la Eva Duda Dance Company è tra i gruppi di danza contemporanea indipendenti più affermati in Ungheria, cercando di costruire un ponte tra i generi più noti e quelli più progressisti. Questo ponte aiuta le persone a comprendere e ad apprezzare l'anticonformismo, l'astrazione e la complessità della danza. La loro missione è rendere la danza contemporanea accessibile e comprensibile a un nuovo pubblico e a nuovi strati sociali. Negli ultimi dieci anni circa 50.000 spettatori e visitatori provenienti da quindici Paesi hanno assistito ai loro spettacoli. Inoltre la Eva Duda Dance Company ha costruito forti legami con numerose istituzioni nazionali e internazionali, collaborando con la Trafó House of Contemporary Arts, il National Dance Theatre of Hungary e il MU Theatre.

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - Sala Santa Cecilia
domenica 15 ottobre ore 19:30 f.a.
 
Budapest Festival Orchestra
Eva Duda Dance Company*
direttore Iván Fischer
pianoforte Dejan Lazić
 
Mandarino Áron Szabó ׀ ragazza Vera Bundschuh
cavaliere Tibor Kováts ׀ studente Mátyás Kovács
vagabondi Dániel Dragos, Dominik Gyugos, Máté Váth
costumi Edit Szűcs
coreografia, regia Éva Duda
 
Liszt Rapsodia Ungherese n. 2 S. 359 (cimbalon Jenő Lisztes)
         Concerto per pianoforte n. 2     
Bartók Il Mandarino meraviglioso* 
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Prezzi dei biglietti: da € 19 a € 52

08/11/2023 | Sesto Concerto Rassegna "Viotti Hour - Menu Musicali" a Fiorfood Coop, Torino

 

Mercoledì 8 novembre 2023 – ore 18
FiorFood
Galleria San Federico 26 - Torino
Ingresso su prenotazione
Danae Rikos soprano
Marco Calzaducca chitarra
Musiche di Castelnuovo-Tedesco, Fauré, De Falla, Villa-Lobos, Garcìa Lorca

Per la rassegna Viotti Hour – frutto della collaborazione di Nova Coop con Camerata Ducale e Viotti Festival di Vercelli – mercoledì 8 novembre alle ore 18 presso l'esclusivo “salotto” di Fiorfood in Galleria San Federico a Torino, si svolgerà il sesto dei 7 concerti mensili in cartellone. Anche questo appuntamento segue l’originale formula dei Menu Musicali: il pubblico diventa protagonista, perché sono proprio gli spettatori a scegliere in un’ampia “carta” i brani da ascoltare durante il concerto, potendo così conversare con gli artisti che, in modo simpatico e informale, introdurranno i brani scelti.
Per questo appuntamento, in esclusiva per gli ospiti di Fiorfood, sarà di scena un duo di particolare originalità, formato dal giovane quanto promettente soprano Danae Rikos e dal chitarrista Marco Calzaducca. E gli spettatori di FiorFood avranno a disposizione una “carta” musicale davvero affascinante, capace di spaziare da splendide pagine di Castelnuovo-Tedesco e Fauré fino alle suggestive atmosfere create da autori come De Falla, Villa-Lobos e Garcìa Lorca.
Giovane soprano italo-greca, Danae Rikos inizia i suoi studi presso il Conservatorio G. Cantelli di Novara, dove nel 2020 si laurea a pieni voti e dove attualmente frequenta il biennio di musica da camera, in parallelo con l’Accademia AMO del Teatro Coccia sotto la guida di Giovanni Botta. Finalista al 1° Concorso Internazionale Città di Vigevano, è stata selezionata in rappresentanza dell’Italia tra i 33 paesi aderenti ad EVTA – European Vocational Training Association per masterclass e concerti a Edimburgo in occasione di Eurovox 2020. Nel maggio 2022 vince il Premio speciale del IX Concorso Internazionale Maria Malibran. È stata solista in importanti allestimenti sacri e ha ricoperto numerosi ruoli sia in opere liriche che in operette. È infatti stata Norina in Don Pasquale, Eugenia ne Il filosofo di campagna, Belinda in Didone ed Enea, Berenice ne L’occasione fa il ladro, Fiordiligi in Così fan tutte (ruolo che gli ha valso la borsa di studio Sophie Attardo). Nel novembre 2022 è solista nello spettacolo Renata Tebaldi, una notte da diva al Teatro Coccia di Novara, nel marzo 2023 a Trieste debutta nell’opera contemporanea Un bullo in maschera di F. Gon, e da maggio a settembre 2023 collabora con la Bally Foundation a Lugano esibendosi in Rayon vert di A. Feriot. Svolge un’intensa attività come solista e in formazioni cameristiche per conto di Camerata Ducale, Ass. Ex Novo, BA Classica, Serate Musicali, Festival Cusiano, Monferrato Classic Festival.
Marco Calzaducca, nato nel 1996, inizia lo studio della chitarra classica a 11 anni con Fabio Ardino presso l’Istituto Comprensivo di Gattinara e successivamente passa sotto la guida di Luigi Biscaldi presso l'Istituto Musicale Brera di Novara e la Scuola di musica Vallotti di Vercelli. Consegue con lode i diplomi di I e II livello rispettivamente presso i Conservatori A. Vivaldi di Alessandria e G. Cantelli di Novara. Ha partecipato a corsi e masterclass con maestri come Manuel Barrueco, Eduardo Fernandez, Lorenzo Micheli, Tilman Hoppstock, Piera Dadomo, Vincenzo Torricella, Nicola Mazzon, Dusan Bogdanovic, Thibaut Garcia, Angelo Gilardino e Luigi Biscaldi. Nel 2018 la Scuola Vallotti in collaborazione con l’associazione Camerata Ducale gli assegna la borsa di studio Ducale.LAb e nel 2019 la borsa di studio F. Vaccari al Conservatorio Cantelli. Ha ottenuto riconoscimenti in Concorsi nazionali e internazionali quali Gaetano Marziali di Seveso, Villa Oliva di Cassano Magnago, Concorso di musica di Stresa Valle dei Laghi. Si è esibito come solista e in formazioni cameristiche in concerti per Società Filarmonica di Chiavari, DocBi Centro Studi Biellesi, Ducale.LAb, Ass. Ex Novo, Ass. Vacciaghese, Ass. Incontrocanto di Torino, Ass. Musicare Museo MAN.

Per informazioni e prenotazioni si può scegliere di recarsi presso Fiorfood in Galleria San Federico 26 a Torino negli orari di apertura, oppure rivolgersi alla biglietteria del Viotti Festival di Vercelli scrivendo a biglietteria@viottifestival.it o chiamando il numero 329 1260732.

Livia Sandra Frau e Sara Ligas protagoniste di "Intorno a Bach" il 18 ottobre concerto nella chiesa di San Sebastiano, Cagliari

Mercoledì 18 ottobre alle 19.45 nella chiesa di San Sebastiano a Cagliari, la flautista Sara Ligas e l’organista Livia Sandra Frau, docenti del Conservatorio "G.P. da Palestrina", saranno protagoniste di un concerto tematico dal titolo Intorno a Bach. Commenti musicali per Racconti Fantastici.
Il programma musicale è incentrato sul confronto due sonate, una di Jean-Marie Leclair e una di Nicholas Chédeville, con una composizione di Johann Sebastian Bach, volto a consentire all’ascoltatore di accedere all'universo delle sonorità barocche: le barriere spazio-temporali si annullano nella scoperta delle differenze e delle affinità, delle luci e delle ombre che caratterizzano aspetti e contenuti di un periodo storico lontano ma, nel contempo, tanto vicino all’oggi. 
Ogni Sonata sarà introdotta da un breve racconto “fantastico”, un evento idealmente vissuto da un personaggio di fantasia, frutto di una immaginazione verosimile che potrebbe essere stata reale.
Il concerto, a ingresso libero, chiude il ciclo di eventi organizzati a partire dal 21 marzo scorso dal Conservatorio "G.P. da Palestrina" di Cagliari in omaggio al grande compositore Johan Sebastian Bach in occasione dell'anniversario della nascita.


sabato 14 ottobre 2023

Al via il 22 ottobre la prima edizione di I grandi dimenticati ciclo di conferenze e concerti dedicato a Mario Castelnuovo-Tedesco

 

Non credo alla fama, neppure alla notorietà: ho sempre avuto, in questo senso, poche ambizioni: ma, soprattutto, a 44 anni, ho visto interrotta la mia fortunata carriera, distrutto con un sol colpo di penna l’edificio che avevo pazientemente costruito”.
Così scriveva, nel 1938, Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 3 aprile 1895 – Beverly Hills, 16 marzo 1968), compositore e pianista italiano naturalizzato statunitense, alla cui riscoperta è dedicata la prima edizione di I grandi dimenticati, ciclo di conferenze e concerti su Mario Castelnuovo-Tedesco organizzato dal Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari al via il prossimo 22 ottobre.
La rassegna, articolata in 22 appuntamenti, vedrà coinvolti 22 docenti e più di 100 studenti del Conservatorio, oltre ad altri 15 provenienti da tutta Europa.
Pupillo ed erede di Ildebrando Pizzetti, straordinario pianista, poliglotta e letterato di sconfinata cultura, riferimento dei grandi interpreti dell’epoca, a causa delle leggi razziali imposte dal Fascismo Castelnuovo-Tedesco dovette trasferirsi con la famiglia negli Stati Uniti e, da lì, ricominciare una nuova vita professionale. Questo strappo e la catastrofe della Seconda guerra mondiale furono la principale causa del silenzio calato su gran parte della sua opera.
L’evento di apertura di I grandi dimenticati (al quale presenzieranno la nipote del compositore, Diana Castelnuovo-Tedesco, insieme ad altri discendenti dagli Stati Uniti) è in programma domenica 22 ottobre. Nell’Aula Magna “Franco Oppo” del Conservatorio, alle 17, la musicologa Myriam Quaquero terrà una conferenza sul tema “Stile e idee, il percorso creativo di Mario Castelnuovo-Tedesco”. A seguire, Riccardo Rosas intervista Diana Castelnuovo-Tedesco, nipote del compositore.
La serata prosegue, alle 19.30 nell’Auditorium di piazza Porrino 1, col Concerto sinfonico inaugurale dell’Orchestra sinfonica del Conservatorio di Cagliari diretta dal maestro Sergio Monterisi. Il violino solista sarà Davide De Ascaniis.
Il programma musicale prevede l’esecuzione di: Goccius; Il Racconto d'inverno, ouverture; La dodicesima notte, ouverture; Concerto per violino e orchestra n.2 “I Profeti”, composizioni firmate da Mario Castelnuovo-Tedesco.
Il brano Goccius (Laudi di sant’Efisio) sopra un tema popolare sardo per soprano solo e coro a 5 voci, scritto da Mario Castelnuovo-Tedesco a Castiglioncello nell’agosto del 1937, è dedicato ad “Ariel”, ossia Gabriele D’Annunzio, che in più occasione ospitò amichevolmente il compositore nella sua villa di Gardone Riviera. Riguardo a questa composizione, l’autore scriveva: “Io, quell’estate, avevo composto una breve pagina corale, “Goccius”, sopra un tema popolare sardo (le laudi di Sant’Efisio) che mi era stata richiesta per un raduno di musicisti italiani a Cagliari (dove non andai); presi dunque il manoscritto, lo legai con un nastrino rosso (come fosse un’antica pergamena), v’inserii un ramoscello di ginepro (poiché abitavamo allora al Ginepro), e vi scrissi la […] dedica nel più perfetto stile dannunziano”.
L’opera fu eseguita in occasione della “Seconda manifestazione di musica popolare sarda” che si tenne il 5 ottobre 1937 presso il Teatro Civico di Cagliari. L’esecuzione musicale, sotto la direzione di Andrea Morosini e con la partecipazione della cantante solista Laura Pasini, coinvolse un centinaio di coristi che, in costume sardo, affiancarono l’orchestra del locale liceo.
Di “Goccius” il Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari custodisce nella sua biblioteca un manoscritto autografo, datato 1937, oltre a svariate opere rare, fuori stampa o inedite di Mario Castelnuovo-Tedesco.
In occasione del Progetto di ricerca I grandi dimenticati, le prestigiose edizioni Curci hanno dato alle stampe una edizione del brano «preparata nella piena osservanza del manoscritto originale (privo di numero d’opera) - fornito dagli eredi del compositore - con poche e lievi modifiche puramente scritturali».
Ancora sul concerto inaugurale, il direttore Monterisi (nella foto a sinistra) aggiunge: «Le due ouverture, ispirate alle commedie di Shakespeare, si caratterizzano per una scrittura brillante e coinvolgente. Quanto al Concerto n.2, basti dire che fu tenuto a battesimo da Arturo Toscanini con esecutore il leggendario
Jascha Heifetz».
L’iniziativa andrà avanti fino al 10 maggio 2024 per un totale di 22 appuntamenti tra concerti, spettacoli, conferenze. Antonio Luciani, Maria Tea Lusso, Maria Cristina Secchi e Francesco Maria Moncher sono i Docenti referenti del progetto: «Il Progetto di ricerca I grandi dimenticati vuole essere una proposta coordinata e tematica di eventi - concerti, conferenze, scritti, produzione di materiali audio e video - volta, nel lungo periodo, a far luce sulla produzione di alcune grandi figure musicali italiane, soprattutto del Novecento, che per una serie di circostanze storiche sfavorevoli e per un’atavica, generale pigrizia culturale del nostro ambiente, li ha relegati in un immeritato cantuccio sia didattico che artistico, a fronte di tante composizioni che sono degli indiscussi capolavori.
Per fare qualche nome, tra coloro che subiscono l’enorme sproporzione tra il peso della loro opera nel mondo musicale, non soltanto compositiva, e la conoscenza che se ne ha, ci sono artisti del calibro di Ferruccio Busoni, Alfredo Casella, oltre allo stesso Mario Castelnuovo-Tedesco». Osserva Aurora Cogliandro, direttore del Conservatorio di Cagliari: «Il nostro Istituto firma una pagina memorabile della cultura locale, italiana ed internazionale si rende protagonista della più grande rievocazione di Mario Castelnuovo-Tedesco mai realizzata da un Ente musicale. La sua musica risplende sempre di magistero formale, eufonia, combinazioni timbriche spesso insolite e affascinanti, un’infinita varietà di soggetti e atmosfere, sa essere profonda e leggera, elegante e ironica, trasportando in mondi lontani nel tempo e nello spazio o nei meandri di un’anima che sembra contenere l’intero universo».



venerdì 13 ottobre 2023

Musica per tutti - Omaggio alle musiche per coro. Cagliari, dal 22 aprile al 28 ottobre

 
 
Sabato 14 ottobre, alle ore 20.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte, con Nuovi canti della terra di Sardegna, Musica per tutti propone una pagina musicale ispirata alla tradizione, interpretata dal Coro Bonucaminu di Ardauli (nella foto in alto).
Nuovi canti della terra di Sardegna è il concerto d’esordio di un progetto originale di promozione del patrimonio musicale del territorio, che, partendo dalla raccolta dei canti dalla viva voce dei testimoni, li affida ai compositori e ai cori per dare loro una nuova veste: una via per contribuire alla conservazione e valorizzazione del patrimonio di canti della tradizione popolare sarda, ponendo la coralità come strumento di riscoperta o di riproposizione delle nostre radici.
Luigi di Tullio, direttore del Coro Polifonico Histonium "B. Lupacchino dal Vasto" è stato l’ideatore del format in Abruzzo: sarà lui a descriverne le caratteristiche così come le tappe del successo editoriale e di pubblico che sta raccogliendo in Italia.
A seguire, incastonato nel ricco programma concertistico del Coro Bonucaminu diretto da Michele Turnu (nella foto a sinistra), potremo ascoltare un primo esempio concreto della idea di Nuovi canti. Si tratta di un rosario tradizionale cantato ad Ardauli, un rosario doloroso: prima dalla viva voce di una testimone, poi nella versione corale dello stesso Turnu.
 
 
Ingresso con donazione libera

giovedì 12 ottobre 2023

IL DEBUTTO DI ANDRÉS OROZCO-ESTRADA COME DIRETTORE PRINCIPALE DELL’ORCHESTRA RAI - Sabato 14 ottobre alle 20.30 all’Auditorium Rai di Torino

 

È il primo concerto di Andrés Orozco-Estrada sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dopo la sua nomina a Direttore principale della compagine, quello in programma sabato 14 ottobre alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, proposto in serata unica e fuori abbonamento. L’appuntamento, ripreso da Rai Cultura che lo trasmetterà su Rai5 successivamente, precede l’avvio della Stagione 2023/2024 previsto il 26 e 27 ottobre, con il Direttore emerito Fabio Luisi sul podio e la grande Martha Argerich come solista. Il concerto, con trasmissione in live streaming sul portale di Rai Cultura, sarà registrato anche da Radio3 che lo manderà in onda in differita in data da destinarsi.

Andrés Orozco-Estrada (nella foto di Martin Sigmund), nato a Medellín, in Colombia, nel 1977, ha debuttato con l’OSN nel maggio 2022, e proprio nell’ottobre 2023 inizia una collaborazione di tre anni che lo porterà sul podio della Rai più volte in stagione e in tournée. È stato a capo di compagini come l’Orchestra della Radio di Francoforte, i Wiener Symphoniker e la Houston Symphony. Dalla stagione 2025/2026 diventerà Generalmusikdirektor della Città di Colonia, prendendo le redini della Gürzenich Orchestra e dell’Opera della città tedesca, una delle più importanti metropoli culturali europee. Dirige abitualmente orchestre come i Wiener e i Berliner Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la Gewandhausorchester di Lipsia e quella del Concertgebouw di Amsterdam.

In apertura Orozco-Estrada propone la celebre Sinfonia n. 41 in do maggiore KV 551 di Wolfgang Amadeus Mozart detta “Jupiter”. Composta in un periodo difficile per il musicista austriaco, dato da incertezze economiche, affettive e psichiche, la pagina è caratterizzata da un tono grandioso e olimpico, e conclude il ciclo delle sue ultime tre sinfonie, scritte in soli tre mesi tra giugno e agosto del 1788. 
Nella seconda parte della serata sono invece in programma i Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij, proposti nell’orchestrazione realizzata nel 1922 da Maurice Ravel. L’occasione di una visita alla mostra postuma di disegni dell’amico architetto Viktor Hartmann, fornì a Musorgskij, nel 1874, lo spunto per una suite di pezzi pianistici di potente fantasia che, fra una Promenade e l’altra nelle sale dell’esposizione, descrive dieci quadri dietro cui si celano altrettanti stati d’animo. Ravel, sul quale la musica russa e in particolare quella di Musorgskij esercitò una grande attrattiva, fu talmente conquistato dal fascino dei Quadri che ne realizzò una versione orchestrale divenuta celebre per la sua ricchezza coloristica.
 
I biglietti per il concerto sono proposti a 10 euro per gli abbonati alla Stagione Rai e per gli Under 35, e a 15 euro per tutti. Sono in vendita online sul sito dell’OSN Rai e presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.

Sabato 14 ottobre, ore 16.00, Teatro della Pergola, Inaugurazione della Stagione Concertistica degli Amici della Musica di Firenze

 

Torna la Stagione Concertistica degli Amici della Musica di Firenze. L'inaugurazione si terrà sabato 14 ottobre 2023, alle ore 16.00, presso il Teatro della Pergola, con il concerto sinfonico dell’Orchestra Giovanile Italiana. Una presenza che prosegue la collaborazione di lunga data con la Scuola di Musica di Fiesole, eccellenza nell’ambito della formazione e fucina di nuovi talenti.
L’OGI sarà guidata dal direttore d’orchestra ungherese Gábor Takács-Nagy (foto in basso a sinistra), con la pianista Anna Geniushene (nella foto in alto) in veste di solista, lanciatissima dopo la vittoria nel 2022 del 2° premio al celebre concorso statunitense dedicato a Van Cliburn. In programma, il Concerto per pianoforte n. 1 e la Quarta Sinfonia di Čajkovskij.
Forte espressività e impervio virtuosismo strumentale caratterizzano il Concerto (1874-1875), il cui andamento rapsodico offre l’impressione di una scrittura di getto (in realtà la partitura fu oggetto di rimaneggiamenti successivi, fino al 1890), mentre la felicità tematica e l’immediatezza comunicativa ne hanno determinato in breve il grande successo presso gli ascoltatori di ogni tempo.
Di poco posteriore la Sinfonia in fa minore n. 4 op. 36 (1876-1878), che testimonia un periodo di grande difficoltà emotiva del suo autore. Audacia formale e percorsi tonali inconsueti improntano il primo e l’ultimo tempo, mentre l’Andantino in forma di canzona è un intermezzo lirico e lo Scherzo gioca sapientemente sulla contrapposizione tra il pizzicato degli archi e la separazione tra le due sezioni di legni e ottoni.
 
Fondatore e primo violino del celebre Quartetto Takács, Gabor Takács-Nagy ha fondato nel 1996 il Takács Piano Trio e nel 1998 il quartetto Mikrokosmos. A partire dal 2002 ha intrapreso l’attività di direttore d’orchestra, e da allora è regolarmente ospite delle maggiori istituzioni europee e americane.
Anna Geniushene ha all’attivo concerti nelle più famose sale del mondo, Town Hall a Leeds, National Concert Hall di Dublino, Museo delle Arti di Tel Aviv, Konzerthaus Neue Welt, Sala Grande del Conservatorio di Mosca. La passione per la musica da camera la porta spesso ad esibirsi con il marito, il pianista Lukas Geniusas, con il Quartetto di Cremona e nel proprio festival moscovita NikoFest. Il suo debutto discografico è avvenuto nel 2020 per l’etichetta LINN Records. Laureata nei più famosi concorsi pianistici internazionali, la pianista è stata finalista al Leeds, al Busoni, al Tchaikovsky e a Dublino.  Il piazzamento ottenuto al Concorso Van Cilburn l’ha definitivamente lanciata verso la carriera internazionale.
 
La Stagione Concertistica degli Amici della Musica di Firenze prevede 50 concerti fino al mese di aprile ed è realizzata con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Fondazione Carlo Marchi, American Friends of Florence Music, Unicoop Firenze.
 
I biglietti per il Concerto d’Inaugurazione sono in vendita online su Viva Ticket, nei punti vendita del circuito VivaTicket oppure presso la biglietteria degli Amici della Musica (Via Pier Capponi 41, Firenze. Orari: lunedì, mercoledì, venerdì ore 10:00-12:00 e 15:00-17:00; giovedì ore 15:00-17:00).

Per Giogiò, al Politeama il Concerto Sinfonico della Nuova Orchestra Scarlatti

 


La forza della Musica contro la barbarie, rassegna della Nuova Orchestra Scarlatti espressamente promossa dal Ministero della Cultura per ricordare il giovane musicista napoletano Giovanbattista Cutolo (nella foto), si conclude domenica 15 ottobre 2023 ore 20.00 presso il teatro Politeama di Napoli (Via di Dio 80) con il Concerto Sinfonico della Nuova Orchestra Scarlatti diretta da Beatrice Venezi.
Un appuntamento di grande musica sinfonica, quella che Giogiò avrebbe voluto suonare sempre.
Ingresso gratuito, fino esaurimento posti.  
In programma il brano orchestrale intitolato Giogiò, inedito di Bruno Persico, un omaggio del versatile musicista napoletano da tempo collaboratore della Comunità delle Orchestre Scarlatti: una pagina commossa in cui echi di un tema beethoveniano, molto amato da Giovanbattista, si intrecciano con accenti partenopei; seguirà un Rendez-vouz de chasse di Rossini eseguito da cinque corni, raffinata suggestione sonora in onore dello strumento di Giogiò; infine la Sinfonia n. 1 in do minore op. 68 di Johannes Brahms, capolavoro del sinfonismo romantico, una pagina potente, intima e appassionata, piena di canto e slanci, capace di incamminarsi per la via di Beethoven e andare oltre. E’ la grande musica che Giovanbattista avrebbe voluto suonare, questa volta tutta dedicata a lui.           

mercoledì 11 ottobre 2023

Le note dello storico fortepiano "Schott" al Conservatorio di Cagliari


Un importante, certosino lavoro di acquisizione, restauro e valorizzazione per restituire al pubblico il fascino di sonorità nobili e antiche.
Martedì 10 ottobre, alle 18 nella sala "Franco Oppo" del Conservatorio "G.P. da Palestrina" di Cagliari, in piazza Porrino 1, si è tenuto il concerto di inaugurazione dello storico fortepiano "Maximilian Schott", fabbricato a Vienna nel 1835, restaurato per volontà del Conservatorio di Cagliari dal prestigioso Laboratorio del restauro dei pianoforti antichi di Firenze. 
Si è trattato del secondo evento in cartellone per le "Settimane degli strumenti antichi", ciclo di seminari, laboratori e concerti delle classi di Organo, Pianoforte storico, Traversiere, Clavicembalo, Violino barocco del Conservatorio di Cagliari, in programma fino al 27 ottobre. 
Il programma proposto prevedeva:
Sonata in mi maggiore op. 109, di Ludwig van Beethoven;
Sonata Fantasia op. 78 D 894, di Franz Schubert;  
Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani op. 103 D 940, di Franz Schubert. 
Ad esibirsi sul palco sono stati gli allievi  allievi Michelangelo Congiu, Noemi Mulas, Ilaria Lotto ed Elisabetta Patti. 
Il giorno seguente, mercoledì 11 ottobre, alle ore 16 nell'Aula di Tastiere storiche del Conservatorio, il M° Francesco Giammarco ha tenuto un seminario sul tema "Interpretare Mozart al fortepiano. Ornamentazione ed articolazione nei trattati di fine Settecento".


In Sud America con il pianoforte di Roberto Piana. L’11 ottobre torna la rassegna “I mercoledì del Conservatorio” in sala Sassu


Un viaggio in Brasile e Argentina attende il pubblico della sala Sassu nel prossimo concerto della rassegna “I mercoledì del Conservatorio”, in programma l’11 ottobre alle 19. Roberto Piana, concertista e docente di Pianoforte al “Canepa”, attraverserà il Sud America sulle note di Heitor Villa-Lobos (A lenda do Caboclo, Choro n°5, Etude n°1, Saudades das selvas brasileiras n°2), Arnaldo Rebello (A menininha da rosa, Valsa amazonica n°3, Lundù amazonense, Valsa de Petropolis), Francisco Paulo Mignone (Valses de esquina n°6, Congada), Alberto Ginastera (American preludes n°4, 6, 8, 3), Julian Aguirre (Triste n°3 da Arie nazionali argentine, Huella) per finire con Astor Piazzolla (El gordo triste, Saint Louis en L’ile, e le famosissime Oblivion e Libertango in una elaborazione dell’esecutore). Proprio la moglie di Piazzolla, Laura Escalada, premiando Roberto Piana dopo la sua esecuzione di Libertangodisse di lui: «Ho sentito un Piazzolla che da molto non sentivo, mi ha commosso vedere come da solo sia riuscito a fare ciò che fa un’orchestra intera».
Roberto Piana, sassarese, compositore, saggista e ricercatore oltre che pianista, ha pubblicato con diverse case discografiche (Steinway & Sons, Centaur, Brilliant Classics, Music & Arts, TwoPianists e altre) e si è esibito in tutto il mondo in prestigiosi festival, tra cui Lang Lang International Piano Festival a Shenzhen in Cina, Festival Chopin in Polonia - Duszniki Zdroj, Festival Newport in California, International Russian Music Piano Competition di San José e in teatri come il Rond-Point sugli Champs-Élysées a Parigi, il Teatro alla Scala di Milano, il Regio di Torino, la Casa-museo di Scriabin a Mosca, nelle Università di Stoccarda e San Pietroburgo.
Il concerto di mercoledì 11, come tutte le produzioni artistiche del Conservatorio, è a ingresso libero e gratuito.

Giulia Marongiu ed Esmeralda Tola in concerto per la rassegna "Fiati - il respiro della musica" domani in sala "Franco Oppo" del Conservatorio di Cagliari

 


Giovedì 12 ottobre alle 18.30 l'Auditorium del Conservatorio "G.P. da Palestrina" di Cagliari, in piazza Porrino 1, ospita la quarta tappa della V edizione della rassegna concertistica "Fiati - il respiro della musica", organizzata dal Dipartimento Fiati del Conservatorio col coordinamento dei docenti Egidio Fabi e Mario Frezzato.
Protagoniste del concerto "Laureate" saranno Giulia Marongiu (clarinetto) ed Esmeralda Tola (sax contralto), che eseguiranno Trio op.114 per pianoforte, clarinetto e violoncello di Johannes Brahms, Sonatine Bucolique per sax contralto e pianoforte di Henri SauguetFantasie sur un thème original per sax contralto e pianoforte di Jules Demersseman.
Sul palco anche Omar  Leone (violoncello), Alessandro Mezzorani (pianoforte), Varvara Kotova (pianoforte).

La rassegna "Fiati - il respiro della musica" proseguirà con la tappa conclusiva, in Aula Magna "Franco Oppo" e all'Auditorium del Conservatorio, in programma il 26 ottobre con inizio alle 18.30.
Avviata nel 2017, l'iniziativa mira anche quest'anno a offrire spazi e occasioni in cui poter condividere al meglio le prime opportunità artistiche degli studenti, allargando il rapporto tra Conservatorio e allievi dal piano strettamente didattico a quello dell’esperienza professionale.

Dmitry Matvienko debutta a Cagliari e dirige, il 13-14 ottobre, i complessi artistici stabili e Giuseppe Albanese, virtuoso del pianoforte

 

Venerdì 13 ottobre alle 20.30 (turno A) e sabato 14 ottobre alle 19 (turno B) è in programma il quindicesimo appuntamento della Stagione concertistica 2023 che prevede i due complessi stabili cagliaritani, Orchestra e Coro del Teatro Lirico, guidati da Dmitry Matvienko (foto in alto), giovane direttore bielorusso (Minsk, 1990) che due anni fa si è aggiudicato il Premio della Critica dalla Giuria
del prestigioso Premio internazionale di direzione d’orchestra “Guido Cantelli” di Novara e che ritorna al Teatro Lirico di Cagliari, anche se si può parlare di un vero debutto con il pubblico, dal momento che il concerto da lui diretto nel maggio 2021, venne diffuso esclusivamente in diretta televisiva e live streaming per le note disposizioni governative anti-COVID. In qualità di solista al pianoforte ritorna, dopo appena un mese, Giuseppe Albanese (Reggio Calabria, 1979, nella foto di Francesco Bondi, a destra), tra i più richiesti pianisti della sua generazione. Il maestro del coro è Giovanni Andreoli.




Stagione concertistica 2023
venerdì 13 ottobre, ore 20.30 - turno A
sabato 14 ottobre, ore 19 - turno B
Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari
direttore Dmitry Matvienko
pianoforte Giuseppe Albanese
maestro del coro Giovanni Andreoli

Jean Sibelius (1865- 1957)
Tapiola, poema sinfonico op. 112 (1926)

Arvo Pärt (1935 - viv.)
Credo, per pianoforte, coro e orchestra (1968)

Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840 - 1893)
Quarta Sinfonia in fa minore op. 36 (1877-78)


martedì 3 ottobre 2023

Venerdì in Auditorium il concerto dell'Orchestra sinfonica del Conservatorio di Cagliari

 
Una grande serata di musica nel segno dei capolavori della seconda metà dell'Ottocento e di una prima esecuzione assoluta firmata da un promettente allievo del Conservatorio: venerdì 6 settembre alle 19.30, l'Auditorium del Conservatorio "G.P. da Palestrina", in piazza Porrino 1 a Cagliari, ospiterà il concerto della classe di Direzione d'Orchestra del maestro Sergio Monterisi con protagonista l'Orchestra sinfonica dell'ente musicale cagliaritano.
Il programma musicale dell'evento - che vedrà alternarsi sul podio i direttori Gianlugi Dettori e Marco Caredda - prevede:
Elia Perinu (1995) - Blurred Image (prima esecuzione assoluta);
Johannes Brahms - Variationen über ein Thema von Jos. Haydn op.56a
Camille Saint-SaënsConcerto n.2 in Sol minore per pianoforte e orchestra 
Filippo Piredda, anch'egli giovane e talentuoso allievo del Conservatorio "G.P. da Palestrina", è il pianista solista.
Elia Perinu, studente del Conservatorio di Cagliari, presenta così la sua composizione: «Come un’immagine sfuocata, la sonorità di questo brano sfugge alla comprensione razionale, ma giunge direttamente alla percezione fisica e all’istinto. Infatti Blurred Image - ovvero, appunto, "immagine sfocata" -  è ispirato ad un fenomeno acustico: i battimenti. Il battimento si ottiene sovrapponendo due suoni con un’altezza leggermente diversa, generando un’oscillazione».


(nelle foto, dall'alto in basso, Gianluigi Dettori, Marco Caredda, Filippo Piredda)

venerdì 29 settembre 2023

Il lago dei cigni di Čajkovskij, con l’immortale coreografia di Rudolf Nureyev e le stelle del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, per la Stagione lirica e di balletto 2023 del Teatro Lirico di Cagliari

 

Martedì 3 ottobre alle 20.30 (turno A), dopo la pausa estiva, la Stagione lirica e di balletto 2023del Teatro Lirico di Cagliari riprende con il sesto, attesissimo appuntamento: ritorna la grandedanza classica d’autore con un titolo che manca dal 2017, Il lago dei cigni, balletto in quattro atti su coreografia di Rudolf Nureyev, da Marius Petipa e Lev Ivanov, e musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij, nell’interpretazione dei Primi ballerini, Solisti e artisti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, una delle più celebri e prestigiose compagnie di danza al mondo e massimo esempio della tradizione coreografica romantica che ritorna al Teatro Lirico di Cagliari, unica tappa italiana della tournée 2023, dopo il Sogno di una notte di mezza estate del settembre 2009 e Le corsaire del maggio 2019.
La versione coreografica e musicale del balletto di Čajkovskij presentata a Cagliari è firmata da Rudolf Nureyev (1938-1993), celeberrima étoile internazionale, ed è nota per la rilettura del personaggio di Siegfried, qui melanconico principe romantico. Scrive Rudolf Nureyev: «Il lago dei cigni è per me un lungo sogno del principe che, nutrito di letture romantiche che hanno esaltato il suo desiderio di infinito, rifiuta la realtà del potere e del matrimonio che gli impongono la madre e il precettore. È lui, quindi, che, per sfuggire al malinconico destino che gli si prepara, fa entrare nella sua vita la visione del lago. Nella sua mente nasce un amore idealizzato e la proibizione che esso comporta: di qui il cigno nero e Rothbart, figure speculari, trasposizioni negative del cigno bianco e del precettore. Quando il sogno svanisce la ragione del principe non potrà sopravvivere». Dopo aver allestito il suo primo Lago dei cigni alla Wiener Staatsoper nel 1964, Nureyev metterà in scena vent’anni dopo, nel 1984 come direttore del Ballo all’Opéra di Parigi, la sua definitiva produzione del capolavoro čajkovskijano. Questa stessa produzione che adesso arriva a Cagliari, entrerà dal 1990 nel repertorio del Teatro alla Scala. Quando il “suo” Lago approda alla Scala nel 1990, Nureyev è anche in scena, e tiene per sé il ruolo chiave, equivoco, speculare, di Wolfgang/Rothbart. Ma è per il Principe che Nureyev ha creato ardue variazioni, ponendolo al centro di tutte le linee drammaturgiche. Nella lettura di Rudolf Nureyev il protagonista assoluto è Siegfried, un principe romantico dall’animo malinconico più che eroico, contemplativo e meditativo. Una versione introspettiva e complessa sul piano tecnico e interpretativo, una tragedia totale che non lascia spazio a lieto fine o riscatto eroico.
Questo prezioso e storico allestimento firmato da Ezio Frigerio (scene) e Franca Squarciapino (costumi) dosa luci e colori riflettendo il romanticismo della musica in un richiamo a Claude Monet, per rappresentare i candidi cigni di Čajkovskij sulle acque placide eppure inquiete del giardino di Giverny.


Stagione lirica e di balletto 2023
martedì 3 ottobre, ore 20.30 - turno A
mercoledì 4 ottobre, ore 20.30 - turno B
giovedì 5 ottobre, ore 19 - turno F
venerdì 6 ottobre, ore 20.30 - turno C
sabato 7 ottobre, ore 15.30 - turno E
sabato 7 ottobre, ore 21 - turno G
domenica 8 ottobre, ore 17 - turno D
IL LAGO DEI CIGNI
balletto in quattro atti
coreografia Rudolf Nureyev, da Marius Petipa e Lev Ivanov
musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
supervisione e ripresa coreografica Manuel Legris
in collaborazione con Laura Contardi, Massimo Murru, Lara Montanaro, Antonino Sutera
coach per i ruoli principali Isabelle Guérin
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
direttore Manuel Legris
direttore Kevin Rhodes
Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari
regia Rudolf Nureyev
scene Ezio Frigerio
costumi Franca Squarciapino
produzione del Teatro alla Scala

personaggi e interpreti
Odette/Odile
Nicoletta Manni (3-5-8)/Martina Arduino (4-7 s.)/Alice Mariani (6)/Maria Celeste Losa (7 p.)
Principe Siegfried
Timofej Andrijashenko (3-5-8)/Claudio Coviello (4-7s.)/Mattia Semperboni (6)/Navrin Turnbull (7p.)
Rothbart
Marco Agostino (3-5-8)/Christian Fagetti (4-7 s.)/Gabriele Corrado (6)/Emanuele Cazzato (7 p.)
La regina
Francesca Podini (3-5-7-8)/Chiara Borgia (4-6)
Passo a tre
Caterina Bianchi, Gaia Andreanò, Mattia Semperboni (3-7 s.)
Linda Giubelli, Alessandra Vassallo, Navrin Turnbull (4-5)
Agnese Di Clemente, Benedetta Montefiore, Alessandro Paoloni (6)
Agnese Di Clemente, Benedetta Montefiore, Edward Cooper (7 p.)
Marta Gerani, Gaia Andreanò, Emanuele Cazzato (8)
Solisti valzer
Linda Giubelli (3-6-7)/Caterina Bianchi (4-5-8), Agnese Di Clemente (3-4-5-8)/Greta Giacon (6-7),
Denise Gazzo, Alessandra Vassallo (3-6-7 s.-8)/Gaia Andreanò (4-5-7 p.),
Christian Fagetti (3-5-6-8)/Gioacchino Starace (4-7),
Domenico Di Cristo (3-4-5-6-8)/Andrea Crescenzi (7),
Federico Fresi (3-4-5-6)/Andrea Risso (7-8), Gabriele Corrado (3-4-5-8)/Edoardo Caporaletti (6-7)
Quattro cigni grandi
Alessandra Vassallo (3-7-8)/Greta Giacon (4-5-6), Gaia Andreanò (3-7-8)/Martina Valentini (4-5-6),
Maria Celeste Losa (3-4-5-8)/Giulia Lunardi (6-7), Caterina Bianchi (3-7-8)/Letizia Masini (4-5-6)
Quattro cigni piccoli
Agnese Di Clemente, Giordana Granata, Linda Giubelli, Marta Gerani (3-4-5-6)
Benedetta Montefiore, Sabrina Solcia, Alessia Auriemma, Madoka Sasaki (7-8)
Solisti ciarda
Greta Giacon, Christian Fagetti (3-5-8)
Maria Celeste Losa, Navrin Turnbull (4-7 s.)
Giulia Lunardi, Darius Gramada (6-7 p.)
Spagnoli
Maria Celeste Losa, Alessandra Vassallo, Gabriele Corrado, Gioacchino Starace (3-5)
Francesca Podini, Caterina Bianchi, Edoardo Caporaletti, Emanuele Cazzato (4-6)
Linda Giubelli, Giulia Schembri, Massimo Garon, Andrea Crescenzi (7)
Linda Giubelli, Caterina Bianchi, Rinaldo Venuti, Saïd Ramos Ponce (8)
Solisti tarantella
Linda Giubelli, Federico Fresi (3-4-5)
Linda Giubelli, Andrea Risso (6)
Agnese Di Clemente, Domenico Di Cristo (7-8)
Le fidanzate
Gaia Andreanò, Caterina Bianchi (3-5-7)/Asia Matteazzi (4-6-8), Marta Gerani,
Paola Giovenzana, Letizia Masini, Martina Valentini
e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

(foto Brescia e Amisano, copyright Teatro alla Scala)

Domenica alle 11 il concerto TRIO coi docenti del Conservatorio di Cagliari


Un raffinato programma musicale sulle note di Leclair, Markov, Shostakovich e Moszkowski per la ripresa, dopo la pausa estiva, della Stagione dei Concerti dei Docenti del Conservatorio. 
Domenica 1 ottobre alle 11 la sala "Franco Oppo" del Conservatorio "G.P. da Palestrina" di Cagliari, in piazza Porrino 1, ospiterà il concerto TRIO, con protagonisti Davide De Ascaniis (violino), Maria Tea Lusso (pianoforte, nella foto) e Giovanni Dalla Vecchia (violino). 








Il programma:
  • Sonata per due violini senza basso, di Jean Marie Leclair;
  • Duo sonata for two Violins op. 3 e Russian Romance per due violini e pianoforte, di Albert Markov;
  • Quattro preludi per due violini e pianoforte, di Dmitrij Shostakovich;
  • Marcia per due violini e pianoforte, di Albert Markov;
  • Suite op. 71 di Maurice Moszkowski


Prezzo del biglietto: 5 €

Cambio di data per “Omaggio a Steve Reich”, il 2 ottobre anziché il 4, al Conservatorio di Sassari con L'Ensemble di Percussioni

 


L’appuntamento con la musica in sala Sassu, al Conservatorio di Sassari, verrà la prossima settimana anticipato a lunedì – anziché il tradizionale mercoledì – con “Omaggio a Steve Reich”, concerto dell’Ensemble di percussioni del Canepa. Il 2 ottobre alle 19 gli allievi e le allieve dei corsi accademici di I e II livello del docente Roberto Migoni eseguiranno alcuni brani del compositore americano, grande protagonista della musica minimalista del Novecento e vincitore di due Grammy Award, del Premio Pulitzer 2009 e del Leone d’oro alla carriera alla Biennale musica di Venezia 2014, attribuito per la prima volta a un artista non europeo. 
Il lavoro di Reich (nella foto), che compirà 87 anni il 3 ottobre, ha influenzato la musica colta e non solo negli ultimi sessant’anni, come testimoniano le collaborazioni con star internazionali del jazz come Pat Metheny o e dell’elettronica e del pop tra cui Kraftwerk e Radiohead. 
Il programma del concerto di lunedì prevede Drumming, part one per quattro coppie di bongos intonati, Nagoya marimbas per due marimbe, Marimba phase per due marimbe e Mallet Quartet per due vibrafoni e due marimbe, tutti di Steve Reich. Sul palcoscenico della sala Sassu si alterneranno Matteo Cambiganu, Irene Carbone, Alessandro Catuogno, Silvia Cossu, Gabriele Desole, Nicola Masala e Federico Pintus, studenti e studentesse con diverse esperienze formative alle spalle ma già collaboratori di diversi gruppi cameristici e orchestrali. Il concerto di lunedì - come sempre a ingresso libero e gratuito – testimonia la grande varietà dell’offerta formativa e della produzione artistica del Conservatorio, unico ente culturale del territorio che, anche in occasione della rassegna “I mercoledì”, propone tutte le declinazioni della musica, dalla classica alla contemporanea, dal barocco al pop.

Cultura e innovazione: ecco la nuova partnership fra Teatro Lirico di Cagliari e CRS4

 

Il Teatro Lirico di Cagliari avvia da oggi una nuova e importante partnership con il CRS4, Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna che aprirà la struttura di via Sant’Alenixedda a collaborazioni ampie e molto diverse fra loro tese all’organizzazione, realizzazione e conduzione di specifiche attività finalizzate a promuovere l’immagine e le varie peculiarità delle due importanti istituzioni.
Dopo il fortunato incontro, nella scorsa primavera, con “L’Unione Editoriale” e con il “Cagliari Calcio”, anche il CRS4 è stato individuato dal Teatro Lirico di Cagliari come partner ideale per la rilevanza territoriale e le caratteristiche pressoché univoche che possiede nel mondo dell’innovazione e della ricerca scientifica.
Anche in questo caso l’obiettivo è, attraverso appunto il felice connubio fra arte e innovazione, una maggiore diffusione della cultura musicale e il raggiungimento di un “nuovo” pubblico, soprattutto giovane, al quale vengono proposte, oltre al normale spettacolo inserito nella Stagione concertistica, lirica e di balletto, anche una serie di manifestazioni parallele, sempre di carattere culturale e sociale, come presentazioni di libri e dischi o piccoli aperitivi musicali.
Gli spazi che accoglieranno il pubblico in queste occasioni sono nuovi o di nuova destinazione e hanno avuto un importante restyling in vista, appunto, del ruolo che ricopriranno: una “Media Factory”, area situata al piano terra e destinata ad incontri e collaborazioni fra diverse realtà culturali, e l’area lounge “Al foyer”, zona del foyer di platea che, appositamente predisposta, consente sia all’abbonato attento che al passante curioso di ascoltare musica o sfogliare un giornale in un’atmosfera rilassata e coinvolgente.
Ed è proprio nel foyer di platea che è stata posizionata, per evidenziare ed inaugurare questa nuova partnership, un’interessante installazione: si tratta di una superficie interattiva trasparente (Interactive Trasparent Surface) che espone i contenuti attraverso un innovativo schermo su vetro.
Grazie a una tecnologia denominata “interazione di prossimità”, l’utente è in grado di interagire con la superficie inquadrando il QrCode presente sullo schermo per visualizzarne i contenuti tramite il proprio smartphone. Con pochi e semplici passi è possibile così esplorare i video e i modelli 3D offerti dall’applicazione. Al momento nell’installazione è visibile un video istituzionale del CRS4 che racconta per immagini i 30 anni del Centro e una decina di modelli 3d di monumenti, siti e località della Sardegna, come nuraghi, aree archeologiche e chiese. Successivamente il foyer di platea verrà arricchito da altre installazioni inerenti realtà virtuale, realtà aumentata ed intelligenza artificiale.
Il CRS4, Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, nasce a Cagliari nel 1990, per volontà della Regione Autonoma della Sardegna, sotto la guida del premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia. Nel 2003 si localizza al Parco scientifico e tecnologico di Pula (Cagliari), gestito dall’agenzia regionale Sardegna Ricerche. Amministrato dal luglio 2020 dal prof. Giacomo Cao, il Centro ha l’obiettivo di studiare, sviluppare e applicare soluzioni innovative con un approccio multidisciplinare, avvalendosi di competenze e conoscenze fortemente specializzate.
La ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico sono alla base di attività che fanno capo a tre grandi tematiche, nelle quali il CRS4 persegue l’eccellenza: intelligenza artificiale, gestione di grandi moli di dati, calcolo ad alte prestazioni e quantum computing, applicate alla società dell’informazione, all’energia e all’ambiente, alle bioscienze, all’aerospazio, all’informatica visuale, alle infrastrutture computazionali e ai progetti per le smart city. 
«Con la sottoscrizione dell’accordo tra il CRS4 e la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari avremo l’opportunità non solo di farci conoscere sempre di più, utilizzando gli spazi che verranno messi a disposizione, ma anche di contribuire all’integrazione tra arte e innovazione, mediante approcci tecnologici avanzati quali realtà virtuale, realtà aumentata e intelligenza artificiale.» (Giacomo Cao, amministratore unico CRS4)
«Sono particolarmente emozionato che, per la prima volta, il Teatro Lirico di Cagliari possa unire le proprie forze al CRS4, prestigioso centro di ricerca scientifica, che ringrazio molto per aver condiviso con noi gli intenti di una sempre più ampia diffusione culturale, mutuata attraverso la tecnologia e l’innovazione più avanzate che questa nuova partnership intende esaltare.» (Nicola Colabianchi, Sovrintendente Teatro Lirico di Cagliari)

nella foto il Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, il Sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari Nicola Colabianchi e l'Amministratore unico del CRS4 Giacomo Cao, davanti all'installazione interattiva trasparente collocata nel foyer