Per il secondo appuntamento romano del Bridging Europe Festival, in programma domenica 15 ottobre alle ore 19.30 (Auditorium Parco della Musica), il testimone passerà alla Budapest Festival Orchestra, diretta dal suo fondatore Iván Fischer, e alla Eva Duda Dance Company che porta la danza “dal vivo” a Santa Cecilia. I ballerini Áron Szab nel ruolo dello sfortunato Mandarino e Vera Bundschuh in quello della ragazza (affiancati da Tibor Kováts, Mátyás Kovács, Dániel Dragos, Dominik Gyugos e Máté Váth) saranno i protagonisti del balletto pantomima in un atto di Bartók. I costumi sono di Edit Szűcs e la coreografa e la regia di Eva Duda (fondatrice della compagnia), che recentemente ha dichiarato: "Il mondo è diventato ancora più eccessivo dai tempi in cui il balletto è stato composto. Le incertezze sono diventate parte della nostra vita quotidiana, in cui i valori reali spesso rimangono nascosti ai nostri occhi. La composizione di Bartók è particolarmente attuale ancora oggi e, come per tutti i coreografi, è per me un onore e una grande sfida. Vorrei avvicinarmi il più possibile a questo soggetto monumentale e simbolico, per tradurre in movimento la forza appassionata e creativa che esso contiene". Il Mandarino meraviglioso fu composto da Bartók nel 1918-19 e alla sua prima esecuzione integrale a Colonia fece scandalo: subito dopo la “prima”, infatti, l’allora sindaco di Colonia Konrad Adenauer, futuro cancelliere della Repubblica Federale Tedesca, a causa del soggetto scabroso proibì le successive rappresentazioni.
La trama: tre malfattori costringono una ragazza ad adescare uomini per poi derubarli. All’arrivo di del Mandarino, la giovane ragazza cerca di sedurlo, per poi sottrarglisi. Quando egli riesce a raggiungerla, i tre banditi lo rapinano e tentano di ucciderlo, soffocandolo e poi impiccandolo, ma invano: il malcapitato, infatti, non viene nemmeno scalfito da tanta violenza e continua a guardare con passione la ragazza. Solo quando ella lo prende tra le braccia, il cinese sente le sue ferite sanguinare e muore.
Aprirà il concerto la Rapsodia ungherese n. 2 che vedrà la partecipazione del cimbalonista Jenö Lisztes a cui seguirà il Secondo concerto per pianoforte di Liszt, eseguito a Weimar nel 1857 con il compositore sul podio e Hans von Bronsart - dedicatario del brano - al pianoforte, che conquista il pubblico con le sue tinte squisitamente romantiche. Il solista sarà il croato Dejan Lazic, premiato nel 2009 con un Echo Klassik per la registrazione del Secondo Concerto per pianoforte di Rachmaninoff eseguito dalla London Symphony Orchestra diretta da Kirill Petrenko e nel 2021 con un altro Opus Klassik nella categoria “musica da camera” per una registrazione di brani mozartiani.
Dejan Lazić
Dejan Lazić nasce in una famiglia di musicisti a Zagabria e ha compiuto gli studi al Mozarteum di Salisburgo. Nel 2021 la sua registrazione di composizioni cameristiche di Mozart, pubblicata nel 2020 dall’etichetta Onyx, è stata premiata con l’Opus Klassik nella categoria “musica da camera”. Ha collaborato con orchestre quali la Atlanta Symphony Orchestra, Boston Symphony, Budapest Festival Orchestra, Chicago Symphony Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Danish National Symphony Orchestra, Helsinki Philharmonic Orchestra, Hong Kong Philharmonic Orchestra, Kammerorchester Basel, Melbourne Symphony Orchestra, NDR Elbphilharmonie Orchester, Netherlands Philharmonic Orchestra, NHK Symphony Orchestra, Rotterdam Philharmonic Orchestra, Swedish Radio Symphony Orchestra e con la Yomiuri Nippon Symphony Orchestra. È regolarmente ospite delle maggiori sale da concerto dove si esibisce in recital e nel repertorio cameristico: Lincoln Center di New York, Teatro Colón di Buenos Aires, Melbourne Recital Centre e di festival prestigiosi come il Menuhin Festival di Gstaad e la Schubertiade, collaborando con colleghi quali Joshua Bell, Sol Gabetta, Andreas Ottensamer e Benjamin Schmid. Dejan Lazić si dedica anche alla composizione. Dal 2015 i suoi lavori vengono pubblicati dalla casa editrice Sikorski.
Eva Duda Dance Company
Da oltre un decennio la Eva Duda Dance Company è tra i gruppi di danza contemporanea indipendenti più affermati in Ungheria, cercando di costruire un ponte tra i generi più noti e quelli più progressisti. Questo ponte aiuta le persone a comprendere e ad apprezzare l'anticonformismo, l'astrazione e la complessità della danza. La loro missione è rendere la danza contemporanea accessibile e comprensibile a un nuovo pubblico e a nuovi strati sociali. Negli ultimi dieci anni circa 50.000 spettatori e visitatori provenienti da quindici Paesi hanno assistito ai loro spettacoli. Inoltre la Eva Duda Dance Company ha costruito forti legami con numerose istituzioni nazionali e internazionali, collaborando con la Trafó House of Contemporary Arts, il National Dance Theatre of Hungary e il MU Theatre.
Auditorium Parco della Musica Ennio
Morricone - Sala Santa Cecilia
domenica 15 ottobre ore 19:30 f.a.
Budapest Festival Orchestra
Eva Duda Dance Company*
direttore Iván Fischer
pianoforte Dejan Lazić
Mandarino Áron Szabó ׀ ragazza Vera Bundschuh
cavaliere Tibor Kováts ׀ studente Mátyás Kovács
vagabondi Dániel Dragos, Dominik Gyugos, Máté Váth
costumi Edit Szűcs
coreografia, regia Éva Duda
Liszt Rapsodia Ungherese n. 2 S. 359 (cimbalon Jenő Lisztes)
Concerto per pianoforte n. 2
Bartók Il Mandarino meraviglioso*
__________________________ domenica 15 ottobre ore 19:30 f.a.
Budapest Festival Orchestra
Eva Duda Dance Company*
direttore Iván Fischer
pianoforte Dejan Lazić
Mandarino Áron Szabó ׀ ragazza Vera Bundschuh
cavaliere Tibor Kováts ׀ studente Mátyás Kovács
vagabondi Dániel Dragos, Dominik Gyugos, Máté Váth
costumi Edit Szűcs
coreografia, regia Éva Duda
Liszt Rapsodia Ungherese n. 2 S. 359 (cimbalon Jenő Lisztes)
Concerto per pianoforte n. 2
Bartók Il Mandarino meraviglioso*
Prezzi dei biglietti: da € 19 a € 52
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