“Non credo alla fama, neppure alla notorietà: ho sempre avuto, in questo senso, poche ambizioni: ma, soprattutto, a 44 anni, ho visto interrotta la mia fortunata carriera, distrutto con un sol colpo di penna l’edificio che avevo pazientemente costruito”.
Così scriveva, nel 1938, Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 3 aprile 1895 – Beverly Hills, 16 marzo 1968), compositore e pianista italiano naturalizzato statunitense, alla cui riscoperta è dedicata la prima edizione di I grandi dimenticati, ciclo di conferenze e concerti su Mario Castelnuovo-Tedesco organizzato dal Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari al via il prossimo 22 ottobre.
La rassegna, articolata in 22 appuntamenti, vedrà coinvolti 22 docenti e più di 100 studenti del Conservatorio, oltre ad altri 15 provenienti da tutta Europa.
Pupillo ed erede di Ildebrando Pizzetti, straordinario pianista, poliglotta e letterato di sconfinata cultura, riferimento dei grandi interpreti dell’epoca, a causa delle leggi razziali imposte dal Fascismo Castelnuovo-Tedesco dovette trasferirsi con la famiglia negli Stati Uniti e, da lì, ricominciare una nuova vita professionale. Questo strappo e la catastrofe della Seconda guerra mondiale furono la principale causa del silenzio calato su gran parte della sua opera.
L’evento di apertura di I grandi dimenticati (al quale presenzieranno la nipote del compositore, Diana Castelnuovo-Tedesco, insieme ad altri discendenti dagli Stati Uniti) è in programma domenica 22 ottobre. Nell’Aula Magna “Franco Oppo” del Conservatorio, alle 17, la musicologa Myriam Quaquero terrà una conferenza sul tema “Stile e idee, il percorso creativo di Mario Castelnuovo-Tedesco”. A seguire, Riccardo Rosas intervista Diana Castelnuovo-Tedesco, nipote del compositore.
La serata prosegue, alle 19.30 nell’Auditorium di piazza Porrino 1, col Concerto sinfonico inaugurale dell’Orchestra sinfonica del Conservatorio di Cagliari diretta dal maestro Sergio Monterisi. Il violino solista sarà Davide De Ascaniis.
Il programma musicale prevede l’esecuzione di: Goccius; Il Racconto d'inverno, ouverture; La dodicesima notte, ouverture; Concerto per violino e orchestra n.2 “I Profeti”, composizioni firmate da Mario Castelnuovo-Tedesco.
Il brano Goccius (Laudi di sant’Efisio) sopra un tema popolare sardo per soprano solo e coro a 5 voci, scritto da Mario Castelnuovo-Tedesco a Castiglioncello nell’agosto del 1937, è dedicato ad “Ariel”, ossia Gabriele D’Annunzio, che in più occasione ospitò amichevolmente il compositore nella sua villa di Gardone Riviera. Riguardo a questa composizione, l’autore scriveva: “Io, quell’estate, avevo composto una breve pagina corale, “Goccius”, sopra un tema popolare sardo (le laudi di Sant’Efisio) che mi era stata richiesta per un raduno di musicisti italiani a Cagliari (dove non andai); presi dunque il manoscritto, lo legai con un nastrino rosso (come fosse un’antica pergamena), v’inserii un ramoscello di ginepro (poiché abitavamo allora al Ginepro), e vi scrissi la […] dedica nel più perfetto stile dannunziano”.
L’opera fu eseguita in occasione della “Seconda manifestazione di musica popolare sarda” che si tenne il 5 ottobre 1937 presso il Teatro Civico di Cagliari. L’esecuzione musicale, sotto la direzione di Andrea Morosini e con la partecipazione della cantante solista Laura Pasini, coinvolse un centinaio di coristi che, in costume sardo, affiancarono l’orchestra del locale liceo.
Di “Goccius” il Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari custodisce nella sua biblioteca un manoscritto autografo, datato 1937, oltre a svariate opere rare, fuori stampa o inedite di Mario Castelnuovo-Tedesco.
In occasione del Progetto di ricerca I grandi dimenticati, le prestigiose edizioni Curci hanno dato alle stampe una edizione del brano «preparata nella piena osservanza del manoscritto originale (privo di numero d’opera) - fornito dagli eredi del compositore - con poche e lievi modifiche puramente scritturali».
Ancora sul concerto inaugurale, il direttore Monterisi (nella foto a sinistra) aggiunge: «Le due ouverture, ispirate alle commedie di Shakespeare, si caratterizzano per una scrittura brillante e coinvolgente. Quanto al Concerto n.2, basti dire che fu tenuto a battesimo da Arturo Toscanini con esecutore il leggendario
Jascha Heifetz».
L’iniziativa andrà avanti fino al 10 maggio 2024 per un totale di 22 appuntamenti tra concerti, spettacoli, conferenze. Antonio Luciani, Maria Tea Lusso, Maria Cristina Secchi e Francesco Maria Moncher sono i Docenti referenti del progetto: «Il Progetto di ricerca I grandi dimenticati vuole essere una proposta coordinata e tematica di eventi - concerti, conferenze, scritti, produzione di materiali audio e video - volta, nel lungo periodo, a far luce sulla produzione di alcune grandi figure musicali italiane, soprattutto del Novecento, che per una serie di circostanze storiche sfavorevoli e per un’atavica, generale pigrizia culturale del nostro ambiente, li ha relegati in un immeritato cantuccio sia didattico che artistico, a fronte di tante composizioni che sono degli indiscussi capolavori.
Per fare qualche nome, tra coloro che subiscono l’enorme sproporzione tra il peso della loro opera nel mondo musicale, non soltanto compositiva, e la conoscenza che se ne ha, ci sono artisti del calibro di Ferruccio Busoni, Alfredo Casella, oltre allo stesso Mario Castelnuovo-Tedesco». Osserva Aurora Cogliandro, direttore del Conservatorio di Cagliari: «Il nostro Istituto firma una pagina memorabile della cultura locale, italiana ed internazionale si rende protagonista della più grande rievocazione di Mario Castelnuovo-Tedesco mai realizzata da un Ente musicale. La sua musica risplende sempre di magistero formale, eufonia, combinazioni timbriche spesso insolite e affascinanti, un’infinita varietà di soggetti e atmosfere, sa essere profonda e leggera, elegante e ironica, trasportando in mondi lontani nel tempo e nello spazio o nei meandri di un’anima che sembra contenere l’intero universo».
Nessun commento:
Posta un commento