mercoledì 23 ottobre 2024

Per la sua 80esima stagione, la IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti - propone il 27 ottobre 2024 un grande evento inaugurale con la Nona di Beethoven, nel suo 200° anniversario, con l’Orchestra da Camera Canova e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretti da Enrico Saverio Pagano.

 

Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
80a Stagione 2024 | 2025

Domenica 27 ottobre . ore 17.30 
Orchestra da Camera Canova 
Coro del Teatro dell’Opera di Roma 
Ciro Visco maestro del coro
Enrico Saverio Pagano direttore 
Elisa Balbo soprano 
Benedetta Mazzetto mezzosoprano 
Paolo Mascari tenore 
Giacomo Nanni baritono

Ludwig van Beethoven 
Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra 

In collaborazione con 
Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, Accademia Musicale Chigiana di Siena, Amici della Musica di Foligno

Il primo concerto di stagione domenica 27 ottobre alle ore 17.30 (con un evento divulgativo dedicato ai giovani lunedì 28 alle ore 11.00 con un’introduzione a cura del Prof. Franco Piperno) riporta in Aula Magna l’Orchestra da Camera Canova e il suo fondatore e direttore Enrico Saverio Pagano, da tre stagioni artisti in residenza presso la IUC e riconfermati per il prossimo triennio. 
Pagano dirige la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra di Beethoven che inaugura un’importante collaborazione con la Fondazione Lirica della Capitale, in particolare con il Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretto dal Maestro Ciro Visco. 
Il quartetto vocale vede il soprano Elisa Balbo, fresca di debutto proprio al Teatro dell’Opera, il ritorno del baritono Giacomo Nanni, già ascoltato come Leporello per i concerti inaugurali della 78° Stagione, il mezzosoprano Benedetta Mazzetto e il tenore Paolo Mascari.
L’evento è in collaborazione anche con l'Accademia Musicale Chigiana di Siena e gli Amici della Musica di Foligno.
“Dopo la Settima Sinfonia del 2021 e la Quinta dello scorso anno torniamo a dedicare l'apertura di stagione a Ludwig van Beethoven eseguendo, nel 200esimo anno dalla prima esecuzione, la monumentale Nona Sinfonia – il commento di Pagano - L'Orchestra Canova si allarga fino a diventare sinfonica e collabora con il Coro del Teatro dell’Opera diretto dal Maestro Ciro Visco. Credo sia un bel segno di sinergia fra le Istituzioni della Capitale, che - insieme - rendono omaggio a uno dei massimi capolavori della storia della musica. Dal punto di vista direttoriale, la Nona Sinfonia è considerata una sfida importante e impegnativa. Sono contento di poterla affrontare poco prima dei 30 anni, sia da un punto di vista simbolico, sia perché ritengo che tali capolavori debbano accompagnare un interprete per tutto il corso della sua vita musicale ed è quindi importante poterli affrontare fin dai primi anni di attività”.

Diplomato giovanissimo in direzione d’orchestra, violoncello e composizione, Enrico Saverio Pagano – nato a Roma nel 1995 – è direttore artistico dell’Orchestra da Camera Canova. Direttore in residenza e Consigliere artistico dell’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, alla guida della Canova (da lui fondata a 19 anni), si è esibito presso Istituzioni quali – per citarne alcune – l’Arena di Verona, il Teatro Dal Verme di Milano, il Teatro Comunale di Ferrara, il Festival internazionale di Sintra (Portogallo), il Teatro Alighieri di Ravenna, il Festival della cultura di Bergamo, il Valletta Baroque Festival, il Vivaldi Festival di Venezia e l’Aula Magna de La Sapienza Università di Roma, e ha collaborato con artisti come Alessandro Baricco, Gloria Campaner, Daniela Barcellona, Luca Micheletti, Silvia Colasanti, Leonora Armellini, Ruth Iniesta, Simone Zanchini, Thomas Hobbs, Manuela Custer, Erica Piccotti, Vittorio Prato e Tommaso Lonquich. 
Come direttore ospite ha collaborato con il Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, il Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra Cherubini di Ravenna, il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, MiTo – Settembre Musica, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Festival della Valle d’Itria, il Teatro Lopez de Ayala (Badajoz, Spagna) e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. A maggio 2021, edito da Sony Music, è uscito il primo album di Enrico dedicato alla riscoperta di Giovanni Paisiello, cui ha fatto seguito – nel 2022 - il secondo dedicato a Beethoven, nominato agli International Classical Music Awards (ICMA). Enrico è apparso sia sulla copertina della rivista Amadeus (luglio 2023) sia su quella di ClassicVoice (maggio 2024). In entrambe le occasioni è stato distribuito un album di Enrico con l’Orchestra Canova come allegato. Nel mese di marzo 2021 la rivista Forbes lo ha inserito nella lista dei 100 Under 30 destinati a cambiare l’Italia. 
Tra gli impegni futuri troviamo la direzione della IX Sinfonia di Beethoven in tour italiano, “La voix humaine” di Poulenc per il Reate Festival e il debutto al Teatro Massimo di Palermo.

L’Orchestra da Camera Canova è stata fondata dal suo direttore, Enrico Saverio Pagano, nel 2014. Ha un particolare interesse per il classicismo musicale, senza trascurare il ‘900 e la contemporaneità, e si avvale della collaborazione di alcuni dei migliori giovani professionisti italiani, la cui età media è sotto i 30 anni. Si è esibita in tutta Italia e all’estero, ha collaborato con alcuni dei principali giovani solisti del panorama nazionale ed internazionale, ed è - ormai - ritenuta un punto di riferimento tra le orchestre da camera italiane, tanto da essere definita più volte dalla critica “una delle migliori realtà in circolazione”. La Canova è ensemble in residenza della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, della Villa Reale, del Teatro di Corte e del Parco di Monza e di Verbano Musica Estate (Locarno, Svizzera) ed è sostenuta da Ensto – Apollo e da Auriga Srl. Ha inciso per Sony Music, Amadeus, ClassicVoice, Concerto Classics e Urania Records.

Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma prende parte alla vita artistica del Costanzi dal 1935 per volontà di Tullio Serafin, Direttore Artistico dell’allora Teatro Reale dell’Opera. Impegno principale del Coro è il repertorio operistico che spazia dal Settecento alla Musica Contemporanea. Tuttavia il Complesso si è distinto in esecuzioni di pregio in ambito sinfonico e sacro: sono da citare i Concerti alla Sala Nervi offerti dal Presidente Giorgio Napolitano a Sua Santità Benedetto XVI nel 2011 e 2012. Tutte di successo le tournée: da ricordare l’Expo Universale nel 2000 ad Hannover, Tosca al Cremlino nel 2003, la Messa di Requiem di Verdi alla Sydney Opera House nel 2004, Nabucco a San Pietroburgo nel 2011, Tosca e La traviata in Giappone nel 2023. La qualità delle esecuzioni è stata assicurata dalle collaborazioni con i più celebri Direttori d’Orchestra quali Tullio Serafin, Victor de Sabata, Gianandrea Gavazzeni, Herbert von Karajan, Karl Böhm, Bruno Bartoletti, Carlo Maria Giulini, Giuseppe Patanè, Zubin Mehta, Georges Prêtre, George Solti, Gianluigi Gelmetti, Daniel Oren, Michele Mariotti. Di particolare importanza il sodalizio artistico con il Maestro Riccardo Muti che ha guidato il Coro in prestigiose produzioni quali Otello, Moïse et Pharaon, Nabucco, Macbeth e Attila. I più rinomati Direttori di Coro italiani e stranieri hanno da sempre garantito il mantenimento costante dell’alto livello musicale di questa Compagnia. Fra essi si ricordano Giuseppe Conca, Gianni Lazzari, Tullio Boni, Roberto Benaglio, Augusto Parodi, Ine Meister, Marcello Seminara, Andrea Giorgi e Roberto Gabbiani. 
Dall’ottobre del 2022 Ciro Visco è Maestro del Coro e Direttore della Scuola di Canto Corale dell’Opera di Roma.

Ciro Visco, diplomato in Pianoforte, Canto ramo cantanti, Canto ramo didattico, Musica Corale e Direzione di Coro. Ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra. È stato Maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Teatro Carlo Felice di Genova, del Teatro di San Carlo di Napoli e del Teatro Massimo di Palermo,  collaborando con Radio France, Teatro dell’Opera di Pechino, Coro della Radio Olandese, con la direzione di Claudio Abbado, Lorin Maazel, Kurt Masur, Giuseppe Sinopoli, Riccardo Muti, Antonio Pappano, Daniel Oren, Myung-whun Chung. Inoltre ha partecipato a tournée internazionali: Teatro alla Scala, Royal Albert Hall, Royal Festival Hall, Théâtre des Champs-Elysées, Filarmonica di San Pietroburgo, Teatro Municipal di San Paolo e Rio de Janeiro, Grosses Festspielhaus e Mozarteum di Salisburgo, Concertgebouw di Amsterdam ed ha al suo attivo incisioni con la Warner Classic, Deutsche Grammophone, Decca con repertori che vanno da Aida, Otello e Quattro pezzi sacri di Verdi, Guglielmo Tell, Stabat Mater e Petite Messe Solennelle di Rossini, Misa Tango di Bacalov, War Requiem di Britten e la Sinfonia n°3 Kaddish di Bernstein. Accademico di Santa Cecilia, dal 2011 al 2019 è stato anche Direttore Responsabile delle Voci Bianche dell’Istituzione romana.

Elisa Balbo, soprano, si laurea col massimo dei voti al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Si esibisce a livello nazionale ed internazionale cantando in teatri e festival quali l’Enescu Festival, l’Arena di Verona, il Teatro Filarmonico di Verona, il Teatro Carlo Felice di Genova, la Wiener Konzerthaus di Vienna, il Ravenna Festival, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro Bellini di Catania, il Bunka Mura di Tokyo, l’International Music Hall di Mosca, Teatro Grande Rubinstein Rimskij-Korsakov di San Pietroburgo, Festival Rossini in Wildbad, Ljubjana Festival, il Teatro dell’Opera di Roma, La Fenice di Venezia. Soprano lirico di grande duttilità stilistica e vocale, affronta un vasto repertorio che include, tra gli altri, Rossini (Maometto II, Moïse, Tancredi, Petite Messe Solennelle, Stabat Mater), Mozart (Susanna ne Le nozze di Figaro, Requiem), Schumann (Margherita in Scene dal Faust), Verdi (Otello, Alice in Falstaff), Puccini (Mimì e Musetta ne La Bohème, Liù in Turandot), Bizet (Micaela in Carmen), Leoncavallo (Pagliacci), Giordano (Siberia), Gomez (Contessa ne Lo schiavo) Lehár (Hanna ne La vedova allegra), Bernstein (Trouble in Tahiti).  Ha lavorato con direttori fra più eminenti, fra i quali spicca il nome di Riccardo Muti. Fra le incisioni discografiche si ricordano Maometto II e Moïse di Rossini per Naxos e Lo Schiavo di Gomes per Dynamic.  Nel 2022 esce Lunaria, il primo album solistico di arie da camera, col pianista Michele D’Elia, per Illiria. Tra i recenti impegni: Musetta ne “La bohème” al Maggio Musicale Fiorentino, “Armida” al Teatro Manoel de La Valletta e Liù in “Turandot” al Teatro Bellini di Catania. Ha preso inoltre parte al Gala Verdiano diretto dal M° Muti a Ravenna.

Benedetta Mazzetto nasce a Monza. All’età di 6 anni si avvicina al mondo della musica iniziando a studiare pianoforte, intraprendendo poi lo studio del canto lirico all'età di 15 anni, sotto la guida del M. Maria Grazia Liguori. Nel 2021-2022 è stata fra gli allievi della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna. Attualmente continua i suoi studi privatamente sotto la guida del M. Roberto Sèrvile. È stata finalista in numerosi concorsi internazionali. Nel Settembre 2020 è risultata vincitrice del Premio Ars Magna by Omina Romana nell’XI edizione del Concorso Lirico Internazionale di Ravello (SA). Nel Maggio 2021 è stata selezionata fra i finalisti della 72esima edizione del Concorso AsLiCo a Como e, nel Febbraio 2022 è risultata fra i vincitori della 73esima edizione per la categoria Voci Emergenti. Nello stesso anno ha ottenuto il Premio Rapallo Opera Festival nell’VIII Concorso Lirico Internazionale di Portofino e il Secondo Premio assoluto al Concorso Lirico Internazionale Mario Orlandoni. Nel 2023 è risultata vincitrice del ruolo di Dorabella al Concorso Lirico Tullio Serafin di Vicenza. Ha partecipato a numerosi concerti su territorio italiano ed internazionale, spaziando dal repertorio barocco a quello contemporaneo, e a diverse produzioni operistiche sotto la bacchetta di importanti direttori tra cui M. Bruno Dal Bon, M. Alessandro Bonato, M. Pier Giorgio Morandi, M. Fabrizio Maria Carminati, M. Renato Palumbo e con la regia di registi di fama internazionale tra cui Stefania Panighini, Elena Barbalich, Stefania Bonfadelli, Cesare Scarton, Carlo Sciaccaluga, Davide Livermore. Nel 2018 ha rivestito il ruolo di Aristofane nell’opera barocca La patienza di Socrate con due mogli di Antonio Draghi, progetto Young Barocco all’interno del Festival Monteverdi, in cartellone al Teatro Ponchielli di Cremona. Nel 2019 ha debuttato il ruolo di Mary nella prima assoluta dell’opera Due ragazzi per bene - The Death of Peter Pan di Lorenzo Casati. Ha interpretato, nel 2021, i ruoli di Carmen Gloria e di Paola Isoscele rispettivamente nell’opera Colloquio col tango di Raffaello de Banfield e nell’opera Procedura Penale di Luciano Chailly. Ha interpretato nelle stagioni 2021-2022 e 2022-2023 il ruolo di Balena/Madre in Acquaprofonda di Giovanni Sollima e Giancarlo De Cataldo, opera “green” promossa da Opera Education – AsLiCo in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma, in cartellone in diversi teatri tra cui il Teatro Sociale di Como, il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Valli di Reggio Emilia, il LAC di Lugano, il Teatro Carcano di Milano, il Teatro Sociale di Bergamo, il Teatro Malibran di Venezia e all’Horcynus Festival di Messina. Nel 2022 ha debuttato il ruolo di Mrs Nolan nell’opera The Medium di Giancarlo Menotti al Teatro Grande di Brescia, il ruolo di Mrs Herring nell’opera Albert Herring di Benjiamin Britten al Teatro Grande di Poznań (Polonia) ed è stata Clotilde in Norma di Vincenzo Bellini nei teatri del circuito Opera Lombardia (Teatro Grande di Brescia, Teatro Sociale di Como, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia) e al Teatro Verdi di Pisa. Nel 2023 ha rivestito nuovamente i panni di Clotilde in Norma di Vincenzo Bellini al Teatro Comunale di Bologna e nella successiva tournèe giapponese, è stata Dorabella nel Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart all'undicesimo Festival di Vicenza di Lirica e ha debuttato come Azucena ne Il Trovatore di Giuseppe Verdi al Teatro Duse di Bologna.  All'inizio del 2024 è stata Ines ne Il Trovatore di Giuseppe Verdi al Teatro Comunale di Bologna, e ha vestito i panni di Leokadja Begbick in Ascesa e Rovina della città di Mahagonny di Kurt Weill al Teatro Sociale di Como e al Teatro Civico di Rho. Sempre nel 2024 ha debuttato come Suzuki nella prima assoluta su una nave militare, nel porto di La Spezia, della Madama Butterfly di Giacomo Puccini.

Paolo Mascari, tenore, nasce a Roma nel maggio del 1997. Inizia lo studio del canto giovanissimo con Stefania Zanchiello. Nel 2016 viene ammesso al Conservatorio Statale di Musica “Ottorino Respighi” di Latina dapprima nella classe del soprano Virna Sforza, successivamente del basso Enrico Turco. Attualmente si perfeziona col tenore William Matteuzzi. Nel 2022 è ammesso ai Corsi di Alto perfezionamento dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” sotto la direzione artistica di Sebastian F. Schwarz e musicale di Fabio Luisi. Nel marzo 2023, è vincitore della 77esima edizione del Concorso Comunità Europea del Teatro Lirico di Spoleto “A. Belli”. Nel dicembre 2023 è finalista della terza edizione del Concorso Voce All’opera Aliverta. Nel suo percorso di formazione frequenta diverse Masterclass tra cui si segnalano: Vivica Geneaux, William Matteuzzi, Stefania Bonfadelli, Sherman Lowe, Renata Lamanda, Carmela Remigio e Marina Comparato. Fa il suo debutto artistico nel maggio 2019, da allora si esibisce in numerosi contesti: Teatro dei Rinnovati di Siena, Teatro dei Rozzi di Siena, lo Sheikh Jaber Al-Ahmad Cultural Centre di Al Kuwait, in occasione della Festa della Repubblica 2022, i teatri di Sassoferrato, Sant'Angelo in Pontano e Fabriano, presso il Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, Auditorium conciliazione di Roma, Auditorium Parco della musica di Roma, Teatro Rendano di Cosenza, Teatro Menotti di Spoleto, Teatro Morlacchi di Perugia e Teatro Rasi di Ravenna. Tra i ruoli interpretati: il Conte d’Almaviva nell’opera Il barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello; Don Ottavio nel Don Giovanni di W. A. Mozart; il Conte Alberto ne L’occasione fa il ladro di Gioacchino Rossini, Don Ramiro ne La Cenerentola di Gioacchino Rossini, Ferrando nel Così fan tutte di W. A. Mozart, Alessandro ne Il Re pastore di W. A. Mozart, Tamino ne Il flauto magico di W. A. Mozart, Pang in Turandot di Giacomo Puccini, il Dottor Sinisgalli ne I due Timidi di Nino Rota, Un Onorevole ne Gli occhi di Ipazia di Giacomo Manzoni, Bill ne A Hand of Bridge di S. Barber. Dal 2018 al 2021 è st
 Giacomo Nanni ato membro della Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma sotto la guida di Roberto Gabbiani, Giuseppe Sabbatini ed Elizabeth Norberg-Schulz. Con questa formazione si esibisce a Roma in occasione del G20, davanti ai maggiori leader mondiali. Si è inoltre laureato in Filosofia (L e LM) presso “Sapienza” Università degli studi di Roma col massimo dei voti. 

Giacomo Nanni nasce a Roma in una famiglia di musicofili che lo indirizza allo studio del pianoforte e del violino.  Dopo il diploma in Canto, nel 2023 viene ammesso alla XXXV edizione dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”  di Pesaro e vince il terzo premio al XIV Concorso Internazionale di Opera Barocca “Pietro Antonio Cesti” di  Innsbruck. In ambito operistico, Giacomo ha debuttato i ruoli di Schaunard ne La Bohème di Puccini (Sandnes, Norvegia),  Figaro ne Il barbiere di Siviglia di Paisiello (Siena), Guglielmo in Così fan tutte (Varese) e Leporello in Don Giovanni (Vicenza e Roma) di Mozart, Bibi - antesignano di Leporello - ne L’Empio punito di Melani (Roma e Rieti, DVD per Dynamic), Pallante in Agrippina di Händel (Stoccolma), Esaù nella prima assoluta di The song of the Ladder di J. Barber (Prato), Ben ne Il telefono e Mr. Gobineau ne La Medium di G. Menotti (Milano e Varese), Vittorio ne I due timidi di Rota (Rieti, CD e DVD per Dynamic), Menippo ne Il giudizio di Paride di M. Panni (Roma), Antinoo ne Il  ritorno di Ulisse in Patria di Monteverdi (Roma e Rieti), Saturno ne La divisione del mondo di Legrenzi (Kiel), Giove in Amore e Psiche di Fux (Graz), Uberto ne La serva padrona di Pergolesi (Saint-Michel) e Tracollo in Livietta e Tracollo (Varese) di Pergolesi, Walton ne I Puritani di Bellini (Parigi) e Lord Sidney ne Il viaggio a Reims di Rossini (Pesaro). Tra gli impegni recenti: La Cenerentola per la Fondazione Rete Lirica delle Marche e a Lima, L’Orfeo al Festival Monteverdi di Cremona e Arianna in Creta all’Innsbrucker Festwocher der Alten Musik. Ha lavorato con direttori d’orchestra quali Giacomo Sagripanti (Parigi, Théâtre des Champs-Élysées), Francesco Corti (Stoccolma, Drottningholm Slottsteater), Alfredo Bernardini (Graz, Schloss Eggenberg), Enrico Saverio Pagano (Milano, Teatro dal Verme), Jonathan Webb (Prato, Chiesa di S. Domenico), Angelo Michele Errico (Siena, Teatro dei Rinnovati), Alessandro Quarta (Theater Kiel e Teatro Flavio Vespasiano), Marcello Panni  (Roma, Teatro Palladium), Riccardo Doni (Stresa, Palazzo dei Congressi), Andrea Foti (Pesaro, Teatro Sperimentale), Edmondo Mosè Savio (Vicenza, Teatro Olimpico) e Gabriele Bonolis (Norvegia, Sandnes Kulturhus). Attivo anche in ambito concertistico, ha inaugurato la stagione 2022 dello Stresa Festival cantando la parte del basso solista nella Matthäus-Passion di J. S. Bach, ha collaborato con Enrico Saverio Pagano e la sua Orchestra Canova e si è esibito presso vari festival tra cui il Reate Festival, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il festival “Vesperali” di Lugano, il festival Urbino Musica Antica ed il Festival International de Musique di Algeri.

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