Come anticipato nella conferenza stampa di “anteprima”, la Stagione d’Opera 2025 inaugura il 24 gennaio con La fanciulla del West di Puccini (repliche fino al 30 gennaio): una nuova produzione in prima assoluta con la regia di Paul Curran (nella foto a sinistra, di roberto Serra) – recentemente impegnato a Bologna in due grandi titoli del repertorio tedesco come Der fliegende Holländer di Wagner e Ariadne auf Naxos di Strauss – e diretta da Riccardo Frizza. L’opera “western” di Puccini, che fu rappresentata per la prima volta nel 1910 al Metropolitan di New York, ha tra i protagonisti principali Carmen Giannattasio come Minnie, Angelo Villari come Dick Johnson e Claudio Sgura come Jack Rance (in alternanza rispettivamente con Ann Petersen, Amadi Lagha e Gustavo Castillo).
Dopo il battesimo nella
versione francese al Teatro Sociale di Bergamo per il Festival
Donizetti, la Lucia di Lammermoor firmata da Jacopo Spirei
– che denuncia la violenza della società sulle donne e riflette
sul tema della salute mentale – debutta al Comunale dal 20 al
25 febbraio nell’originale in italiano. Sul podio Daniel Oren,
apprezzato interprete di questo repertorio. Il capolavoro
donizettiano su libretto di Salvadore Cammarano vede Jessica Pratt (nella foto a destra)nel ruolo del titolo; accanto a lei Giovanni Sala e Lucas Meachem,
che sono Sir Edgardo di Ravenswood e Lord Enrico Ashton. Nel cast
alternativo: Gilda Fiume, Matteo Desole e Maxim Lisiin. Lo spettacolo
è frutto di una coproduzione con la Fondazione Teatro Donizetti di
Bergamo.
Dalla collaborazione con il Teatro Regio di Parma e la
Fondazione Rete lirica delle Marche nasce poi l’allestimento di Un
ballo in maschera nella lettura del giovane regista in ascesa –
con esperienza anche nel mondo della prosa – Daniele Menghini,
appena andato in scena al Teatro Verdi di Busseto per il XXIV
Festival Verdi e che arriverà al Nouveau dal 13 al 19 aprile.
Cast di pregio per questo titolo, il secondo con la bacchetta di
Riccardo Frizza, con Fabio Sartori che canta come Riccardo insieme ad
Anastasia Bartoli e Amartuvshin Enkhbat (nella foto a sinistra di Laura Scaccabarozzi), rispettivamente Amelia e
Renato, entrambi al debutto al Comunale, e a Silvia Beltrami come
Ulrica. Si scambiano con loro nelle diverse date Matteo Lippi, Marta
Torbidoni, Sebastian Catana e Chiara Mogini.
Si chiude il ciclo della
Trilogia Mozart/Da Ponte firmato da Alessandro Talevi e diretto da
Martijn Dendievel (nella foto a destra) con la nuova produzione di Così fan tutte,
dopo Le nozze di Figaro del 2023 e Don Giovanni del
2024. Dal 25 maggio al 1° giugno, sul palco cantano Mariangela
Sicilia e Francesca Di Sauro, che interpretano Fiordiligi e
Dorabella, Marco Ciaponi e Vito Priante nei panni di Ferrando e
Guglielmo, Giulia Mazzola e Nahuel Di Pierro come Despina e Don
Alfonso. Nell’altro cast troviamo invece Karen Gardeazabal, Laura
Verrecchia, Francesco Castoro, Francesco Salvadori, Silvia Spessot e
Davide Giangregorio.
Viene rappresentata per la prima volta nella
storia del Comunale Candide, l’operetta comica in due atti del
1956 di Leonard Bernstein dal racconto filosofico di Voltaire. Il
nuovo allestimento, realizzato insieme al Teatro Verdi di Trieste
dove andrà in scena a giugno, è firmato dal ballerino, coreografo e
regista Renato Zanella e debutterà il mese successivo al Nouveau
– dal 4 al 9 luglio – con la direzione dell’americano
Kevin Rhodes. Cantano Kévin Amiel/Marco Miglietta (Candide), John
Chest/Michele Patti (Maximilian/The Captain/Tsar Ivan), Tetiana
Zhuravel/Francesca Benitez (Cunegonde), Bruno Taddia/Valdis Jansons
(Voltaire/Dott. Pangloss/Martin/Cacambo) e Madelyn Renée/Benedetta
Mazzetto (The old lady).
Manca invece al Comunale dal 1968 Oedipus
Rex di Igor Stravinskij, opera-oratorio in due atti su un testo
di Jean Cocteau dalla tragedia di Sofocle – tradotto dal
francese al latino da Jean Daniélou – composta nel 1927, che sarà
riletta dall’attore e regista Gabriele Lavia, al ritorno dopo
l’Otello verdiano del 2022. Il nuovo spettacolo, in scena in
prima assoluta dal 7 al 12 ottobre, vedrà la guida di Oksana
Lyniv e tra gli interpreti principali lo stesso Lavia come voce
recitante, e i cantanti Paolo Antognetti come Edipo, Teresa Romano
nel ruolo di Giocasta e Claudio Otelli come Creonte/Il messaggero.
Lyniv (nella foto a sinistra, di Andrea Ranzi) sarà, inoltre, sul podio delle due opere in forma di concerto
che concludono il ciclo del Ring des Nibelungen di Wagner,
avviato quest’anno all’Auditorium Manzoni: Siegfried (Sigfrido)
il 13 e 15 giugno, con solisti Peter Wedd, Matthäus
Schmidlechner, Thomas Johannes Mayer, Claudio Otelli, Sorin Coliban e
Sonja Šarić, e Götterdämmerung (Il crepuscolo degli
dei) il 24 e 26 ottobre, ancora con Wedd, Otelli e Šarić
accanto a Ewa Vesin, Atala Schöck e Albert Pesendorfer.
A completare
la Stagione 2025 in autunno tornano due apprezzati allestimenti del
TCBO: La bohème di Puccini ideata da Graham Vick nel 2018
e vincitrice del Premio “Abbiati”, diretta in questa ripresa dal
belga Dendievel, in scena dal 23 al 30 novembre. Nel cast vocale
spiccano Juliana Grigoryan come Mimì, Stefan Pop come Rodolfo,
Giuliana Gianfaldoni nei panni di Musetta e Davide Luciano in quelli
di Marcello, che si avvicendano con Karen Gardeazabal, Antonino
Siragusa, Enkeleda Kamani e Lodovico Filippo Ravizza.
Infine Il
barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini con la regia di
Federico Grazzini del 2019, che vedrà sul podio Renato Palumbo
dal 19 al 30 dicembre con le voci rossiniane di Aya
Wakizono che interpreterà Rosina, Dave Monaco come Conte d’Almaviva,
Nicola Alaimo nei panni di Figaro e Michele Pertusi in quelli di
Basilio. Nel cast alternativo canteranno invece Chiara Tirotta,
Pierluigi D’Aloia, Stefan Astakhov e Andrea Pellegrini.
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