giovedì 24 ottobre 2024

TCBO, LA STAGIONE OPERISTICA. Inaugurazione lirica il 24 gennaio con un nuovo allestimento della Fanciulla del West di Puccini firmato da Paul Curran e diretto da Riccardo Frizza. 10 i titoli in programma


Come anticipato nella conferenza stampa di “anteprima”, la Stagione d’Opera 2025 inaugura il 24 gennaio con La fanciulla del West di Puccini (repliche fino al 30 gennaio): una nuova produzione in prima assoluta con la regia di Paul Curran (nella foto a sinistra, di roberto Serra) – recentemente impegnato a Bologna in due grandi titoli del repertorio tedesco come Der fliegende Holländer di Wagner e Ariadne auf Naxos di Strauss – e diretta da Riccardo Frizza. L’opera “western” di Puccini, che fu rappresentata per la prima volta nel 1910 al Metropolitan di New York, ha tra i protagonisti principali Carmen Giannattasio come Minnie, Angelo Villari come Dick Johnson e Claudio Sgura come Jack Rance (in alternanza rispettivamente con Ann Petersen, Amadi Lagha e Gustavo Castillo). 
Dopo il battesimo nella versione francese al Teatro Sociale di Bergamo per il Festival Donizetti, la Lucia di Lammermoor firmata da Jacopo Spirei – che denuncia la violenza della società sulle donne e riflette sul tema della salute mentale – debutta al Comunale dal 20 al 25 febbraio nell’originale in italiano. Sul podio Daniel Oren, apprezzato interprete di questo repertorio. Il capolavoro donizettiano su libretto di Salvadore Cammarano vede Jessica Pratt (nella foto a destra)nel ruolo del titolo; accanto a lei Giovanni Sala e Lucas Meachem, che sono Sir Edgardo di Ravenswood e Lord Enrico Ashton. Nel cast alternativo: Gilda Fiume, Matteo Desole e Maxim Lisiin. Lo spettacolo è frutto di una coproduzione con la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo. 
Dalla collaborazione con il Teatro Regio di Parma e la Fondazione Rete lirica delle Marche nasce poi l’allestimento di Un ballo in maschera nella lettura del giovane regista in ascesa – con esperienza anche nel mondo della prosa – Daniele Menghini, appena andato in scena al Teatro Verdi di Busseto per il XXIV Festival Verdi e che arriverà al Nouveau dal 13 al 19 aprile. Cast di pregio per questo titolo, il secondo con la bacchetta di Riccardo Frizza, con Fabio Sartori che canta come Riccardo insieme ad Anastasia Bartoli e Amartuvshin Enkhbat (nella foto a sinistra di Laura Scaccabarozzi), rispettivamente Amelia e Renato, entrambi al debutto al Comunale, e a Silvia Beltrami come Ulrica. Si scambiano con loro nelle diverse date Matteo Lippi, Marta Torbidoni, Sebastian Catana e Chiara Mogini. 
Si chiude il ciclo della Trilogia Mozart/Da Ponte firmato da Alessandro Talevi e diretto da Martijn Dendievel (nella foto a destra) con la nuova produzione di Così fan tutte, dopo Le nozze di Figaro del 2023 e Don Giovanni del 2024. Dal 25 maggio al 1° giugno, sul palco cantano Mariangela Sicilia e Francesca Di Sauro, che interpretano Fiordiligi e Dorabella, Marco Ciaponi e Vito Priante nei panni di Ferrando e Guglielmo, Giulia Mazzola e Nahuel Di Pierro come Despina e Don Alfonso. Nell’altro cast troviamo invece Karen Gardeazabal, Laura Verrecchia, Francesco Castoro, Francesco Salvadori, Silvia Spessot e Davide Giangregorio. 
Viene rappresentata per la prima volta nella storia del Comunale Candide, l’operetta comica in due atti del 1956 di Leonard Bernstein dal racconto filosofico di Voltaire. Il nuovo allestimento, realizzato insieme al Teatro Verdi di Trieste dove andrà in scena a giugno, è firmato dal ballerino, coreografo e regista Renato Zanella e debutterà il mese successivo al Nouveau – dal 4 al 9 luglio – con la direzione dell’americano Kevin Rhodes. Cantano Kévin Amiel/Marco Miglietta (Candide), John Chest/Michele Patti (Maximilian/The Captain/Tsar Ivan), Tetiana Zhuravel/Francesca Benitez (Cunegonde), Bruno Taddia/Valdis Jansons (Voltaire/Dott. Pangloss/Martin/Cacambo) e Madelyn Renée/Benedetta Mazzetto (The old lady). 
Manca invece al Comunale dal 1968 Oedipus Rex di Igor Stravinskij, opera-oratorio in due atti su un testo di Jean Cocteau dalla tragedia di Sofocle – tradotto dal francese al latino da Jean Daniélou – composta nel 1927, che sarà riletta dall’attore e regista Gabriele Lavia, al ritorno dopo l’Otello verdiano del 2022. Il nuovo spettacolo, in scena in prima assoluta dal 7 al 12 ottobre, vedrà la guida di Oksana Lyniv e tra gli interpreti principali lo stesso Lavia come voce recitante, e i cantanti Paolo Antognetti come Edipo, Teresa Romano nel ruolo di Giocasta e Claudio Otelli come Creonte/Il messaggero. 
Lyniv (nella foto a sinistra, di Andrea Ranzi) sarà, inoltre, sul podio delle due opere in forma di concerto che concludono il ciclo del Ring des Nibelungen di Wagner, avviato quest’anno all’Auditorium Manzoni: Siegfried (Sigfrido) il 13 e 15 giugno, con solisti Peter Wedd, Matthäus Schmidlechner, Thomas Johannes Mayer, Claudio Otelli, Sorin Coliban e Sonja Šarić, e Götterdämmerung (Il crepuscolo degli dei) il 24 e 26 ottobre, ancora con Wedd, Otelli e Šarić accanto a Ewa Vesin, Atala Schöck e Albert Pesendorfer. 
A completare la Stagione 2025 in autunno tornano due apprezzati allestimenti del TCBO: La bohème di Puccini ideata da Graham Vick nel 2018 e vincitrice del Premio “Abbiati”, diretta in questa ripresa dal belga Dendievel, in scena dal 23 al 30 novembre. Nel cast vocale spiccano Juliana Grigoryan come Mimì, Stefan Pop come Rodolfo, Giuliana Gianfaldoni nei panni di Musetta e Davide Luciano in quelli di Marcello, che si avvicendano con Karen Gardeazabal, Antonino Siragusa, Enkeleda Kamani e Lodovico Filippo Ravizza. 
Infine Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini con la regia di Federico Grazzini del 2019, che vedrà sul podio Renato Palumbo dal 19 al 30 dicembre con le voci rossiniane di Aya Wakizono che interpreterà Rosina, Dave Monaco come Conte d’Almaviva, Nicola Alaimo nei panni di Figaro e Michele Pertusi in quelli di Basilio. Nel cast alternativo canteranno invece Chiara Tirotta, Pierluigi D’Aloia, Stefan Astakhov e Andrea Pellegrini.

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