sabato 19 ottobre 2024

L’Orchestra Haydn verso il centenario di Luciano Berio con la nuova commissione di Marco Uvietta diretta da Yutaka Sado

 

Martedì 22 ottobre 2024 alle ore 20.00 presso l’Auditorium Bolzano si terrà il terzo appuntamento della Stagione Sinfonica 2024/25 della Fondazione Haydn che accoglierà un importante omaggio a Luciano Berio (nella foto inalto), tra i più grandi compositori del secondo Novecento, di cui ricorrerà il centenario della nascita nel 2025.
Erede di Seiji Ozawa e di Leonard Bernstein, il direttore giapponese Yutaka Sado interpreterà un nuovo brano del compositore Marco Uvietta, Wandering, nuova commissione della Fondazione Haydn. Oltre a ricordare il suo Maestro, il brano di Uvietta dialogherà con Rendering, l’affascinante operazione di restauro avviata da Berio sugli appunti di una Decima Sinfonia D 936A che il trentunenne Franz Schubert stava raccogliendo nelle sue ultime settimane di vita. Qui Berio utilizza l’organico orchestrale dell’Incompiuta, che completerà il programma del concerto, e colma le lacune tra i frammenti con citazioni di Schubert e riflessioni polifoniche. Due opere a confronto in cui Schubert sente il futuro, mentre Berio ascolta il passato in un dipinto sonoro dai tratti sinfonici visionari.
Il concerto verrà replicato il giorno successivo a Trento, mercoledì 23 ottobre all’Auditorium Santa Chiara. A sostegno dell’importanza e della notevole influenza che Luciano Berio ebbe sulla formazione di Marco Uvietta, in merito al brano che verrà eseguito in prima assoluta, il compositore trentino si è così espresso:
«Wandering è un omaggio a Luciano Berio, una sorta di prologo al suo centenario di nascita, che cade nel 2025. Il titolo allude esplicitamente a Rendering, ma anche alla figura schubertiana del viandante (Wanderer). La forma di Wandering realizza infatti un vagare senza precisa destinazione attraverso paesaggi interiori che si avvicendano per associazione di idee e per occasionali somiglianze. Da un flusso sonoro indecifrabile emergono “luoghi musicali” noti, in cui sostare provvisoriamente per poi ripartire. Vi si ritrovano echi del Lied Gretchen am Spinnrade di Schubert e lo Scherzo della Seconda Sinfonia di Mahler, utilizzato da Berio nel terzo movimento di Sinfonia, ma anche Wanderung, n. 7 dei Kerner-Lieder op. 35 di Schumann. E in queste apparizioni si intrecciano frammenti dalle Folk songs di Berio. L’intero brano è attraversato da libere proliferazioni del perpetuum mobile della Sonata per pianoforte di Luciano Berio, sua penultima composizione, mentre le figure circolari dell’accompagnamento pianistico di Gretchen am Spinnrade, metafore del movimento rotatorio dell’arcolaio, sono l’origine sia della forma ciclica del brano sia del materiale totalcromatico utilizzato. Nulla torna mai come prima, grazie a una pianificazione algoritmica che ricombina gli elementi, tra i quali figurano l’orchestrazione, i tipi di scrittura, ritmi, metronomi e rapporti intervallari, in modi sempre diversi».

Nato a Kyoto nel 1961, Yutaka Sado ha iniziato la sua formazione professionale come direttore negli Stati Uniti, assistente di Leonard Bernstein. Ha vissuto e lavorato a Vienna. Dopo la vittoria del “Grand Prix” al 39° Concorso di Besançon, si è trasferito in Francia, dove è stato direttore principale dell’Orchestre Lamoureux di Parigi. In Italia è stato direttore ospite principale della Filarmonica del Regio di Torino. È da poco direttore musicale della New Japan Philharmonic Orchestra.

Marco Uvietta (1963), compositore e musicologo, è docente di Musicologia all’Università di Trento. Si è diplomato in Composizione e in Musica corale e direzione di coro al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, perfezionandosi con Azio Corghi all’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma. Ha al suo attivo un ampio e vario catalogo di composizioni eseguite da prestigiosi solisti, ensemble, orchestre e cori in Italia e all’estero. È curatore di due edizioni critiche: Giuseppe Verdi, Messa da requiem (Bärenreiter, 2014) e Vincenzo Bellini, La Straniera (Ricordi, 2019). Oltre agli interessi scientifici nell’ambito dell’opera italiana dell’Ottocento, ha pubblicato saggi sul Novecento e in specifico sul linguaggio musicale e sulla poetica di Luciano Berio, compositore che ha avuto una notevole influenza diretta sulla sua formazione. Ora si occupa quasi esclusivamente di musica del secondo Novecento e contemporanea.

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