lunedì 3 giugno 2024

Festival del Maggio - 5 giugno 2024 ore 20, sala regia, concerto del Gamo ensemble dedicato a Luigi Nono


Luigi Nono (1924 - 1990)
Omaggio a György Kurtág (1983)
per contralto, flauto, clarinetto in si bemolle, basso tuba e live electronics
Testo di György Kurtág
Das atmende Klarsein, fragmente (1981)
per flauto basso, nastro magnetico e live electronics 
 
...Sofferte onde serene... (1976)
per pianoforte e nastro magnetico
 
Polifonica-Monodia-Ritmica (1951)
per flauto, clarinetto in si bemolle, clarinetto basso, sassofono contralto, corno, pianoforte e percussioni 
edizione a cura di Veniero Rizzardi
 
 

GAMO ENSEMBLE
Francesco Gesualdi (nella foto)
Direttore
 
Roberto Fabbriciani, flauto
Ilaria Baldaccini, pianoforte
Alvise Vidolin, regia del suono
 
Ensemble
Patrizia Scivoletto, contralto | Roberto Fabbriciani, flauto | Giovanni Riccucci, clarinetto | 
Stefano Franceschini, clarinetto basso | Mario Barsotti, basso tuba | 
Michele Bianchini, sassofono contralto | Paolo Faggi, corno | Ilaria Baldaccini, pianoforte | 
Omar Cecchi - Nazareno Caputo - Mattia Ferrante - Dimitri Paci, percussioni 
 
Sala regia del Teatro del Maggio
Mercoledì 5 giugno 2024, ore 20 

Nell’ambito dell’86esimo Festival del Maggio, torna l’Ensemble GAMO, a distanza di cinque anni dalla loro ultima esibizione in Teatro. Il concerto eseguito nella Sala regia del Maggio - per la prima volta aperta al pubblico -  il 5 giugno alle ore 20, propone un cartellone interamente rivolto alle musiche di Luigi Nono, tra i più valenti compositori italiani del secondo Novecento, nel centenario dalla sua nascita: in apertura alla serata Omaggio a György Kurtág, brano del 1983 composto su testo di György Kurtág; segue Das atmende Klarsein, fragmente per flauto basso, nastro magnetico e live electronics, composta nel 1981; ...Sofferte onde serene... per pianoforte e nastro magnetico del 1976 e, in chiusura, Polifonica-Monodia-Ritmica, fra le prime composizioni della carriera di Luigi Nono, del 1951. 
L’Ensemble GAMO (Gruppo Aperto Musica Oggi)  – fra le più illustri istituzioni italiane dedicate alla musica contemporanea – già ospite più volte nel corso delle stagioni al Maggio è guidato da Francesco Gesualdi. La regia del suono è curata da Alvise Vidolin. L’Ensemble è composto da Roberto Fabbriciani al flauto e Ilaria Baldaccini al pianoforte. Insieme a loro Patrizia Scivoletto, contralto; Giovanni Ricucci, clarinetto; Stefano Franceschini, clarinetto basso; Mario Barsotti, basso tuba; Michele Bianchini, sassofono alto; Paolo Faggi, corno e Omar Cecchi, Nazareno Caputo, Mattia Ferrante e Dimitri Paci alle percussioni.
 

Il compositore veneziano Luigi Nono, di cui quest’anno si celebrano i cento anni dalla nascita, è stato senza dubbio tra i maggiori artisti della seconda metà del Novecento. Allievo di Malipiero, Maderna e Scherchen, frequentatore dei Ferienkurse für neue Musik di Darmstadt, all’inizio della carriera Luigi Nono sposa la tecnica del serialismo senza tuttavia ritenerlo un dogma assoluto del fare musica. Attento e fine ascoltatore dei suoni che lo circondano, Nono ne esplora ogni sfumatura, fino alla più sottile, creando composizioni, anche con l’ausilio della musica elettronica, dove la musica pare emergere dal nulla e dialogare con il silenzio.
Il concerto proposto dal GAMO ripercorre a ritroso l’evoluzione dello stile del compositore: dal decostruttivismo della post-avanguardia ai primi lavori nati nel solco delle esperienze post-weberniane degli anni ’50.
Presentata a Darmstadt nel 1951, Polifonica-Monodia-Ritmica fu salutata come la composizione più interessante del secondo dopoguerra. In essa Nono adotta un serialismo non ortodosso in cui la serie ad esempio non è rappresentata dalla totalità delle dodici note ma si configura attraverso la ripetizione di una semplice cellula ritmico-melodica. La pagina giovanile è suddivisa in tre brani collegati ai diversi aspetti cui allude il titolo: il tessuto polifonico che si costruisce via via a partire da una cellula motivica semplice; la cantabilità "in ascolto dei silenzi, dei canti e degli echi”, come scriveva l’autore, e il denso intreccio ritmico affidato alle sole percussioni.
….. sofferte onde serene … per pianoforte e nastro magnetico fu presentato in prima esecuzione il 17 aprile 1977 nella sala del Conservatorio di Milano da Maurizio Pollini, a cui il brano è dedicato. Pagina di carattere meditativo, si distingue per il rilevo assunto dal suono e per la concezione formale per frammenti. Nono si concentrò sul suono del pianoforte nella sua natura di strumento a percussione mettendolo in dialogo con il suo doppio - il pianoforte registrato su nastro magnetico - in un gioco di rimandi e rifrazioni sonore. Das atmende Klarsein, fragmente per flauto basso, nastro magnetico e live electronics (1981) e Omaggio a György Kurtág (1983) per contralto, flauto, clarinetto, basso tuba e live elettronics sono invece opere nate dopo un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione condotto da Luigi Nono, alcuni musicisti e ingeneri del suono nello Studio Sperimentale della Fondazione Heinrich Strobel di Friburgo. In entrambe le pagine Nono pone l’attenzione sulla modalità di produzione del suono strumentale e vocale combinato con l’elettronica dal vivo o preregistrata. Una ricerca che si spinge fino al limite dell’udibile impegnando spesso i soliti in passaggi a metà strada tra il soffio e il suono nell’ambito della dinamica del pianissimo.


Il GAMO  è una delle più antiche e illustri istituzioni italiane dedicate alla musica contemporanea. Fondato nel 1980 da Giancarlo Cardini, Liliana Poli, Vincenzo Saldarelli, Albert Mayr e Massimo De Bernart, svolge la sua attività a Firenze da oltre quarant’anni organizzando stagioni concertistiche, corsi di perfezionamento, seminari, conferenze. Fra i più noti compositori contemporanei hanno partecipato, o anche solo presenziato, ai concerti del Gamo ad essi dedicati, che spesso hanno visto e vedono in programma prime esecuzioni assolute, tra cui Goffredo Petrassi, John Cage, Giancarlo Pennisi, Brian Ferneyhough, Sylvano Bussotti, Paolo Renosto, Salvatore Sciarrino e Alessandro Solbiati. La direzione artistica, che è stata per più di trent’anni di Giancarlo Cardini, è oggi di Francesco Gesualdi, il quale ha dato un nuovo volto al GAMO, fondando un Ensemble in residenza. Il GAMO Ensemble, diretto dallo stesso Gesualdi, possiede un ampio repertorio di musica del panorama contemporaneo storico e di molte nuove composizioni di compositori della scena musicale attuale, che in molti casi sono state scritte appositamente per il Gruppo e solitamente inserite in progetti e produzioni inedite.
 
 

 





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