Il cartellone dei Concerti 2024/25, che segna il traguardo della trentottesima edizione, riconferma la vocazione internazionale di Musica Insieme, ma con il cuore sempre fortemente radicato a Bologna e nel territorio in cui opera: un radicamento che si esprime anche attraverso le reti di collaborazioni con le principali istituzioni culturali e nelle iniziative di networking dedicate al pubblico residente “fuori dalle mura”, alle scuole e alle famiglie.
Emblematica di questa vocazione è anche l’immagine prescelta per rappresentare la nuova Stagione 2024/25. Da sempre infatti i cartelloni di Musica Insieme hanno come “copertina” le opere d’arte più iconiche del nostro tempo, o vengono interpretate ad hoc da artisti particolarmente sensibili alla musica. Per questo, commenta la Presidente di Musica Insieme Alessandra Scardovi, «abbiamo scelto di creare un vero e proprio ciclo di opere a noi dedicate dallo street artist pugliese Millo, noto internazionalmente per i suoi murales dallo stile inconfondibile, che riempiono di poesia il grigiore di intere facciate delle periferie di tutto il mondo, svolgendo una funzione sociale di riqualificazione dei quartieri più popolari e creando nuovi spazi di incontro e aggregazione».
Nel 2023 abbiamo scelto Sound of You, murale dipinto
a Shanghai nel 2017 che ricorda la
potenza primigenia della musica, che ci connette con la Natura e con la parte più profonda di noi.
«Quest’anno – prosegue la Presidente – la poesia fortemente evocativa di Millo si rinnova in Blue
Trail, che ci raggiunge da un muro dipinto a Patrasso per esprimere tutta la magia del mito e il
potere del mare, che fra le mani di una fanciulla diventa una musica attraverso uno
strumento-conchiglia che raccoglie e diffonde il blu profondo
dell’acqua e insieme del cielo stellato.
Un’immagine
che evoca in noi anche un forte senso di appartenenza alla nostra Bologna, per l’abbinamento
dei colori rosso e blu. Siamo felici di annunciare che questa collaborazione con Millo ci
accompagnerà idealmente fino alla Stagione 2026/27, quando festeggeremo i nostri primi 40
anni regalandoci e regalando alla città il primo murale mai dipinto da Millo a Bologna: un obiettivo che
dobbiamo anche alla collaborazione di Elena di Gioia, che insieme al Comune di Bologna ha subito
accolto con entusiasmo questo “sogno nel cassetto”».
E sempre grazie al fattivo contributo del Comune di Bologna, che ci aprirà le porte della Città, ci apprestiamo a varare un nuovo progetto, ideato dal fotografo Roberto Serra, per anni amico e collaboratore di Lucio Dalla, oltre che al fianco di Paolo Conte, Guccini, De André, Gaber, Marescotti e tanti altri, che immortalerà gli Artisti ospiti di Musica Insieme e del Festival Respighi Bologna nei luoghi più suggestivi della nostra Città, valorizzandone il patrimonio artistico e “abitando” simbolicamente quella che è la Città UNESCO della Musica, e così creando un prezioso archivio digitale in continua espansione.
Venendo al cartellone, la XXXVIII edizione dei Concerti amplierà anche il “gemellaggio” con la II edizione del Festival Respighi Bologna, condividendo innanzitutto il concerto inaugurale del 22 settembre 2024, con due grandissimi maestri come Donato Renzetti e Giovanni Sollima alla guida dell’Orchestra del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna; e in quell’occasione doneremo anche a tutti gli abbonati il nuovo volume Respighiana, edito da Musica Insieme, ovvero la nostra prima pubblicazione dedicata alla vita e alle opere di Ottorino Respighi raccogliendo i contributi dei massimi musicologi e studiosi del grande compositore bolognese, riuniti in occasione delle Giornate di studio organizzate nel 2022 e 2023 in Accademia Filarmonica.
Ma porteremo anche per la prima volta i nostri abbonati al Teatro Duse, il successivo 25 settembre, per rinsaldare sia la collaborazione con lo storico teatro bolognese che con la nostra Orchestra Regionale, la Filarmonica Arturo Toscanini. E agli abbonati di Musica Insieme sarà riservato un settore speciale anche per il concerto di presentazione del Festival, la prossima domenica 9 giugno in Piazza Maggiore, nell’ambito del Bologna Portici Festival, che vedrà sul palco un concentrato di talenti tutti legati alla nostra città: alla guida dell’Orchestra del Conservatorio sarà infatti Giulio Arnofi, giovane brillantissimo direttore che proprio a Bologna si è formato, e solista sarà una bolognese doc come Laura Marzadori, primo violino di spalla della Scala di Milano da quando aveva appena ventisette anni, che suonerà per la prima volta nella nostra magnifica piazza; per lei il raro Concerto per violino P 49 di Respighi, e a seguire un’antologia dei massimi compositori per il cinema italiano, da Rota a Ortolani, a Morricone, arrangiati dagli stessi studenti del Conservatorio.
Si riconferma come sempre l’attenzione di Musica Insieme per la sostenibilità ambientale, con una serie di iniziative come la digitalizzazione delle tessere d’abbonamento e dei biglietti, che potranno essere scaricati sul cellulare, senza alcun consumo di carta e di inchiostro di stampa, e la scelta green di consegnare direttamente a Teatro il magazine periodico “Musica Insieme”, da qualche tempo scaricabile anche online. In tema di ambiente, ma anche di ampliamento del bacino di utenza dei concerti, si riconferma per il ventunesimo anno il cartellone di Invito alla Musica, dieci concerti dedicati ai residenti della Città metropolitana e della Regione Emilia- Romagna, che possono usufruire di un servizio prezioso, a tutt’oggi unico in Italia, come il trasporto di andata e ritorno per il Teatro Manzoni con sette pullman su oltre trenta Comuni; un’iniziativa di welfare sociale, che oltre a promuovere e rendere più accessibile la frequentazione del Teatro, riduce di fatto di oltre il 90% il tasso di inquinamento ambientale.
IL CALENDARIO – INTERPRETI E PROGRAMMA
Il gemellaggio con il Festival Respighi Bologna. Omaggio a Ferruccio Busoni . I primi due concerti della Stagione 2024/25, in collaborazione con il Festival Respighi Bologna, affermano emblematicamente lo spirito guida dei cartelloni di Musica Insieme: l’invito di grandi Maestri che condividono la propria impareggiabile esperienza con i giovani, e l’importanza del “far rete”, che ci porta a collaborare regolarmente da un triennio con il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, ma anche con il Teatro Duse e con la Fondazione Toscanini di Parma. Così il 22 settembre l’Orchestra del Conservatorio incontrerà un direttore che ha fatto la storia dell’interpretazione come Donato Renzetti (maestro fra gli altri di Gianandrea Noseda e Michele Mariotti) e un solista come Giovanni Sollima (violoncellista e autore italiano più eseguito al mondo), con ben due prime assolute come il Concerto Dorico di Respighi, esistente solo in forma di manoscritto incompleto, che è stato terminato e orchestrato da Sollima per il Festival, e una nuova opera dedicata a Respighi, che sarà selezionata fra gli elaborati degli studenti di composizione del Conservatorio.
E sempre grazie al fattivo contributo del Comune di Bologna, che ci aprirà le porte della Città, ci apprestiamo a varare un nuovo progetto, ideato dal fotografo Roberto Serra, per anni amico e collaboratore di Lucio Dalla, oltre che al fianco di Paolo Conte, Guccini, De André, Gaber, Marescotti e tanti altri, che immortalerà gli Artisti ospiti di Musica Insieme e del Festival Respighi Bologna nei luoghi più suggestivi della nostra Città, valorizzandone il patrimonio artistico e “abitando” simbolicamente quella che è la Città UNESCO della Musica, e così creando un prezioso archivio digitale in continua espansione.
Venendo al cartellone, la XXXVIII edizione dei Concerti amplierà anche il “gemellaggio” con la II edizione del Festival Respighi Bologna, condividendo innanzitutto il concerto inaugurale del 22 settembre 2024, con due grandissimi maestri come Donato Renzetti e Giovanni Sollima alla guida dell’Orchestra del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna; e in quell’occasione doneremo anche a tutti gli abbonati il nuovo volume Respighiana, edito da Musica Insieme, ovvero la nostra prima pubblicazione dedicata alla vita e alle opere di Ottorino Respighi raccogliendo i contributi dei massimi musicologi e studiosi del grande compositore bolognese, riuniti in occasione delle Giornate di studio organizzate nel 2022 e 2023 in Accademia Filarmonica.
Ma porteremo anche per la prima volta i nostri abbonati al Teatro Duse, il successivo 25 settembre, per rinsaldare sia la collaborazione con lo storico teatro bolognese che con la nostra Orchestra Regionale, la Filarmonica Arturo Toscanini. E agli abbonati di Musica Insieme sarà riservato un settore speciale anche per il concerto di presentazione del Festival, la prossima domenica 9 giugno in Piazza Maggiore, nell’ambito del Bologna Portici Festival, che vedrà sul palco un concentrato di talenti tutti legati alla nostra città: alla guida dell’Orchestra del Conservatorio sarà infatti Giulio Arnofi, giovane brillantissimo direttore che proprio a Bologna si è formato, e solista sarà una bolognese doc come Laura Marzadori, primo violino di spalla della Scala di Milano da quando aveva appena ventisette anni, che suonerà per la prima volta nella nostra magnifica piazza; per lei il raro Concerto per violino P 49 di Respighi, e a seguire un’antologia dei massimi compositori per il cinema italiano, da Rota a Ortolani, a Morricone, arrangiati dagli stessi studenti del Conservatorio.
Si riconferma come sempre l’attenzione di Musica Insieme per la sostenibilità ambientale, con una serie di iniziative come la digitalizzazione delle tessere d’abbonamento e dei biglietti, che potranno essere scaricati sul cellulare, senza alcun consumo di carta e di inchiostro di stampa, e la scelta green di consegnare direttamente a Teatro il magazine periodico “Musica Insieme”, da qualche tempo scaricabile anche online. In tema di ambiente, ma anche di ampliamento del bacino di utenza dei concerti, si riconferma per il ventunesimo anno il cartellone di Invito alla Musica, dieci concerti dedicati ai residenti della Città metropolitana e della Regione Emilia- Romagna, che possono usufruire di un servizio prezioso, a tutt’oggi unico in Italia, come il trasporto di andata e ritorno per il Teatro Manzoni con sette pullman su oltre trenta Comuni; un’iniziativa di welfare sociale, che oltre a promuovere e rendere più accessibile la frequentazione del Teatro, riduce di fatto di oltre il 90% il tasso di inquinamento ambientale.
IL CALENDARIO – INTERPRETI E PROGRAMMA
Il gemellaggio con il Festival Respighi Bologna. Omaggio a Ferruccio Busoni . I primi due concerti della Stagione 2024/25, in collaborazione con il Festival Respighi Bologna, affermano emblematicamente lo spirito guida dei cartelloni di Musica Insieme: l’invito di grandi Maestri che condividono la propria impareggiabile esperienza con i giovani, e l’importanza del “far rete”, che ci porta a collaborare regolarmente da un triennio con il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, ma anche con il Teatro Duse e con la Fondazione Toscanini di Parma. Così il 22 settembre l’Orchestra del Conservatorio incontrerà un direttore che ha fatto la storia dell’interpretazione come Donato Renzetti (maestro fra gli altri di Gianandrea Noseda e Michele Mariotti) e un solista come Giovanni Sollima (violoncellista e autore italiano più eseguito al mondo), con ben due prime assolute come il Concerto Dorico di Respighi, esistente solo in forma di manoscritto incompleto, che è stato terminato e orchestrato da Sollima per il Festival, e una nuova opera dedicata a Respighi, che sarà selezionata fra gli elaborati degli studenti di composizione del Conservatorio.
Il 25
settembre al Teatro Duse, la Filarmonica Arturo Toscanini “gemellerà” a sua volta il
Festival Toscanini con Bologna, con una solista italiana fra le più acclamate internazionalmente, la
violinista Francesca Dego, che eseguirà lo struggente Concerto di Ferruccio Busoni nel 100°
anniversario della scomparsa. L’omaggio al grande pianista, compositore e intellettuale italiano si
completerà idealmente il successivo 14 ottobre con Arsenii Moon, che debutterà a Bologna dopo la
vittoria all’unanimità del Premio Busoni 2023, forse il più impervio tra i concorsi pianistici
internazionali, dove ha conquistato la giuria e il pubblico (aggiudicandosi anche il Premio
Benedetti Michelangeli, che non veniva assegnato da quasi trent’anni, e il Premio del
Pubblico). Un vero incantatore che ha simbolicamente cambiato il proprio nome da Mun a Moon... e la sua
musica ci trasporterà davvero in una dimensione magica.
Dialogo fra culture. Spazio ai giovani e alle energie creative italiane
In cartellone non mancheranno star riconosciute della classica come Grigory Sokolov, una leggenda vivente del pianoforte (il 25 novembre), o violoncellisti come il Premio Rostropovič Enrico Dindo (il 18 novembre) e Gautier Capuçon (ad aprire il nuovo anno il 13 gennaio): l’uno alla guida dei “suoi” Solisti di Pavia in un programma che comprende rarità come la sua trascrizione della Sonata di Prokof’ev e brani di David Popper e Mieczysław Weinberg, l’altro impegnato nel grande repertorio per duo con Jérôme Ducros al pianoforte, consentendoci di assaporare i frutti più preziosi della scuola violoncellista italiana e di quella francese. E si passeranno idealmente il testimone anche il Quartetto di Cremona (20 gennaio) e il Brodsky Quartet (in scena il 5 maggio), uno dei più longevi quartetti della storia, formatosi nel 1972 e qui per la prima volta anche in formazione di quintetto per il capolavoro di Brahms con Dimitri Ashkenazy, figlio del grande pianista Vladimir e a sua volta clarinettista eccezionale. Da parte sua, il Quartetto di Cremona, che sta spopolando alla Carnegie Hall come al Lincoln Center di New York, oggi il più celebre quartetto italiano al mondo, festeggerà i suoi primi 25 anni di attività con noi.
Dialogo fra culture. Spazio ai giovani e alle energie creative italiane
In cartellone non mancheranno star riconosciute della classica come Grigory Sokolov, una leggenda vivente del pianoforte (il 25 novembre), o violoncellisti come il Premio Rostropovič Enrico Dindo (il 18 novembre) e Gautier Capuçon (ad aprire il nuovo anno il 13 gennaio): l’uno alla guida dei “suoi” Solisti di Pavia in un programma che comprende rarità come la sua trascrizione della Sonata di Prokof’ev e brani di David Popper e Mieczysław Weinberg, l’altro impegnato nel grande repertorio per duo con Jérôme Ducros al pianoforte, consentendoci di assaporare i frutti più preziosi della scuola violoncellista italiana e di quella francese. E si passeranno idealmente il testimone anche il Quartetto di Cremona (20 gennaio) e il Brodsky Quartet (in scena il 5 maggio), uno dei più longevi quartetti della storia, formatosi nel 1972 e qui per la prima volta anche in formazione di quintetto per il capolavoro di Brahms con Dimitri Ashkenazy, figlio del grande pianista Vladimir e a sua volta clarinettista eccezionale. Da parte sua, il Quartetto di Cremona, che sta spopolando alla Carnegie Hall come al Lincoln Center di New York, oggi il più celebre quartetto italiano al mondo, festeggerà i suoi primi 25 anni di attività con noi.
E celebrerà 25 anni di carriera
anche un trio tutto al femminile e tutto italiano, EsTrio, formato da Laura Gorna al violino, Cecilia
Radic al violoncello e Laura Manzini al pianoforte. Il dialogo fra i Maestri riconosciuti e le nuove
generazioni continua anche fra EsTrio e il giovanissimo Trio Chagall, formato da tre venticinquenni
che suonano insieme da quando di anni ne avevano solo sedici, e hanno già collezionato il
Premio Trio di Trieste, la vittoria allo Schoenfeld International String Competition in Cina e la nomina
ad ECHO Rising Stars per la Stagione 2026/27. Musica Insieme ha inteso offrire loro il
debutto nel cartellone dell’Auditorium Manzoni anche in virtù della loro passione per la
divulgazione, che ne fa dei veri e propri Ambasciatori della musica
per i “ragazzi” di tutte le età.
L’eccellenza italiana si coniuga poi alla musica “in famiglia” nel caso di Beatrice e Ludovica Rana, rispettivamente la pianista più acclamata del momento e la sua talentuosissima sorella violoncellista, che il 16 dicembre interpreteranno altre due storiche famiglie di musicisti, come quelle di Clara Wieck e Robert Schumann e di Felix e Fanny Mendelssohn.
Debutti e progetti speciali
Un debutto a Bologna che quasi stupisce, trattandosi di una vera e propria “Baroque Star”, è quello del controtenore Raffaele Pe, che il 28 ottobre presenterà a Musica Insieme con il suo ensemble La Lira di Orfeo un focus sulle Cantate di Vivaldi – le più celebri, ma anche le più rare – affiancandole a un’antologia di celebri brani strumentali del Prete Rosso. Dal canto suo, rappresenta un altro debutto illustre a Bologna quello di Augustin Hadelich, già enfant prodige e oggi violinista fra i più acclamati, che il 10 febbraio insieme a Francesco Piemontesi alternerà alcune preziose rarità a tre pilastri musicali francesi, ovvero le Sonate di Debussy, Poulenc e Franck.
Il 3 marzo accoglieremo poi con piacere per la prima volta in Stagione Anna Fedorova, pianista ucraina forte di ben quattordici vittorie in importanti concorsi internazionali. Presenza rara nei cartelloni italiani, la Fedorova vanta un record molto speciale: la sua registrazione dal vivo del Secondo Concerto di Rachmaninov al Royal Concertgebouw è diventata, con 30 milioni di visualizzazioni, il concerto classico più visto su Youtube. Fortissimo il suo impegno per fornire l’istruzione musicale ai rifugiati ucraini, oltre che borse di studio per talentuosi musicisti in condizioni di indigenza, il suo concerto si aprirà proprio con un brano del compatriota Valentin Silvestrov, The Messenger, sorta di ambasciatore che attraversa il tempo portandoci un’eco della musica di Mozart, e ricordandoci come il passato contenga in nuce una predizione del futuro.
Il rinsaldarsi della collaborazione con l’Orchestra della Toscana, diretta da Niklas Benjamin Hoffmann, vincitore fra l’altro del Donatella Flick & LSO Conducting Competition di Londra, segnerà il finale di Stagione, il 19 maggio, con un programma originale, fra Mendelssohn, Kurt Weill e una nuova commissione al compositore Cristian Carrara, in collaborazione fra Musica Insieme, ORT, Santa Barbara Symphony, Richmond Symphony Orchestra e FVG Orchestra. A segnalare che la musica è viva quando attraversa l’Italia, e anche l’Oceano, per portare a tutti un omaggio molto speciale: Rosso Ferrari, dedicato al brand di automobili più celebre e amato al mondo, e affidato a un fisarmonicista dalla tecnica sbalorditiva almeno quanto lo è la sua musicalità: Mario Stefano Pietrodarchi.
Imparare ad ascoltare insieme
L’ascolto d’altronde è la chiave per il dialogo, e rappresenta oggi un valore essenziale e più che mai attuale: “Insegnare al mondo ad ascoltare” è proprio la missione della fondazione creata da Evelyn Glennie, la prima percussionista solista della classica, che il 24 febbraio incontrerà un altro visionario come il violinista Hugo Ticciati, anch’egli impegnato nel dialogo musicale fra presente e passato proprio con il suo Festival svedese O/Modernt, del quale porterà con sé alcuni solisti.
Imperniato sull’ascolto è il lavoro di Avi Avital, mandolinista di origini israeliane che è stato capace a sua volta di rendere il suo strumento un protagonista delle sale da concerto, e che il 7 aprile, con la complicità dei Brooklyn Rider, esplorerà gli universi sonori più disparati, dal Mediterraneo alla Russia, al Sudamerica, per dimostrare come la musica possa costruire ponti di pace.
«La nuova Stagione – chiosa la Direttrice Artistica Fulvia de Colle – vuol essere una festa della musica, la semplice risposta a chiunque provi un timore quasi reverenziale verso la cosiddetta “classica”. Il messaggio che vogliamo trasmettere con questo cartellone è che non c’è niente da “capire”! Come non serve essere esperti di regia o di montaggio per godere della visione di un bel film, è sufficiente mettersi in ascolto per godere della musica, che per molti artisti è un rito, per altri un dono, ma per tutti è fondamentalmente un’emozione da condividere insieme agli altri. Basta sedersi con noi, e ascoltare».
L’eccellenza italiana si coniuga poi alla musica “in famiglia” nel caso di Beatrice e Ludovica Rana, rispettivamente la pianista più acclamata del momento e la sua talentuosissima sorella violoncellista, che il 16 dicembre interpreteranno altre due storiche famiglie di musicisti, come quelle di Clara Wieck e Robert Schumann e di Felix e Fanny Mendelssohn.
Debutti e progetti speciali
Un debutto a Bologna che quasi stupisce, trattandosi di una vera e propria “Baroque Star”, è quello del controtenore Raffaele Pe, che il 28 ottobre presenterà a Musica Insieme con il suo ensemble La Lira di Orfeo un focus sulle Cantate di Vivaldi – le più celebri, ma anche le più rare – affiancandole a un’antologia di celebri brani strumentali del Prete Rosso. Dal canto suo, rappresenta un altro debutto illustre a Bologna quello di Augustin Hadelich, già enfant prodige e oggi violinista fra i più acclamati, che il 10 febbraio insieme a Francesco Piemontesi alternerà alcune preziose rarità a tre pilastri musicali francesi, ovvero le Sonate di Debussy, Poulenc e Franck.
Il 3 marzo accoglieremo poi con piacere per la prima volta in Stagione Anna Fedorova, pianista ucraina forte di ben quattordici vittorie in importanti concorsi internazionali. Presenza rara nei cartelloni italiani, la Fedorova vanta un record molto speciale: la sua registrazione dal vivo del Secondo Concerto di Rachmaninov al Royal Concertgebouw è diventata, con 30 milioni di visualizzazioni, il concerto classico più visto su Youtube. Fortissimo il suo impegno per fornire l’istruzione musicale ai rifugiati ucraini, oltre che borse di studio per talentuosi musicisti in condizioni di indigenza, il suo concerto si aprirà proprio con un brano del compatriota Valentin Silvestrov, The Messenger, sorta di ambasciatore che attraversa il tempo portandoci un’eco della musica di Mozart, e ricordandoci come il passato contenga in nuce una predizione del futuro.
Il rinsaldarsi della collaborazione con l’Orchestra della Toscana, diretta da Niklas Benjamin Hoffmann, vincitore fra l’altro del Donatella Flick & LSO Conducting Competition di Londra, segnerà il finale di Stagione, il 19 maggio, con un programma originale, fra Mendelssohn, Kurt Weill e una nuova commissione al compositore Cristian Carrara, in collaborazione fra Musica Insieme, ORT, Santa Barbara Symphony, Richmond Symphony Orchestra e FVG Orchestra. A segnalare che la musica è viva quando attraversa l’Italia, e anche l’Oceano, per portare a tutti un omaggio molto speciale: Rosso Ferrari, dedicato al brand di automobili più celebre e amato al mondo, e affidato a un fisarmonicista dalla tecnica sbalorditiva almeno quanto lo è la sua musicalità: Mario Stefano Pietrodarchi.
Imparare ad ascoltare insieme
L’ascolto d’altronde è la chiave per il dialogo, e rappresenta oggi un valore essenziale e più che mai attuale: “Insegnare al mondo ad ascoltare” è proprio la missione della fondazione creata da Evelyn Glennie, la prima percussionista solista della classica, che il 24 febbraio incontrerà un altro visionario come il violinista Hugo Ticciati, anch’egli impegnato nel dialogo musicale fra presente e passato proprio con il suo Festival svedese O/Modernt, del quale porterà con sé alcuni solisti.
Imperniato sull’ascolto è il lavoro di Avi Avital, mandolinista di origini israeliane che è stato capace a sua volta di rendere il suo strumento un protagonista delle sale da concerto, e che il 7 aprile, con la complicità dei Brooklyn Rider, esplorerà gli universi sonori più disparati, dal Mediterraneo alla Russia, al Sudamerica, per dimostrare come la musica possa costruire ponti di pace.
«La nuova Stagione – chiosa la Direttrice Artistica Fulvia de Colle – vuol essere una festa della musica, la semplice risposta a chiunque provi un timore quasi reverenziale verso la cosiddetta “classica”. Il messaggio che vogliamo trasmettere con questo cartellone è che non c’è niente da “capire”! Come non serve essere esperti di regia o di montaggio per godere della visione di un bel film, è sufficiente mettersi in ascolto per godere della musica, che per molti artisti è un rito, per altri un dono, ma per tutti è fondamentalmente un’emozione da condividere insieme agli altri. Basta sedersi con noi, e ascoltare».
nelle foto, dall'alto: Anna Fedorova, Ludovica Rana, Jérôme Ducros, Augutstin Hadelich, Avi Avital (foto di Christoph Kostlin), Brooklyn Rider, Arsenii Moon, EsTrio, Quartetto di Cremona, Enrico Dindo, Francesca Dego (foto di Andrea Ranzi), Niklas Benjamin Hoffmann (foto di Anne Horneman), Evelyn Glennie (foto di Philip Rathmer), Hugo Ticciati (foto di Kaupo Kikkas)
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