mercoledì 12 giugno 2024

PRIME DONNE: LAURA MORANTE RACCONTA LE DONNE DELLE OPERE DI PUCCINI

 
Tosca, Manon, Butterfly, Turandot: quattro donne che corrispondono ad altrettanti titoli del repertorio pucciniano. Fra le più acclamate attrici del cinema nostrano, Laura Morante rende omaggio al compositore nel centenario della morte, esplorandone i ritratti femminili incastonati nella tradizione del melodramma italiano. Con Prime donne, giovedì 13 giugno alle 21.30, continua Il Trebbo in musica 2.4 di Ravenna Festival a Cervia-Milano Marittima, un itinerario di eventi organizzato in collaborazione con il Comune di Cervia e con il contributo della Cooperativa Bagnini. Con questo secondo appuntamento si ritorna all’Arena dello Stadio dei Pini, ormai luogo simbolo della rassegna ideata ad hoc per la “cittadina del sale” e giunta alla sua quinta edizione. 
Nello spettacolo ideato da Elena Marazzita, Laura Morante dà voce e corpo a personaggi indimenticabili (lei stessa è autrice dei testi) su musiche di Puccini affidate al soprano Francesca De Blasi (nella foto a sinistra, di Federica Ramundo), a Davide Alogna al violino e Antonello d’Onofrio al pianoforte. L’appuntamento è possibile grazie al sostegno di BPER Banca.
 
“Proprio per rendere omaggio al grande Puccini abbiamo scelto di attingere dalle sue opere principali, quindi dalle figure femminili che ne sono le assolute protagoniste – spiega Laura Morante – Si tratta di protagoniste molto diverse tra loro: Tosca è altera, consapevole del proprio fascino eppure gelosa dell’uomo che ama, infine è determinata a non arretrare davanti al potere a costo di compiere un gesto estremo contro chi vorrebbe violare la sua dignità. Manon invece è un’anima in costante oscillazione tra estremi emotivi, dalla gioia più contagiosa al tormento più oscuro. E se Butterfly sogna l’amore assoluto, Turandot, prigioniera di sé stessa, si nega l’amore, intrecciando l’universo pucciniano con quello della fiaba. È da queste quattro opere, dai loro libretti, che ho tratto i testi che poi ho liberamente rielaborato in forma di monologo. (…) Le ‘prime donne’ sono personaggi che si raccontano in modo tanto diretto che anche chi non dovesse conoscere le opere da cui sono tratte potrà immediatamente coglierne la personalità e la storia.”
 
È lunghissima la lista delle pellicole a cui Laura Morante ha preso parte. Se il cinema è il suo ambiente naturale, tanto che qualche volta è passata anche dietro la macchina da presa, non ha mai rinunciato al teatro e all’emozione del contatto con il pubblico – qualche anno fa, per altro, ha interpretato con successo una pièce dedicata a Tosca, protagonista del dramma di Victorien Sardou andato in scena per la prima volta a Parigi nel 1887, confrontandosi soprattutto con la figura dell’interprete di allora, la leggendaria Sarah Bernhardt. Come certe eroine della lirica, Laura Morante non ha rinunciato a far sentire la sua voce; anzi, si è spesso pronunciata su questioni di attualità, prendendo anche posizioni scomode ed esponendosi in prima persona. Ma quale delle figure femminili pucciniane sente più vicina?  “Certo provo grande tenerezza per Butterfly – risponde l’attrice – del resto quello mi sembra dei quattro il libretto più bello, al quale ho lavorato anche reintroducendo dettagli che il compositore aveva tagliato. Dal punto di vista del personaggio trovo molto interessante anche Tosca, mentre è più difficile identificarsi con una protagonista di fiaba come Turandot, con la sua rabbia, il suo odio… una sorta di Pentesilea cinese”.


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