mercoledì 5 giugno 2024

“Assonanze e risonanze” : nuovo appuntamento con l’Orchestra sinfonica della Città metropolitana di Bari nel Teatro Piccinni.

 
Venerdì 7 giugno, alle ore 20.30, nel Teatro Piccinni di Bari, l’Orchestra sinfonica della Città metropolitana di Bari si esibirà in un concerto dal titolo “Assonanze e risonanze” diretto dal maestro Raffaele Cancelliere (nella foto a destra).
La serata di apre con l’esecuzione delle principali liriche del compositore, originario di Mola di Bari, Niccolò van Westerhout, l’elaborazione e orchestrazione di Massimo Gianfreda e Alessandro Ciracì e la partecipazione del soprano Maria Cristina Bellantuono (nella foto in basso a sinistra). Si tratta di una prima esecuzione assoluta su commissione dell’Ico di Bari in collaborazione con Idea Press Musical Edition USA e il Traetta Opera Festival di Bitonto. La produzione vocale da camera del compositore pugliese è stata a lungo ingiustamente accantonata, nonostante abbia accompagnato quasi tutta la sua carriera.
La prima lirica, composta all’età di diciotto anni, risale al 1975; per i successivi quindici anni l’autore si occupò in maniera continuativa di questo genere. La caratteristica fondamentale, che ritroviamo in tutti i componimenti di van Westerhout, è la sua adesione alla corrente del decadentismo: è evidente un ripiegamento intimo, dolce e doloroso allo stesso tempo, accentuato dall’uso di accordi minori con numerosi bemolle, che si alternano come dei singhiozzi.
Nella seconda parte del concerto verrà eseguita, sempre in prima assoluta su commissione dell’Ico, una composizione scenico musicale dal titolo “Misurare con la Mente” di Riccardo Santoboni con il testo e la regia di Anna Rita Ticari, la partecipazione di Tony Vavalle nel ruolo di Pitagora  e di Alessandro Pipino (nella foto a destra) al theremin, uno dei primi strumenti elettronici, l’unico che può essere suonato senza essere toccato con le mani.
Il testo racconta la figura di Pitagora che, per quanto descritta con una lente distorta, si attiene scrupolosamente alle fonti. La partitura prende spunto dalle teorie pitagoriche della consonanza, dell’Armonia delle Sfere e dei Numeri Pitagorici. Le scene musicali si creano attraverso le sovrapposizioni poliritmiche e polimetriche, nonché attraverso l'uso del theremin, per sottolineare l’aspetto mistico che pervade il pensiero pitagorico. Nell’opera si è scelto di rappresentare un Pitagora differente rispetto alla concezione comune, un uomo che non ha timore di ironizzare sulla sua figura leggendaria. Tramite la burla, però, si indica la reale imponenza della sua personalità, pilastro fondamentale per i pensatori successivi come Euclide ed Aristotele.

 La guida all'ascolto è a cura degli studenti del Laboratorio di critica musicale del DAMS - Università degli Studi di Bari.

(Ingresso a pagamento con biglietto unico € 5,00 e € 1,00 per studenti di ogni ordine e grado e per gli over 65).

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