domenica 2 giugno 2024

OMAGGIO A FAUSTO ROMITELLI - Pirelli HangarBicocca, 5 giugno - Conservatorio di Milano, 8 giugno 2024

  

OMAGGIO A FAUSTO ROMITELLI
 
MERCOLEDÌ 5 GIUGNO
Al Pirelli HangarBicocca
An Index of Metals 
 
SABATO 8 GIUGNO
Alla Sala Verdi del Conservatorio
Professor Bad Trip

L’arco del 33° Festival Milano Musica si chiude con un doppio omaggio a Fausto Romitelli, le cui coraggiose scelte musicali hanno segnato la più giovane generazione di compositori a livello internazionale.
Dopo Amok Koma, pezzo del 2001, eseguito lo scorso 22 maggio dall’Ensemble Multilatérale in un concerto che sarà replicato a Parigi, nell’ambito di ManiFeste il Festival dell’Ircam il prossimo 13 giugno, Milano Musica propone due fondamentali lavori dello stesso Romitelli: 
una nuova lettura della video-opera An Index of Metals, ospite l’Ensemble Miroirs Étendus, diretto da Fiona Monbet, mercoledì 5 giugno al Pirelli HangarBicocca;
le tre Lessons di Professor Bad Trip nell’esecuzione dell’ensemble di m2c, Istituto di musica moderna e contemporanea del Conservatorio di Milano, sabato 8 giugno in Sala Verdi.


PIRELLI HANGARBICOCCA
MERCOLEDÌ 5 GIUGNO ORE 20
 
Ensemble Miroirs Étendus
Fiona Monbet, direttore (nella foto di Florence Grimmeisen)
Linda Olah, soprano
Etienne Graindorge, realizzazione informatica musicale
Diane Loger Georges, regia
 
Fausto Romitelli (1963-2004)
An Index of Metals (2003, 55')
video-opera per soprano, ensemble, elettronica e multiproiezione
Testi di Kenka Lekovich
Video di Leonardo Romoli e Paolo Pachini
 
In collaborazione con Pirelli HangarBicocca
Sponsor istituzionale Intesa Sanpaolo

Con An Index of Metals, Romitelli costruisce quella che indicherà come video-opera, curiosa definizione per una pagina che non corrisponde in alcun modo ai canoni elementari di un’opera. Per quanto la nota di programma indichi che è da «ascoltare in modo emotivo per immergersi in una situazione di semi pericolo, prossimi alla violazione dell’integrità fisica», bisogna ammettere che «i tre schermi ben allineati, la scrittura omoritmica dei legni, le linee vocali inaccessibili a una cantante che sia priva di formazione classica, il mixaggio raffinato che un’orchestrazione preziosa impone... tutta l’opera esige un ascolto da concerto ed una concentrazione da melomani che allontanano incontestabilmente An Index of Metals dalle pratiche di ascolto immersive e dalla ridefinizione della musica come puro processo vibratorio […].
Tutta la testura musicale, in effetti, è abitata dal figuralismo della caduta. Il geniale attacco dell’opera dà il tono: il campione di un brano dei Pink Floyd viene interrotto dopo alcuni secondi dalla mano di un invisibile DJ, creando un glissando verso il grave che porta al completo arresto del suono. […] l’intera opera valorizza le frasi che cadono e le spirali armoniche discendenti. È un caso raro, forse unico, che un’opera musicale abbia manifestato una simile ossessione della caduta. […].
Tentando di infrangere tutte le convenzioni del concerto, Romitelli ha creato una musica da concerto tra le più pure. Lui che intendeva cantare la turbolenza della vita materiale finì per siglare un requiem impietoso che instancabilmente dice la caduta di tutte le cose». (Jean-Luc Plouvier)



CONSERVATORIO G. VERDI, SALA VERDI
SABATO 8 GIUGNO ORE 20
 
Fausto Romitelli (1963-2004)
Professor Bad Trip (1998-2000)
per ensemble
Lesson I (1998, 14’)
Lesson II (1998-1999, 11’)
Lesson III (2000, 15’)
 
Introduzione al concerto a cura di
Vittorio Parisi, Mauro Bonifacio, Davide Gagliardi, Massimo Marchi
 
Ensemble del Conservatorio di Milano
Giada Guzzetti (I)Alice Pratolongo (II-III) flauti
Terry Limache (II-III) clarinetto
Alice Molari (I-III) clarinetto basso
Pietro Vitali tromba
Pierpaolo Dinapoli chitarra elettrica
Mattia Nogarè (II) Jacopo Barboro (III)basso elettrico
Sonia Candellone (I) Liliana Parisi (II) Giovanni Galletta (III) pianoforte
Fabio Bossi tastiera elettronica
Diego Fabbi percussioni
Stella Zats (I-III) violino Elisa Verona (II)  
Paolo Fumagalli* viola
Giulia Sanguinetti (I-III)Giorgio Casati* (II) violoncello
 
Marco Orazio Vallone direttore
 
Wanda Cinquetti (I) Damiano Festa (I) regia del suono 
Alessio Di Dia (I) elettronica 
Joanna Carvelli (II) Francesca Seggioli (II) Mirko Colombo (III)Federico Luzzardi (III) regia del suono
 
* tutor di mdi ensemble nell’ambito del Laboratorio Tecniche estese tenuto con Corinna Canzian, Paolo Casiraghi, Sonia Formenti, Luca Ieracitano
 
Vittorio Parisi coordinatore del progetto
Davide Gagliardi, Massimo Marchi tutor per elettronica e regia del suono
Leopoldo Saracino tutor per chitarra
 
Produzione di
Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano
nell’ambito di m2c Istituto di musica moderna e contemporanea 
 
«È nel 1997 che Fausto Romitelli inizia la scrittura della prima Lesson del ciclo Professor Bad Trip, destinato a diventare il suo maggior successo. L’opera è sin dall’inizio concepita come stadio iniziale di un vasto cantiere, prima anta di un ampio trittico “psichedelico” con l’aspetto di un manifesto estetico, la cui realizzazione impegnerà diversi anni. […]».
L’avventura Bad Trip si colloca «sotto il segno della festa e dell’energia trasgressiva: l’intero lavoro, malgrado il suo colore scuro, trabocca di idee e respira una gioia giovanile – gioia d’inventare, di spingersi sempre oltre, di osare divenire se stessi. “La nostra generazione non ha inventato nuovi sistemi [...]. Noi cerchiamo di integrare nella scrittura materiali differenti, senza rinunciare [...] alla definizione di uno stile capace di metabolizzare le diverse influenze e di generare immagini sonore nuove”, dichiarava Romitelli. Asserti al contempo umili e ambiziosi. […].
Così, Professor Bad Trip disegna una “nuova immagine sonora” all’altezza del nostro tempo – dei romanzi di William Burroughs, dei film di David Lynch, dei dischi dei Sonic Youth: l’immagine di un corpo snervato, disorientato, inetto a qualsiasi pacificazione, che incontra la propria umanità solo in esperienze limite che mettono a rischio la sua identità». (Jean-Luc Plouvier)
 
 

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