lunedì 3 giugno 2024

Teatro Verdi di Trieste: dal 5 al 8 giugno una serie di incontri, in collaborazione con Il Rossetti, casa della prosa a Trieste, e con l’Università di Trieste pensati appositamente per raccontare La Porta Divisoria di Giorgio Strehler e Fiorenzo Carpi a tutta la città in vista della seconda esecuzione del rarissimo titolo commissionato da Victor de Sabata per il Teatro alla Scala di Milano


5 giugno Ore 19.00
Teatro Rossetti al Cafè Rossetti
con Martina Carpi, scrittrice, attrice e drammaturga figlia di Fiorenzo Carpi, e il Professor Paolo Quazzolo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste
7 Giugno Ore 18.00
Teatro Verdi Ridotto Victor de Sabata
Conferenza Stampa del Teatro Verdi con Martina Carpi, Enrico Girardi, critico del Corriere della Sera, docente e Direttore Artistico del Teatro Sperimentale di Spoleto e tutto il gruppo creativo ed il cast del dittico
8 Giugno dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Bar del Teatro Verdi di Trieste
Vieni a prendere un Caffè da noi con Gregor Samsa
Conversazioni singole con piccola colazione e sconto sul biglietto del 15% per chi voglia approfondire il titolo
 
Il Teatro Verdi di Trieste ha creato un percorso divulgativo per raccontare al pubblico giuliano il dittico imperdibile che chiude la stagione d’opera e balletto con la seconda esecuzione in assoluto dopo l’unica in città del 1979, de Il Castello del Duca Barbablù di Bartók con la nuova regia di Henning Brockhaus e soprattutto la seconda esecuzione assoluta, dopo l’unica a Spoleto, de La Porta Divisoria, unico libretto d’opera firmato da Giorgio Strehler su commissione di Victor de Sabata per La Scala con le musiche del compositore che accompagnò tutta la carriera teatrale di Strehler, Fiorenzo Carpi. Un’occasione imperdibile per appassionati di prosa, cultura giuliana, letteratura ed opera per completare un tassello dimenticato della grande storia del teatro europeo del Novecento.
 
La Porta Divisoria di Giorgio Strehler e Fiorenzo Carpi, titolo lungamente dimenticato, fondante la storia culturale di Trieste e d’Europa, arriva finalmente in città, ma il luogo oblio a cui l’hanno condannato le complesse vicissitudini della sua stessa genesi, richiede oggi un lavoro divulgativo più intenso rispetto ad i consueti titoli di repertorio, affinché chiunque provi curiosità per questo vero e proprio ritrovamento speciale possa avvicinarsi ad esso in piena consapevolezza.
In tal senso il Teatro Verdi ha raccolto attorno a sé sia il Teatro Rossetti, vera casa della prosa giuliana, sia il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, per creare un percorso conoscitivo che sia di approfondimento sia su Giorgio Strehler sia sul suo intensissimo rapporto con il suo compositore di riferimento Fiorenzo Carpi, che peraltro scelse il soggetto dell’opera, cioè La Metamorfosi di Franz Kafka.
In città, dunque, per l’occasione Martina Carpi, figlia di Fiorenzo Carpi, memoria storica del rapporto professionale ed umano tra il padre e Strehler, nonché scrittrice e drammaturga. Con lei il critico del Corriere della Sera e docente universitario Enrico Girardi, qui in veste di Direttore Artistico del Teatro Sperimentale di Spoleto che per primo ha riportato alla luce e sul palco questo prezioso testo dimenticato nel ’22. Con gli ospiti il Professor Paolo Quazzolo della nostra Università, grande e fine conoscitore del teatro d’opera e prosa.
Infine, un piccolo momento più intimo e colloquiale: chiunque vorrà sentirsi raccontare la storia e le ragioni di La Porta Divisoria in modo più informale e con la spontanea orizzontalità di un dialogo al bar, potrà accettare l’invito del Teatro Verdi per un caffè vis a vis sabato 8 dalle 10 alle 12 al Caffè del Verdi e se al termine vorrà comprare il biglietto, godrà anche dello sconto del 15%. Il caffè e la libera chiacchierata su La Porta Divisoria verranno offerti dall’ufficio di comunicazione del Teatro.

Nessun commento:

Posta un commento