L’appuntamento Etilene per tutti, (Ro)versi ritrovati, previsto domenica 18 giugno all’Arena dello Stadio dei Pini, è stato riprogrammato per domenica 25 giugno, alle 19, alla Darsena del Sale di Cervia. La sala dell’acqua accoglierà l’omaggio a Roberto Roversi (nella foto), uno dei più grandi poeti del Novecento italiano e paroliere di Lucio Dalla. Con il racconto di Ernesto Assante, spetta alla band bolognese Zois (Valentina Gerometta, Stefano di Chio e Ivano Zanotti) restituire alla storia della canzone italiana i sette testi di Roversi che giacevano da decenni fra le tante carte lasciate dal poeta. Nessuno sa se Dalla li abbia mai ricevuti, se abbia pensato di musicarli o siano stati scritti dopo la fine di quel sodalizio che, fra il 1973 e il 1976 ha regalato al pubblico la celebre trilogia d’album Il giorno aveva cinque teste, Anidride solforosa e Automobili.
L’appuntamento è a ingresso libero e sarà legato a una raccolta fondi destinata alla ricostruzione delle Saline di Cervia (saranno a disposizione vinili dell’album degli Zois e libri). Coloro che avevano già acquistato il biglietto per l’appuntamento di domenica 18 saranno contattati dalla Biglietteria del Festival per eventuale rimborso.
“Nel vasto archivio di testi del poeta c’è una cartellina contrassegnata ‘Testi per Dalla’ – racconta Valentina Gerometta, ricordando come è nata l’avventura dell’album Etilene per tutti, prodotto da Giacomo Fiorenza della 42 Records e registrato negli studi della Fonoprint – Il nipote Antonio Bagnoli, che cura l’eredità artistica di Lucio Dalla, ci ha chiesto di far rivivere quelle parole all’interno del linguaggio per il quale erano state scritte, la musica. Abbiamo ricreato una dimensione cara a Dalla attraverso strumenti vintage, macchine analogiche in voga negli anni Settanta… Etilene per tutti non è un disco di interpretazione dei testi di Roversi, ma piuttosto di sonorizzazione, per lasciarne emergere la forza e purezza difficile.”
La canzone Etilene per tutti,
titolo all’album degli Zois e dello spettacolo, è un manifesto
della poetica di Roversi: affronta il tema della sostenibilità
dell’industria e della scelta, apparentemente impossibile, fra la
necessità del lavoro e la difesa della salute. L’impegno sociale
scorre in tutti brani, ma i protagonisti delle canzoni sono prima di
tutto uomini e donne che potrebbero appartenere al nostro presente.
Dopo tutto Roversi, grande poeta qual era, aveva la capacità di
parlare del presente – l’Italia dell’epoca – restando, mezzo
secolo più tardi, attuale e profetico.
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