Quattro sassofoni, ognuno con la
propria “vocalità” (soprano, contralto, tenore e baritono).
Quattro ragazzi che la stampa tedesca ha ribattezzato “la
reincarnazione dei Beatles”, ovviamente in chiave sax. A Ravenna
Festival è di scena il Signum Saxophone Quartet, ensemble che
affronta il grande repertorio musicale, dal barocco al contemporaneo,
cercando di trasferire l'impatto sonoro di un'orchestra su quattro
sassofoni. Sfida che Blaž Kemperle, Jacopo Taddei, Alan Lužar e
Guerino Bellarosa portano al Chiostro del Museo Nazionale di Ravenna
venerdì 23 giugno, alle 21.30, in un programma che oscilla tra la
polifonia bachiana del Concerto Italiano e le sfrenate danze
sinfoniche da West Side Story di Bernstein, passando per
trascrizioni tratte da Ginastera, Gershwin, Glass e un brano
originale di Paolo Marzocchi scritto per quartetto di sassofoni
(Albanian Folksongs). La padronanza delle dinamiche, la coesione
d’insieme, l’abilità nella trascrizione e il disinvolto
superamento di ogni ristrettezza timbrica permettono di ascoltare
suggestivi percorsi nelle geografie musicali, attraverso il
coraggioso accostamento di materiali eterogenei per epoca, contesto e
provenienza.
Nelle mani giuste anche quattro sassofoni possono ricreare l’impatto sonoro, la cura del dettaglio e la sinuosità di movimento di un’orchestra sinfonica. E fin dalla maniera “coreografica” con cui suonano in semicerchio, i membri del Signum Saxophone Quartet riescono a insufflare nuova vita in ogni repertorio. Nel loro programma, si ascolteranno composizioni estremamente eterogenee, nelle quali l'arte della trascrizione va di pari passo con l'audacia dell'esecuzione. Bach, morto un secolo prima dell'invenzione del sassofono, fa capolino con il Concerto Italiano BWV 971, nella trascrizione per quartetto di sassofoni di Katsuki Tochio; il celebre Adagio in sol minore di Albinoni/Giazotto è stato trascritto invece direttamente dal Signum Saxophone Quartet, che ha curato anche l'arrangiamento del Quartetto per archi n. 3 di Philip Glass (utilizzato nel film di Paul Schrader dedicato alla figura di Mishima), delle Danze argentine di Alberto Ginastera e dei Tre Preludi di George Gershwin. A cura di Sylvain Dedenon, invece, le Danze sinfoniche tratte da West Side Story di Leonard Bernstein, uno dei musical più amati del Novecento. La serata si completa con Albanian Folksongs per quartetto di sassofoni di Paolo Marzocchi e Spain, forse il brano più conosciuto e universalmente amato di Chick Corea, un vero e proprio standard jazz.
Fondato a Colonia nel 2006, il Signum Saxophone Quartet si esibisce regolarmente ai festival e nei teatri di tutta Europa. Nel 2013 debutta alla Carnegie Hall di New York e riceve l’ECHO Rising Stars Award 2014/2015, che lo proietta sui più rinomati palcoscenici internazionali come il Barbican Centre di Londra, il Konzerthaus di Vienna, il Concertgebouw di Amsterdam, il Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, la Gulbenkian di Lisbona, il Festspielhaus di Baden-Baden, l'Elbphilharmonie di Amburgo. L’ensemble è anche molto attento al pubblico di domani e ha ideato un proprio format di concerto per famiglie, il “Signum4kids”.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: posto unico 22 Euro (ridotto 20)
I giovani al Festival under 18: 5 Euro | under 30 sconto 50% sui biglietti superiori a 20 Euro
Carnet Open (min. 4 spettacoli) -15% sul prezzo dei biglietti
Nelle mani giuste anche quattro sassofoni possono ricreare l’impatto sonoro, la cura del dettaglio e la sinuosità di movimento di un’orchestra sinfonica. E fin dalla maniera “coreografica” con cui suonano in semicerchio, i membri del Signum Saxophone Quartet riescono a insufflare nuova vita in ogni repertorio. Nel loro programma, si ascolteranno composizioni estremamente eterogenee, nelle quali l'arte della trascrizione va di pari passo con l'audacia dell'esecuzione. Bach, morto un secolo prima dell'invenzione del sassofono, fa capolino con il Concerto Italiano BWV 971, nella trascrizione per quartetto di sassofoni di Katsuki Tochio; il celebre Adagio in sol minore di Albinoni/Giazotto è stato trascritto invece direttamente dal Signum Saxophone Quartet, che ha curato anche l'arrangiamento del Quartetto per archi n. 3 di Philip Glass (utilizzato nel film di Paul Schrader dedicato alla figura di Mishima), delle Danze argentine di Alberto Ginastera e dei Tre Preludi di George Gershwin. A cura di Sylvain Dedenon, invece, le Danze sinfoniche tratte da West Side Story di Leonard Bernstein, uno dei musical più amati del Novecento. La serata si completa con Albanian Folksongs per quartetto di sassofoni di Paolo Marzocchi e Spain, forse il brano più conosciuto e universalmente amato di Chick Corea, un vero e proprio standard jazz.
Fondato a Colonia nel 2006, il Signum Saxophone Quartet si esibisce regolarmente ai festival e nei teatri di tutta Europa. Nel 2013 debutta alla Carnegie Hall di New York e riceve l’ECHO Rising Stars Award 2014/2015, che lo proietta sui più rinomati palcoscenici internazionali come il Barbican Centre di Londra, il Konzerthaus di Vienna, il Concertgebouw di Amsterdam, il Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, la Gulbenkian di Lisbona, il Festspielhaus di Baden-Baden, l'Elbphilharmonie di Amburgo. L’ensemble è anche molto attento al pubblico di domani e ha ideato un proprio format di concerto per famiglie, il “Signum4kids”.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: posto unico 22 Euro (ridotto 20)
I giovani al Festival under 18: 5 Euro | under 30 sconto 50% sui biglietti superiori a 20 Euro
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