Lunedì 3 luglio ore 21, nel Chiostro della Basilica di Santo Stefano, la rassegna Talenti di Bologna Festival prosegue con il concerto del giovane pianista Nicolò Cafaro, il vincitore del Premio Venezia che, come ogni anno, viene ospitato in esclusiva da Bologna Festival. Nel programma proposto da Nicolò Cafaro figurano tre Sonate di Scarlatti, due Notturni e la Fantasia op.49 di Chopin oltre alle sette Fantasie op.116 di Brahms.
Classe 2000, Nicolò Cafaro ha studiato al Conservatorio di Catania, perfezionando gli studi con Leonid Margarius sin dall’età di 12 anni. Ha frequentato masterclass tenute da Joaquin Achucarro, Alexei Lebedev, Ivo Kaltchev, Boris Berezovsky, Jean-Efflam Bavouzet, Cyprien Katsaris e dal 2017 segue i corsi dell’Accademia Pianistica di Imola. Finalista a soli quindici anni al Concorso “Vladimir Krainev” di Mosca, a diciannove anni si distingue al Concorso Busoni di Bolzano con un sesto premio. Nel novembre del 2022 arriva il traguardo più importante: la vittoria al “Premio Venezia”. Una carriera in ascesa, che si riflette anche nel programma – maturo e ambizioso – scelto per questo concerto: due Notturni e la Fantasia in fa minore di Chopin incorniciati da tre Sonate di Scarlatti e le sette Fantasie di Brahms. «Le indicazioni di tempo dei sette pezzi – evidenzia Piero Rattalino – ne suggeriscono in modo sintetico ma efficacissimo il carattere espressivo, la Stimmung (…). Tre pezzi estroversi, focosi, brillanti che ricordano la scrittura pianistica del Concerto n. 2, e quattro pezzi introversi e malinconici, in due dei quali – il n. 2 e il n. 4 – l'introspezione tocca vertici di profondità che nessuna didascalia avrebbe potuto esprimere. La più alta qualità poetica viene tuttavia raggiunta nei due esoterici Intermezzi, i numeri 5 e 6 che, superando il Romanticismo, si aprono sulla dimensione decadentistica di fine secolo». Architettura fra le più complesse e geniali uscite dalla penna di Chopin, la Fantasia op. 49 rappresenta un unicum nella produzione chopiniana; capace di racchiudere una grande varietà di atteggiamenti e di trasformazioni, passa da una timbrica di carattere sinfonico a rarefatte nuvole di suono e tocca gamme vastissime di espressione, dal canto di dolore al fiero accento patetico, dal ripiegamento lirico alla perorazione declamatoria (Sergio Sablich).
Lunedì 3 luglio ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Nicolò Cafaro pianoforte
Domenico Scarlatti Sonata in mi maggiore K. 380
Domenico Scarlatti Sonata in re minore K. 9, Sonata in la maggiore K. 24
Fryderyk Chopin Notturno in re bemolle maggiore op. 27 n. 2
Fryderyk Chopin Notturno in mi maggiore op. 62 n. 2
Fryderyk Chopin Fantasia in fa minore op. 49
Johannes Brahms Sette Fantasie op. 116
Nessun commento:
Posta un commento