La costellazione dei più luminosi solisti torna a brillare nel cielo di Ravenna Festival e dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini (nella foto, di Silvia Lelli): sabato 24 giugno, alle 21 al Pala De André, uno degli appuntamenti sinfonici di punta di quest’anno vede Julian Rachlin sul podio della Cherubini e Yefim Bronfman al pianoforte. Due grandi numeri “quattro” in programma: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 di Beethoven, solista il pianista naturalizzato americano, e la Quarta Sinfonia di Čajkovskij, una delle pagine più liriche e insieme fatali della letteratura russa. In apertura, una pagina di rara esecuzione come il preludio da La leggenda dell’invisibile città di Kitež, opera che Rimskij-Korsakov dedicò alla città sommersa dal lago Svetlyj Jar e così salvata dall'invasione dei tatari. Il concerto è possibile grazie al sostegno di La BCC Ravennate, Forlivese e Imolese e Confartigianato Ravenna.
Non capita a tutti i pianisti di ricevere acclamazioni da uno scrittore come Philip Roth, per giunta sulle pagine di un suo romanzo (La macchia umana). Merito del carisma di Yefim Bronfman (nella foto, di Dario Acosta), una tecnica d’acciaio unita a un’impressionante lucidità che si misureranno con la brillante bellezza del Quarto Concerto per pianoforte di Beethoven, quello più temuto da Artur Schnabel per l’impalpabile attacco in pianissimo, una rivoluzione per i canoni dell'epoca. A incorniciare questo capolavoro due gemme del romanticismo russo. In primis, il preludio da La leggenda dell’invisibile città di Kitež, opera in cui Rimskij-Korsakov condensò i tentativi più arditi di interpretazione della religiosità paleo-slava, con il suo intreccio di credenze pagane e fede cristiana: secondo la leggenda, infatti, l'antica città di Kitež sarebbe stata sommersa dalle acque del lago Svetlyj Jar per essere salvata dal dominio tataro. In chiusura, la Quarta di Čajkovskij, la sinfonia del “Fato”. Fatale, del resto, fu l'incontro con la mecenate Nadezda von Meck, che nel 1876 inaugurò quattordici anni di sostengo e solidarietà al tormentato compositore, col patto di non vedersi mai di persona. La Quarta Sinfonia, a lei dedicata, nacque proprio all'inizio di questa anomala corrispondenza e racchiude meglio di qualsiasi altra composizione l'anima fragile e febbrile di Čajkovskij.
Nato a Tashkent nel 1958, allora in Unione Sovietica, oggi Uzbekistan, da madre pianista e padre violinista, Yefim Bronfman si è trasferito in Israele nel 1973, dove ha fatto il suo debutto con l'Orchestra Filarmonica d'Israele l'anno seguente, a soli sedici anni. Durante tutto il 1976 Bronfman ha viaggiato attraverso gli Stati Uniti con l'Israel Philharmonic suonando il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Rachmaninov. Nel 1989 è diventato cittadino americano a tutti gli effetti. Ha suonato con i più grandi direttori d'orchestra: Daniel Barenboim, Herbert Blomstedt, Semyon Bychkov, Charles Dutoit, Daniele Gatti, Mariss Jansons, Vladimir Jurowski, James Levine, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Sir Simon Rattle, Esa-Pekka Salonen.
Nato a Vilnius nel 1974, Julian Rachlin (nella foto, di Janine Guldener) è uno dei violinisti e violisti più apprezzati al mondo, ma i suoi poliedrici interessi lo hanno portato a intraprendere anche la carriera di direttore d'orchestra. Attualmente è direttore principale ospite della Turku Philharmonic Orchestra in Finlandia e direttore residente della Filarmonica di Sofia. In qualità di direttore ospite, collabora con orchestre come Chicago Symphony Orchestra, Chamber Orchestra of Europe, Orchestra Filarmonica di Israele, City of Birmingham Symphony Orchestra, Filarmonica di Oslo, Konzerthausorchester di Berlino e Royal Liverpool Philharmonic Orchestra.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: da 15 a 65 Euro (ridotti da 12 a 55 Euro)
I giovani al Festival under 18: 5 Euro | under 30 sconto 50% sui biglietti superiori a 20 Euro
Carnet Open (min. 4 spettacoli) -15% sul prezzo dei biglietti
Nessun commento:
Posta un commento