AIDA, giovedì 29 giugno alle 21.15: Stefano Poda cura regia, scene, costumi, luci e coreografie dello spettacolo che ha inaugurato il 100° Festival areniano: un’Aida “di cristallo” perché sono le trasparenze a dominare l’enorme palcoscenico, un piano inclinato, piramidi di luce, una colossale mano, simbolo del potere dell’uomo di creare e distruggere, benedire e uccidere. Il mondo in guerra che divide Aida e Radames è rappresentato in scena da 300 figuranti partecipi dei conflitti dentro e fuori i personaggi, oltre al Ballo co-ordinato da Gaetano Petrosino e al Coro preparato da Roberto Gabbiani, coinvolti in un viaggio dantesco dagli inferi alla pace. Led, laser e inediti effetti luce esaltano le linee dell’Arena. I costumi rimandano all’iconografia classica dell’Egitto, a una ritualità senza tempo, all’arte contemporanea, Paco Rabanne, Capucci, Damien Hirst.
Dopo il felice debutto di domenica, protagonista è ancora una volta il giovanissimo soprano cubano-americano Monica Conesa (nella foto), affiancata dal tenore Luciano Ganci, al suo esordio come Radames in Anfiteatro; debuttano anche il giovane baritono coreano Youngjun Park nel ruolo di Amonasro, padre di Aida e re degli Etiopi, nonché la principessa Amneris di Clémentine Margaine, applaudita Carmen. Il cast conferma i bassi Alexander Vinogradov come gran sacerdote Ramfis e Abramo Rosalen come Re degli Egizi, il messaggero di Riccardo Rados e la sacerdotessa di Francesca Maionchi, diretti con Orchestra e Coro di Fondazione Arena da Marco Armiliato. Repliche: 9, 16, 21, 30 luglio - 2, 18, 23 agosto - 3, 8 settembre
Venerdì 30 giugno è la volta de Il Barbiere di Siviglia di Rossini, in cui si conferma il cast della prima, e sabato 1° luglio debutta Rigoletto, seconda nuova produzione di questo 100° Festival nella lettura del pluripremiato attore e regista Antonio Albanese al suo esordio in Arena.
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