Venerdì 30 Giugno, Sabato 1 e Domenica 2 Luglio alle 21 un nuovo grande allestimento del Teatro Coccia di Novara per vivere l'opera sotto le stelle. Una nuova sfida che nasce in sinergia con il Comune di Sordevolo e l'Associazione Teatro Popolare di Sordevolo.
Nell'Anfiteatro Giovanni Paolo II di Sordevolo, luogo che ospita da oltre 500 anni La Passione, in scena NABUCCO di Giuseppe Verdi. La regia è firmata da Alberto Jona, direzione d'orchestra di Francesco Rosa, scene di Matteo Capobianco, Orchestra Filarmonica Italiana, Maestro del Coro Mauro Trombetta.
Due cast in cui si uniscono voci esperte del repertorio verdiano, con artisti in ascesa nel panorama internazionale. In scena le grandi masse di Nabucco fanno dell'opera un evento di partecipazione e comunità. L'opera diventa rito, portando in scena centinaia di figuranti dell'Associazione Teatro Popolare di Sordevolo e coristi selezionati tramite call to action, che affiancheranno i coristi della Schola Cantorum San Gregorio Magno.
"L'arena di Sordevolo - racconta Alberto Jona - diventerà un grande campo archeologico costruito sopra antiche vestigia e dominato da un cuore incandescente, un grande scrigno dorato avviluppato come un'opera di Christo, a ricordare il Tempio di Salomone, attorniato da impalcature degradanti che saranno un ponte emotivo con il tempo presente, su cui agirà una figura simbolica, di verde vestita, quale speranza di un futuro migliore".
Nell'Anfiteatro Giovanni Paolo II di Sordevolo, luogo che ospita da oltre 500 anni La Passione, in scena NABUCCO di Giuseppe Verdi. La regia è firmata da Alberto Jona, direzione d'orchestra di Francesco Rosa, scene di Matteo Capobianco, Orchestra Filarmonica Italiana, Maestro del Coro Mauro Trombetta.
Due cast in cui si uniscono voci esperte del repertorio verdiano, con artisti in ascesa nel panorama internazionale. In scena le grandi masse di Nabucco fanno dell'opera un evento di partecipazione e comunità. L'opera diventa rito, portando in scena centinaia di figuranti dell'Associazione Teatro Popolare di Sordevolo e coristi selezionati tramite call to action, che affiancheranno i coristi della Schola Cantorum San Gregorio Magno.
"L'arena di Sordevolo - racconta Alberto Jona - diventerà un grande campo archeologico costruito sopra antiche vestigia e dominato da un cuore incandescente, un grande scrigno dorato avviluppato come un'opera di Christo, a ricordare il Tempio di Salomone, attorniato da impalcature degradanti che saranno un ponte emotivo con il tempo presente, su cui agirà una figura simbolica, di verde vestita, quale speranza di un futuro migliore".
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