mercoledì 28 giugno 2023

Ligeti tra Africa e Chopin. Gabriele Carcano, pianoforte, inaugura i concerti all'aperto de I Teatri Reggio Emilia


Tra i pianisti più affermati della sua generazione, Gabriele Carcano inaugura gli appuntamenti estivi all’aperto della Fondazione I Teatri Reggio Emilia, nella cornice dei Chiostri benedettini di San Pietro, con un concerto su Ligeti tra Africa e Chopin.
Reggio Emilia, 28 GIUGNO 2023 | CHIOSTRI DI SAN PIETRO
Programma

Domenico Scarlatti
Sonata in re minore K 1
Sonata in do maggiore K 159
Sonata in si minore K 197
Sonata K 492

Fred Onovwerosuoke
Jali da “Studies in African rhythm”

György Ligeti
Étude III – Touches Bloquées

Fred Onovwerosuoke
Ogaye da “Studies in African Rhytm”

György Ligeti
Étude VIII – Fém
Étude V – Arc-en.ciel

Fyderyk Chopin
Prélude in la minore op. 28 n. 2

György Ligeti
Étude IV – Fanfares

Fryderyk Chopin
Prélude in sol maggiore op. 28 n. 3

György Ligeti
Étude XI – En suspens

Fryderyk Chopin
Prélude in si bemolle maggiore op. 28 n. 21
Impromptu in fa diesis maggiore n. 2 op. 36
Polonaise-Fantasie in la bemolle maggiore op. 61


Tra i pianisti più affermati della sua generazione, Gabriele Carcano in questo concerto sperimenterà dapprima l’assorbimento della tradizione popolare, evidente negli studi “in ritmo africano” di Fred Onovwerosuoke, compositore americano di origini ghanesi e nigeriane nato nel 1960, e l’idea di Africa rappresentata nel secolo scorso dalle composizioni di Ligeti.
Fred Onovwerosuoke, giunto negli Stati Uniti all’età di trent’anni con una borsa di studio del Principia College, in Illinois, ha lavorato a lungo sulle radici della musica africana e si è impegnato nella diffusione della conoscenza di quel patrimonio anche attraverso attività come la fondazione dell’African Chorus di St. Louis, in Missouri.
Gabriele Carcano alterna gli Studi di Onovwerosuoke con gli Études di György Ligeti, ungherese di nascita e di formazione rifugiatosi però in Austria dopo l’invasione del suo paese da parte dei carri armati sovietici nel 1956. I suoi Études per pianoforte risalgono alla sua fase creativa più matura e nascono dalla ricerca di una sintesi fra la letteratura musicale consolidata e un linguaggio nuovo, si potrebbe dire fra Debussy, al quale il progetto degli Études è ispirato, e quanto egli stesso era venuto accumulando in una sperimentazione di decenni.
Primo passaggio del concerto affidato all’universo multiforme delle sonate di Domenico Scarlatti, l’ultimo passaggio del programma sarà dedicato a Fryderyk Chopin.
Gabriele Carcano è vincitore di numerosi premi, ha una carriera internazionale che spazia dal recital, a concerti con orchestra, alla musica da camera.


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