Ospite della stagione estiva del Teatro
Massimo, arriva a Palermo domenica 2 luglio alle 21.15,
nel Chiostro della Biblioteca Comunale “Leonardo Sciascia”,
il compositore israeliano Tom Cohen (nella foto), fondatore e direttore
della East and West Jerusalem Orchestra. Autore di un linguaggio
musicale nuovo e antico al tempo stesso, Cohen è
conosciuto a livello internazionale per il suo impegno sociale e
per la sua musica che affonda le radici tanto nella cultura
occidentale che in quella dei paesi arabi e nord africani, la Levant
Music. Nel 2021 ha ricevuto a Istanbul
l’ambito premio turco “Altin Objectif” per l’impegno
costante nel generare con la musica un senso di unità tra persone di
diversa estrazione e cultura, al di là di apparenti divisioni
politiche. Ha fondato tra le altre la Symphonyat
Orchestra che affianca musicisti ebrei e musulmani.
“Credo che la musica abbia lo straordinario potere di unire – dice Tom Cohen - L'ho sperimentato creando musica con persone che vengono da paesi che sono considerati miei “nemici”. L'ho visto attraverso l'amore e la familiarità che con i miei amici, di tutte le religioni e background, abbiamo creato insieme nella Jerusalem Orchestra East & West, con cui ho voluto provare a dare un esempio di come le diversità arricchiscono e non dividono”.
“Credo che la musica abbia lo straordinario potere di unire – dice Tom Cohen - L'ho sperimentato creando musica con persone che vengono da paesi che sono considerati miei “nemici”. L'ho visto attraverso l'amore e la familiarità che con i miei amici, di tutte le religioni e background, abbiamo creato insieme nella Jerusalem Orchestra East & West, con cui ho voluto provare a dare un esempio di come le diversità arricchiscono e non dividono”.
A Palermo, il 2 luglio, dirige un trascinante concerto di musiche tradizionali del Levante, di cui ha curato gli arrangiamenti, che vede insieme l’Orchestra di impostazione “classica” del Teatro Massimo, la cantante marocchina Dalal Barnoussi (nella foto), cresciuta fin da bambina nella cultura dell’arte sufi e i tre solisti della Jerusalem Orchestra East & West, virtuosi di strumenti musicali arabi: Elias Wakileh (Oud), Izhak Ventura (Nai, flauto), Erez Mounk (Percussioni).
Il programma musicale propone brani tradizionali provenienti da una vasta area geografica che va dall’Egitto, al Libano fino alla Tunisia e al Marocco, con omaggi ad alcuni grandi autori e interpreti che si sono distinti nel corso del Novecento: Mohamed Abd el Wahab, considerato uno dei quattro grandi della musica egiziana; Hédi Jouini, cantante e suonatore di oud tunisino, autore di più di mille canzoni, che affonda le sue radici nella tradizione andalusa (uno degli esempi più evidenti degli scambi continui tra le sponde del Mediterraneo); Abdessadeq Cheqara, cantante marocchino considerato il maestro del genere; Baligh Hamdi, uno dei più famosi compositori egiziani degli anni Sessanta e Settanta; Salim Halali autore di musica di eredità andalusa, e infine Assi e Mansour Rahbani, compositori e musicisti libanesi.
Biglietti: Intero: 20 euro; Ridotto: 16 euro; Card Under 35: 10 euro
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