La Fondazione Teatro La Fenice e il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia celebrano Toti Dal Monte. Domenica 25 giugno 2023 ore 11.00, a pochi giorni dalla ricorrenza della nascita avvenuta il 27 giugno 1893, si svolgerà nelle Sale Apollinee del Teatro di Campo San Fantin un ‘salotto veneziano’, tra musica e parole, per ricordare e rendere omaggio al più importante soprano lirico leggero italiano tra le due guerre mondiali. L’incontro, a cura di Elena Filini, vedrà ospiti Roberto Gottipavero, direttore del Conservatorio Benedetto Marcello, Silvia Urbani della biblioteca del Conservatorio Benedetto Marcello insieme al sovrintendente Fortunato Ortombina e al direttore generale Andrea Erri per la Fondazione Teatro La Fenice. Non mancherà la musica, con l’esecuzione di alcune canzoni veneziane eseguite e incise da Toti Dal Monte, insieme a una canzone da battello scritta da Carlo Polacco e mai più eseguita dopo la scomparsa di Toti Dal Monte: i brani saranno interpretati dai soprani Eugenia Siliberto e Chiara Ramello, studentesse al Conservatorio Benedetto Marcello, con l’accompagnamento al pianoforte di Daniela Cenedese.
Per tutta la sua vita, Toti Dal Monte (1893-1975) fu indissolubilmente legata a Venezia: prima come giovane studentessa del Conservatorio Benedetto Marcello, poi come artista affermata sul palcoscenico veneziano, infine quale diva del belcanto che a Venezia acquisterà un palazzo sul Canal Grande, dividendo la sua residenza tra la città lagunare, il buen ritiro di Barbisanello (in provincia di pieve di Soligo) e una casa ai Parioli.«Il salotto è un luogo perfetto per raccontare Toti Dal Monte – spiega Elena Filini, curatrice oltre che di questo evento anche di un convegno di studi svoltosi in aprile per conto del Comune di Pieve di Soligo –. Toti Dal Monte è una figura di spicco nel belmondo italiano dell'epoca. Il suo salotto è aperto ad attori, musicisti e personalità politiche. Ma soprattutto nella cornice del salotto emerge il suo particolare esprit fatto di creatività e leggerezza».
Nel salotto veneziano di Toti Dal monte si affacciano alla memoria figure come la compositrice Geni Sadero, amica e collaboratrice di Toti Dal Monte; Egida Sartori, clavicembalista e accompagnatrice di una Toti matura che, abbandonate le scene liriche, si dedicherà alla canzone veneziana e alla musica antica; ma soprattutto Carlo Polacco, pianista, docente, maestro sostituto prima al Teatro Malibran poi alla Fenice, che a Toti Dal Monte deve la vita. Di famiglia ebraica, sfuggì infatti ai rastrellamenti nazisti grazie all'ospitalità offerta – con grande pericolo personale – proprio dal celebre soprano nella residenza di Barbisanello.L’ingresso al ‘salotto’ veneziano è libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.
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