Stagione di opere e balletti 2024 al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania

 

Il 12 gennaio 2024, la Stagione di opere e balletti 2024 al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, verrà inaugurata con la rappresentazione della Turandot di Puccini, diretta da Eckehard Stier. Nel ruolo dei protagonisti, avremo l’eccezionale presenza di Daniela Schillaci e Anastasia Bokdireva (nella foto), affiancate da Angelo Villari, Elisa Balbo e George Andguladze.
Il 21 giugno scorso, per la 'Festa della Musica'. è stata proposta la prima esecuzione italiana di “Daisi” di Zakaria Paliashvili, e si è ufficialmente inaugurato il gemellaggio tra il Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania e il Teatro Nazionale Georgiano dell’Opera e del Balletto di Tbilisi. Alla cerimonia erano presenti il vice premier e ministro della Cultura della Georgia, Thea Tsulukiani.
Il cartellone della stagione comprende cinque opere e due balletti, tra cui una prima assoluta intitolata “Il berretto a sonagli“, commissionata dal Teatro Bellini al compositore Marco Tutino. Quest’opera sarà abbinata a un’altra creazione di Tutino, “La Lupa“, basata sulla novella di Giovanni Verga, con libretto di Giuseppe Di Leva.

Tra i titoli proposti ritorna “Lucia di Lammermoor“, con Maria Grazia Schiavo, Giulio Pellagra, Christian Federici e Francesco Demuro. Il Teatro Bellini riproporrà anche la propria produzione di “Rigoletto” di Verdi, diretta da Leo Nucci, con Jordi Bernàcer come direttore d’orchestra e la partecipazione di Amartuvshin Enkhbat (nella foto).
“La Gioconda” di Amilcare Ponchielli sarà diretta da Gianluca Martinenghi e vedrà come interpreti Rebeka Lokar, Angelo Villari, Carlo Ventre, Franco Vassallo, Silvia Beltrami e George Andguladze.
Per quanto riguarda i balletti, il programma prevede la rappresentazione de “Il lago dei cigni” di Čajkovskij, nella coreografia di Aleksej Fadeecev, con il corpo di ballo e i solisti provenienti dal Teatro Nazionale Georgiano di Tbilisi. Inoltre, il coreografo e regista Roberto Zappalà presenterà una nuova produzione intitolata “Trittico Debussy–Ravel–Stravinskij“.