martedì 20 giugno 2023

Ludus Orionis presenta il concerto "Nemico della Patria! Ideali ed eroi del Risorgimento nel melodramma italiano"

Giovedì 22 giugno 2023, ore 21.00
I RASSEGNA DI CONCERTI
IV concerto
Nemico della patria!
Ideali ed eroi del Risorgimento nel melodramma italiano
Musiche di V. Bellini, U. Giordano, G. Puccini, G. Rossini, G. Verdi
Monica Marzini soprano
Massimo Naccarato baritono
Maria Teresa Guarracino pianoforte
Presentazione a cura della prof.ssa Donata Bertoldi
Chiesa di San Giovannino dei Cavalieri, Via S. Gallo 66
INGRESSO A OFFERTA LIBERA

Programma
Vincenzo Bellini (1801-1835)
da I Puritani: Ah per sempre io ti perdei, Cavatina di Riccardo, Atto I
Gioachino Rossini (1792-1868)
da Guglielmo Tell:
Selva opaca, Recitativo e romanza, Atto II
Resta immobile, Finale terzo atto
Giuseppe Verdi (1813-1901)
da Giovanna D’Arco:
Qui! qui!... dove più s'apre. O fatidica foresta, Scena e Romanza, Atto I
Amai, ma un solo istante, Duetto, Atto III
Giacomo Puccini (1858-1924)
da Tosca:
Te Deum, Aria Atto I
E lucevan le stelle/Recondita armonia (elabor. per pianoforte)
Umberto Giordano (1867-1948)
da Andrea Chenier: Nemico della patria?! Atto III
Giuseppe Verdi
da I Lombardi alla prima crociata: Te, Vergin santa, invoco! Atto I
da Macbeth: Ora di morte o di vendetta Duetto Atto III

Note al programma
Nemico della patria” canta Gérard ricordando gli ideali di un tempo e confrontandoli con la profonda disillusione di un presente in cui si trova ad essere ancora servo, anche se della rivoluzione e non più della nobiltà: il contesto è dunque quello della rivoluzione francese, modello di tante rivoluzioni successive anchequando non tocchino problematiche sociali, com'è il caso del Risorgimento italiano.
L'Andrea Chénier trionfò alla Scala nella primavera del 1896 quando la stagione risorgimentale poteva dirsi conclusa, e con essa anche quella dell'opera romantica italiana, fatto che impegnava i compositori in una affannosa ricerca di nuove tematiche e soluzioni musicali eredi della tradizione ma anche di accattivante novità.
Durante la grande stagione del melodramma romantico la scena era stata dominata dalle opere di Giuseppe Verdi nelle quali, oltre agli innumerevoli elementi drammaturgici e musicali che ne decretarono il successo e tuttora l'esemplarità, si sono voluti vedere anche significativi rimandi alla situazione politica con esplicite allusioni agli ideali risorgimentali: dal celeberrimo coro Va pensiero del Nabucco al Si ridesti il leon di Castiglia da Ernani, allo sfondo patriottico della Battaglia di Legnano e dei Lombardi alla prima Crociata. Da tempo il significato politico di queste, come di tante altre opere non del solo Verdi, è stato ridimensionato, si fa notare come l'opera teatrale viva di una vita e di un senso che le viene attribuito dal pubblico, a volte al di là delle intenzioni dell'autore; inoltre le tematiche 'politiche' come quelle dell'amore per la patria fanno da sfondo comune a tanti soggetti teatrali del tempo intrecciandosi ai destini dei singoli, spesso condizionandoli pesantemente, esattamente come i rapporti familiari, specchio dell'ordine sociale. Nel viaggio musicale attraverso ideali ed eroi del nostro risorgimento vengono proposti momenti in cui sono i singoli protagonisti ad emergere, nel crudo della loro umanità, divisi nel difficile e spesso drammatico momento della scelta: così l'austriaca Mathilde attende trepidante l'arrivo dell'amato Arnold, giovane patriota svizzero, circondata dal maestoso silenzio della foresta alpina, e poco dopo in una scena famosa l'eroe Tell supplica il figlio di non muoversi nel momento della prova. Il contrasto con il padre, e l'accusa di aver disobbedito ad un giuramento, sono i momenti scelti dalla Giovanna d'Arco, opera tutta attraversata dalla tematica della liberazione, in questo caso della Francia dagli inglesi. La lotta contro una tirannia odiosa è solo uno sfondo in Tosca, dove violente dinamiche sentimentali trascinano i protagonisti ad una inevitabile rovina. E ancora una tenace lotta alla tirannide fa da sfondo alla cupa follia di potere che travolge Macbeth e Lady.
Donata Bertoldi

Monica Marzini
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Nata a Colle Val d'Elsa, si è diplomata giovanissima presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali R. Franci di Siena. Ha frequentato il corso di perfezionamento del M° Carlo Bergonzi presso l'Accademia Musicale Chigiana di Siena, ricevendo il Diploma di Merito. Dopo le vittorie nel concorso “Prima Scrittura. Festival Terme Opera Barga”, nel Concorso Internazionale “Rocca delle Macie” di Siena e nel Primo Concorso Nazionale “Le grandi voci toscane” di Firenze, inizia l'attività concertistica eseguendo la Messa da Requiem di G. Paisiello e la Missa Brevis KV 275 di W. A. Mozart, e l'attività operistica con Il filosofo di campagna di B. Galuppi. Seguono la Messa dell'Incoronazione di W. A. Mozart con l'orchestra del Mozarteum di Salisburgo e Sogno di una notte di mezza estate di F. Mendelssohn-Bartholdy con l'ORT. Ha preso parte alla realizzazione dell'opera Cristoforo Colombo di A. Franchetti per il Teatro alla Scala di Milano. Nel 1994 vince il Concorso come soprano stabile nel Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Ha cantato sotto la direzione di W. Sawallisch e Z. Mehta rispettivamente nelle opere Il franco cacciatore di C. M. von Weber (MMF 1995) e Turandot di Puccini (MMF 1997) al Teatro Comunale di Firenze e a Pechino (1998). Nel giugno 2005 ha tenuto due importanti concerti in Argentina (Cordoba e Buenos Aires) in occasione del 59° Anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana. Nel 2015 e nel 2016 ha cantato il ruolo di Ancella nella Turandot diretta da Z. Mehta al Teatro del Silenzio di Lajatico con il tenore Andrea Bocelli. Svolge una intensa attività concertistica.

Massimo Naccarato
Nato a Cosenza, ha studiato con A.Pola, e con Carlo Meliciani, laureandosi in Canto con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio L.Cherubini di Firenze, sotto la guida di Marta Taddei. Ha frequentato la scuola Pescarese di alto perfezionamento con il soprano M.Sighele e il tenore V. Lucchetti. Dopo aver sostenuto numerosi ruoli da comprimario nelle maggiori opere del repertorio, vince nel 1999 il Concorso UNESCO di Verona aggiudicandosi il ruolo di Eletszki nella Dama di Picche, con esecuzioni al Teatro Filarmonico di Verona, a Parigi e a Mosca. Risulta anche tra i vincitori del Concorso G.Di Stefano a Trapani, edizione 2000, ed è selezionato per l Opera Studio di Città Lirica a Pisa, debuttando nel ruolo di Emilio nel Cappello di Paglia di Firenze di N.Rota. Dal 1998 è stabile nel coro del Maggio Musicale Fiorentino, interpretando anche vari ruoli solistici nell'ambito delle produzioni del teatro. Con l’associazione Ludus Orionis ha partecipato alla realizzazione delle opere Tosca, Rigoletto e Pagliacci nella cornice di Palazzo Vecchio. Ha al suo attivo anche alcuni CD e DVD.

Maria Teresa Guarracino
Nata a Torre del Greco nel 1972, ha conseguito il diploma in pianoforte nel 1996 e ha frequentato per 3 anni la facoltà di Scienze Geologiche presso l'Università Federico II di Napoli.   Nel 2000 ha vinto 2 concorsi pubblici per esami e titoli, conseguendo l'abilitazione all'insegnamento nella Scuola dell'Infanzia e nella Scuola Primaria. Dal 2003 è insegnante di ruolo nella Scuola Primaria Statale, attualmente in servizio presso la scuola primaria di Monsummano Terme.  Svolge da diversi anni l'attività di docente di musica, specializzata in didattica della propedeutica musicale rivolta ad alunni di giovane età (3-10 anni). Dal 1998 svolge l'attività di pianista accompagnatrice di cantanti lirici. Si è esibita in diverse città e teatri italiani. Da alcuni anni è organizzatrice di eventi e spettacoli di musica lirica, collaborando con diverse associazioni che operano in Toscana. Dal 2018 è direttrice artistica nonché pianista ufficiale dell'associazione Opera Concerto, che effettua la rassegna di concerti di musica lirica a cadenza settimanale dal titolo 'The Best of Opera' nel comune di Montecatini Terme.

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