Un nuovo evento spettacolare in una delle piazze più affascinanti di Bologna, dominata dalle monumentali Torri di Kenzo Tange. Nelle sere dal 18 al 20 luglio le torri progettate dal celebre architetto giapponese, con la loro altezza di 83 mt, diventano una maestosa scenografia per una performance site-specific che unisce musica, danza e videomapping. Corpi in movimento su tracce sonore disegnate dai più diversi strumenti a percussione, nel susseguirsi delle musiche di Steve Reich, Minoru Miki, Casey Cangelosi, Bach, Rubino-Mucchi, sino alle note di Iannis Xenakis, ispirate alla costellazione delle Pleiadi. Proprio nel finale, i ritmi e le timbriche particolari di Pléïades, stupefacente brano per percussioni del compositore-architetto Iannis Xenakis, saranno il cosmo sonoro entro cui si muove il video artist Luca Agnani, fondendo motivi celesti con le svettanti geometrie architettoniche della piazza. Dopo le spettacolari proiezioni sulla facciata della Basilica di San Petronio in Piazza Maggiore, con il progetto Pleiadi Bologna Festival accende una nuova piazza di Bologna, nel moderno Fiera District.
Il progetto Pleiadi. La Piazza si Accende, prodotto da Bologna Festival su idea di Maddalena da Lisca, si realizza grazie al sostegno di ALFASIGMA main project partner e con il sostegno di MINISTERO DELLA CULTURA nell’ambito del fondo Progetti Speciali 2023, REGIONE EMILIA-ROMAGNA, COMUNE DI BOLOGNA nell’ambito di Bologna Estate 2023 e BOLOGNA FIERE GROUP.
«Bologna Festival si appresta ad accendere un’altra piazza – afferma Maddalena da Lisca, sovrintendente e direttore artistico di Bologna Festival – questa volta non più per rivelarne il passato ma piuttosto per proiettarla nel futuro. Un futuro di scoperta, di vivacità e di nuova vita, che auguriamo a quel luogo dalla metafisica bellezza che, per lo più deserto, giace silenzioso nel suo imponente fascino. La sfida è portare il grande pubblico lì, sotto a quelle stupefacenti torri, stupirlo con le suggestioni della musica più sperimentale, con la danza che ne sottolinea il ritmo e con la spettacolarità degli effetti luminosi che accenderanno le vertigini architettoniche di Kenzo Tange».
«Pleiadi, La Piazza si Accende – musica, danza e videomapping sotto le stelle: dopo Piazza Maggiore e San Petronio, la Piazza del Fiera District e le Torri di Kenzo Tange. Due luoghi così connaturati nella città e così giusti per fare da supporto agli spettacoli di Bologna Festival. I Bolognesi sanno quali tesori custodisce la loro Città e a volte immaginarli “vestiti” in maniera diversa può dare anche il la alla voglia di metterne in risalto altri anch’essi adatti ad essere presentati in un modo non di sempre».
Silvana Spinacci, Responsabile Corporate Image & Social Responsability di Alfasigma
La realizzazione del videomapping sul brano Peaux tratto da Pléïades di Xenakis è affidata al video-artist Luca Agnani, figura di rilievo internazionale nell’ambito della digital art, già apprezzato per la realizzazione del videomapping sulla storica facciata di San Petronio. Una nuova sfida creativa che restituisce in sonore luminescenze le calcolate geometrie delle torri Kenzo Tange: «Un videomapping – spiega Luca Agnani – che esplora la connessione affascinante tra l'universo e la matematica utilizzata nella costruzione delle Torri Kenzo Tange. Schemi che svelano l'armonia e l'intelligenza dietro la progettazione, offrendo un'interessante connessione tra l'universo, l'architettura e la musica. Le proiezioni si animano e si trasformano, rivelando la fusione tra i motivi celesti e le geometrie delle torri, creando una perfetta simbiosi visiva». Ogni brano musicale in programma verrà eseguito con uno specifico disegno luci o con un videomapping appositamente ideati per questo evento; i movimenti coreografici creati da Paxton Ricketts, danzatore del Nederlands Dans Theater attivo anche come coreografo, vivono in suggestiva simbiosi con i movimenti sonori agiti dal Sonder Ensemble e Simone Rubino alle percussioni.
musica, danza e videomapping sotto le
stelle
18 luglio ore 21.30 preview giovani under 30
19-20 luglio ore 21.30
TORRI KENZO TANGE
Fiera District – Piazza Renzo Imbeni, Bologna
Simone Rubino & Sonder Ensemble percussioni
Luca Agnani video art
Pleiades Dance Soloists
Paxton Ricketts coreografie
Matias Mucchi Alonso regia
Roberto Mazzaro light designer
Ravindra della Bina sound designer
PROGRAMMA MUSICALE
Steve Reich
Music for Pieces of Wood per 6 percussionisti
Minoru Miki
Marimba Spiritual per marimba, 5 percussionisti e 6 danzatori
Casey Cangelosi
Bad Touch per un percussionista e playback
Simone Rubino e Matias Mucchi Alonso
Il canto di un telescopio: Scena II per daikos e movimento
Johann Sebastian Bach
L’Arte della fuga BWV 1080: Contrappunto n.1, n.4, n.5
per 2 marimbe, 2 vibrafoni e 6 danzatori
Simone Rubino
Menschine per 5 percussionisti e movimento
Iannis Xenakis
Pléïades: Peaux per 6 percussionisti e videomapping
18 luglio ore 21.30 preview giovani under 30
19-20 luglio ore 21.30
TORRI KENZO TANGE
Fiera District – Piazza Renzo Imbeni, Bologna
Simone Rubino & Sonder Ensemble percussioni
Luca Agnani video art
Pleiades Dance Soloists
Paxton Ricketts coreografie
Matias Mucchi Alonso regia
Roberto Mazzaro light designer
Ravindra della Bina sound designer
PROGRAMMA MUSICALE
Steve Reich
Music for Pieces of Wood per 6 percussionisti
Minoru Miki
Marimba Spiritual per marimba, 5 percussionisti e 6 danzatori
Casey Cangelosi
Bad Touch per un percussionista e playback
Simone Rubino e Matias Mucchi Alonso
Il canto di un telescopio: Scena II per daikos e movimento
Johann Sebastian Bach
L’Arte della fuga BWV 1080: Contrappunto n.1, n.4, n.5
per 2 marimbe, 2 vibrafoni e 6 danzatori
Simone Rubino
Menschine per 5 percussionisti e movimento
Iannis Xenakis
Pléïades: Peaux per 6 percussionisti e videomapping
Inedite superfici sonore avvolgono le svettanti torri Kenzo Tange in una performance site-specific che fonde musica, luce e danza sulle timbriche più diverse che il mondo delle percussioni sa offrire. Il suono e il movimento, il suono e lo spazio: danzatori e musicisti si muovono sulla scena creando nuovi volumi e calcolate architetture coreografiche. «Attraverso grandi compositori del nostro tempo e nuove creazioni musicali – spiega Simone Rubino (nella foto), percussionista di fama internazionale, anima musicale del progetto – porteremo in scena uno spettacolo che trova ispirazione nella “legge dei grandi numeri”, per muovere le grandi masse sonore o le masse di cemento, suggerendo connessioni tra il cosmo sonoro e il mondo architettonico dello spazio e della luce».
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