sabato 10 febbraio 2024

Roma, IUC: 13 febbraio - 20.30 Jordi Savall e Hespèrion XXI in Folías & Canarios, Dall’Antico al Nuovo Mondo

 
Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
79aStagione 2023-2024
Martedì 13 febbraio ore 20.30
Jordi Savall
Hespèrion XXI
(Xavier Díaz-Latorre chitarra, Andrew Lawrence-King arpa barocca spagnola, David Mayoral percussioni, Jordi Savall viola da gamba soprano, viola da gamba basso, direzione)
Folías & Canarios
Dall’Antico al Nuovo Mondo
Con il supporto del Departament de Cultura della Generalitat de Catalunya e dell’Institut Ramon Llull

Jordi Savall è sicuramente uno dei principali attori della rivalutazione della musica storica, per oltre  cinquant’anni ha riscoperto e portato nelle sale musicali di tutto il mondo meraviglie musicali altrimenti lasciate nell’oscurità. Artista legatissimo alla IUC, torna in Aula Magna martedì 13 febbraio alle 20.30, alla testa del suo ensemble Hespèrion XXI con uno dei suoi programmi più acclamati, Folías e Canarios, itinerario affascinante tra antiche danze della Spagna, che per vie misteriose si sono diffuse in mezza Europa, dall'Italia meridionale alla Scozia, all'America del Nord. 
Con questo concerto -  racconta infatti Jordi Savall - faremo un viaggio nell'età dell'oro della musica europea proveniente da diversi paesi.  Avvicineremo il pubblico alla forza espressiva, alla bellezza e all'emozione che queste composizioni hanno il potere di trasmettere. L’interpretazione sarà a cura dei solisti di Hespèrion XXI, ensemble che celebrerà in questa maniera così simbolica i suoi 50 anni di promozione della cultura musicale europea e del dialogo interculturale.”
Il programma presenta vari esempi di Follia (folía in portoghese) una delle svariate forme di danza e di canto di accompagnamento alla danza di origine popolare che si svilupparono nella penisola iberica nel tardo Medioevo, in seguito assimilate dal repertorio polifonico di corte, tanto vocale che strumentale, ma anche la Morisca, una danza con un forte sapore arabo, addirittura menzionata da Miguel de Cervantes in una sua novella come una delle danze profane tanto di moda al suo tempo da essere riuscite perfino ad “intrufolarsi, per gli spiragli delle porte, dentro ai conventi”. E ancora la Guaracha, danza messicana, e il Fandango, probabilmente di origine caraibica che divenne popolarissimo in Spagna al principio del secolo XVIII, e il suo ballo fu descritto da Giacomo Casanova come “espressione dell’amore dal principio alla fine”. Altro motivo di danza popolare in Spagna, adottato come basso continuo per variazioni strumentali in altri paesi europei fino alla metà del XVIII secolo, fu il Canarios, o Canario, apparentemente nato nelle Isole Canarie. Spesso descritte all’inizio come “barbare” e “immorali”, queste danze furono in molti casi gradualmente trasformate in sofisticati soggetti di corte secondo il gusto barocco, perdendo in questo processo molte delle loro caratteristiche popolari originarie. Ma anche cosi, esse rimasero nel cuore del repertorio strumentale europeo.
Biglietti: € 25 - 20 - 15 
Under 30 € 8 

foto (c) Philippe Matsas 2022


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