Grandi voci internazionali come il sopranista Samuel Mariño, il controtenore Nicolò Balducci, il baritono Mauro Borgioni, i soprani Francesca Lombardi Mazzulli e Giulia Bolcato e la partecipazione straordinaria di Cecilia Bartoli, la cantante lirica più celebre al mondo, in una delle sue rarissime presenze italiane. Il debutto nel nostro Paese del regista francese Olivier Fredj, celebrato in tutta Europa per la sua recente Bastarda alla Monnaie di Bruxelles, che firmerà la regia de L’Orfeo, e quello al Festival del giovane Roberto Catalano, che mette in scena il Polittico monteverdiano. Grandi direttori specialisti del barocco come Ottavio Dantone, Antonio Greco, Francesco Corti, Fabio Biondi, Giordano Antonelli, William Christie, Federico Maria Sardelli,Gianluca Capuano alla guida di orchestre come l’Accademia Bizantina,Il Pomo d’oro, il Concerto de’ Cavalieri. Europa Galante, Musica Antiqua Latina, Les Arts Florissants, Modo Antiquo, Les Musiciens du Prince, l’Orchestra Monteverdi Festival –Cremona Antiqua. Sono soltanto alcuni dei protagonisti della quarantunesima edizione del Monteverdi Festival, a Cremona dal 14 al 23 giugno, la più ricca di sempre.
L’Italia vanta la paternità di innumerevoli invenzioni che hanno contribuito a cambiare la storia sociale, civile, culturale, scientifica, antropologica della società. Cremona ne è stata, per certi aspetti, uno dei centri più vitali. La musica è l’ambito della più audace rivoluzione di cui la nostra città è stata protagonista. Claudio Monteverdi nacque qui, nel 1567. Genio rivoluzionario e visionario, coraggioso padre dell’opera lirica e del melodramma, Monteverdi ha dato il la alla nascita del genere teatrale e musicale che, più di tutti, appassiona l’umanità da secoli e rende famosa nel mondo l’Italia e la lingua italiana. Per questo l’Unesco ha recentemente dichiarato il canto lirico italiano patrimonio immateriale dell’Umanità.
Monteverdi, padre dell’opera lirica.
Oltre trenta appuntamenti con produzioni
d’opera, concerti, incontri, residenze formative ed esperienze
crossover tra più linguaggi performativi. Due nuove produzioni
liriche monteverdiane: il Festival si apre con L’Orfeo, il primo
capolavoro nella storia del melodramma, con la direzione musicale
di Francesco Corti, la regia di Olivier Fredje nel cast i vincitori del
Concorso internazionale di canto barocco CMC – Cavalli Monteverdi
Competition, e il Polittico Monteverdiano, progetto che celebra i 400
anni dalla prima rappresentazione de Il Combattimento di Tancredi e
Clorinda, mettendo in scena, in un'unica serata, per la prima volta
in epoca moderna, i madrigali in stile rappresentativo, tra cui
appunto il celebre Combattimento, con la regia di Roberto Catalano,
direttore al cembalo Antonio Greco, che è anche direttore principale
del Festival. Sette i concerti, imperdibili, nelle chiese, nei teatri e
nei palazzi storici più belli della città, con artisti del
repertorio barocco di fama internazionale come il sopranista Samuel
Mariño, il violinista Fabio Biondi alla guida della sua prestigiosa
orchestra Europa Galante, ma anche il celebre Modo Antiquo diretto
da Federico Maria Sardelli e l’ensemble Musica Antiqua Latina guidato
da Giordano Antonelli. Uno degli appuntamenti più attesi sarà quello
con Les Arts Florissants, il noto complesso fondato e diretto
da William Christie. E ci sarà anche Voces Suaves, gruppo vocale di
Basilea tra i più rinomati del repertorio rinascimentale e
barocco. Non mancherà poi l’Orchestra del Monteverdi Festival –
Cremona Antiqua, nata nel 2021 come orchestra in residenza del
Monteverdi Festival e composta dai più attivi musicisti italiani e
stranieri in questo repertorio, guidati da Antonio Greco.
Ma sarà un
Festival anche di grandi sorprese, come la lezione concerto con
l'ospite d’eccezione John Eliot Gardiner e il gala di chiusura che
vedrà Gianluca Capuano dirigere Les Musiciens du Prince con la
partecipazione straordinaria di Cecilia Bartoli, stella mondiale del
canto lirico, artista tra le più raffinate del repertorio
barocco, per la prima volta a Cremona. Tra gli eventi che anticipano
l’inaugurazione del Festival, il grandioso Vespro della beata
Vergine, pietra miliare della produzione monteverdiana, nella Chiesa
di San Marcellino mercoledì 29 maggio alle 21. Il concerto sarà a
ingresso libero, come omaggio del Festival alla città e ai cremonesi
che custodiscono il patrimonio del loro più illustre concittadino.
Protagonisti saranno l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio
Dantone, il Coro del Centro di Musica Antica Ghislieri di Pavia e solisti
di fama internazionale .Per dieci giorni Cremona vedrà nel luoghi più
simbolici della città appuntamenti inclusivi e originali come
“Monteverdi Dappertutto”, che porta la musica del Divin Claudio a
lavoratori e lavoratrici di aziende e strutture sanitarie,
“Monteverdi Night”, con proposte musicali notturne in un connubio
tra danza, musica, improvvisazione e teatro. Non mancheranno,
inoltre, i workshop dedicati ai più giovani grazie alla residenza di
musica antica “MonteverdiAcademy”.Il Monteverdi Festival, dove da
sempre tradizione e innovazione coesistono proiettando il
nostropatrimonio musicale nel futuro, giunge alla quarantunesima
edizione per celebrare Monteverdi, l’opera, la sua musica
straordinaria, il suo lascito, la sua Cremona: capitale dell’intera
scena musicale barocca e culla del canto lirico. Dove tutto è nato e
tutto rinasce.
Nessun commento:
Posta un commento