Va in scena venerdì 23 febbraio 2024
alle 20 e domenica 25 alle 15:30 per la stagione lirica al Teatro
Comunale di Modena Anna Bolena, tragedia lirica in due atti
di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. L’opera si vedrà
in un nuovo spettacolo coprodotto con il LAC di Lugano, dove ha
debuttato lo scorso settembre, il Teatro Municipale Valli di Reggio
Emilia, il Teatro Municipale di Piacenza e Associazione “I
Barocchisti”.
Giovedì 22 febbraio alle 18, al Ridotto del Teatro (ingresso libero da via Goldoni 1, durata 60 minuti) Piero Mioli illustrerà l’opera al pubblico per la serie “Invito all’opera” in collaborazione con Amici dei Teatri Modenesi.
La direzione musicale dell’opera è affidata a Diego Fasolis alla guida del suo complesso “I Classicisti”. Il prestigioso cast (nella foto, di Masiar PAsquali, la Remigio e la Vendittelli) è composto da Carmela Remigio, Simone Alberghini, Arianna Vendittelli, Ruzil Gatin, Paola Gardina, Luigi De Donato e Marcello Nardis. In scena il Coro Claudio Merulo di Reggio Emilia diretto da Martino Faggiani. La regia è di Carmelo Rifici, le scene di Guido Buganza, i costumi di Margherita Baldoni, le luci di Alessandro Verazzi.
Giovedì 22 febbraio alle 18, al Ridotto del Teatro (ingresso libero da via Goldoni 1, durata 60 minuti) Piero Mioli illustrerà l’opera al pubblico per la serie “Invito all’opera” in collaborazione con Amici dei Teatri Modenesi.
La direzione musicale dell’opera è affidata a Diego Fasolis alla guida del suo complesso “I Classicisti”. Il prestigioso cast (nella foto, di Masiar PAsquali, la Remigio e la Vendittelli) è composto da Carmela Remigio, Simone Alberghini, Arianna Vendittelli, Ruzil Gatin, Paola Gardina, Luigi De Donato e Marcello Nardis. In scena il Coro Claudio Merulo di Reggio Emilia diretto da Martino Faggiani. La regia è di Carmelo Rifici, le scene di Guido Buganza, i costumi di Margherita Baldoni, le luci di Alessandro Verazzi.
Il soggetto storico dell’opera è
Anna Bolena, seconda moglie di Re Enrico VIII di Inghilterra e madre
della Regina Elisabetta I. La sua figura divenne celebre perché
Enrico VIII, innamoratosi di lei, la volle al suo fianco con grande
determinazione, ma essendo già sposato dovette affrontare un
travagliato processo di annullamento del suo matrimonio con Caterina
d’Aragona, che portò allo Scisma anglicano. Anna Bolena però non
diede al re il tanto desiderato figlio maschio e questo fu l’inizio
della sua fine. Tra lotte politiche e rivalità di corte, Anna fu
accusata di adulterio e condannata a morte dopo un processo
farsa. L’opera, che debuttò nel 1830, dopo il successo
iniziale uscì gradualmente dal repertorio fino a quando, nel 1957 al
Teatro alla Scala, Maria Callas le regalò una vera e propria seconda
vita grazie a una memorabile interpretazione, nell’allestimento
diretto da Gianandrea Gavazzeni con la regia di Luchino Visconti.
Diego Fasolis, uno dei protagonisti dell’interpretazione di partiture secondo le prassi esecutive coeve, sceglie di riportare in vita questa pietra miliare del melodramma ottocentesco firmata da Gaetano Donizetti nella sua forma più pura, con una curatissima ricerca musicale, ripristinando i tagli entrati in auge nella tradizione e con strumenti d’epoca. L’allestimento sottolinea la figura Anna Bolena quale vero fulcro drammatico di tutta l’opera, personaggio dotato di grandissima forza espressiva. Una caratteristica che, assieme alla precisione psicologica dei personaggi, all’efficacia drammatica dei numeri musicali, all’introspezione, così puntuale nel percorso che conduce Bolena fino alla morte, rendono quest’opera quasi unica.
“Ascoltando l’opera – afferma il regista – non mi era possibile rinunciare a un’immagine dinamica dello spettacolo. La musica stessa sembra trasportarti in un mondo dove tutto si muove, senza sosta; nonostante i lunghi duetti, anzi proprio grazie alla lunghezza delle sezioni della partitura, il regista ha la possibilità di penetrare nei labirinti mentali e spirituali dei personaggi. La trama interiore e quella narrativa si muovono insieme. La sensazione che resta addosso ad ogni ascolto è proprio questa: il dramma si muove minaccioso verso Anna”.
Biglietti, 20-50€ salvo riduzioni. Biglietti online, presso la biglietteria del Teatro, o telefonando allo 059 2033010
Diego Fasolis, uno dei protagonisti dell’interpretazione di partiture secondo le prassi esecutive coeve, sceglie di riportare in vita questa pietra miliare del melodramma ottocentesco firmata da Gaetano Donizetti nella sua forma più pura, con una curatissima ricerca musicale, ripristinando i tagli entrati in auge nella tradizione e con strumenti d’epoca. L’allestimento sottolinea la figura Anna Bolena quale vero fulcro drammatico di tutta l’opera, personaggio dotato di grandissima forza espressiva. Una caratteristica che, assieme alla precisione psicologica dei personaggi, all’efficacia drammatica dei numeri musicali, all’introspezione, così puntuale nel percorso che conduce Bolena fino alla morte, rendono quest’opera quasi unica.
“Ascoltando l’opera – afferma il regista – non mi era possibile rinunciare a un’immagine dinamica dello spettacolo. La musica stessa sembra trasportarti in un mondo dove tutto si muove, senza sosta; nonostante i lunghi duetti, anzi proprio grazie alla lunghezza delle sezioni della partitura, il regista ha la possibilità di penetrare nei labirinti mentali e spirituali dei personaggi. La trama interiore e quella narrativa si muovono insieme. La sensazione che resta addosso ad ogni ascolto è proprio questa: il dramma si muove minaccioso verso Anna”.
Biglietti, 20-50€ salvo riduzioni. Biglietti online, presso la biglietteria del Teatro, o telefonando allo 059 2033010
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