Sabato 17 febbraio ore 18
Auditorium di Milano, Largo Mahler
Bedřich Smetana
Vltava (“La Moldava”) da Ma Vlast
(“La mia patria”)
Antonin Dvořàk
Sinfonia n. 8 in Sol maggiore op. 88 B
163
Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano
Emmanuel Tjeknavorian Direttore
Nel weekend in cui Emmanuel Tjeknavorian affronta con la Sinfonica un ricco programma dedicato a Wagner e Strauss, sabato 17 febbraio alle ore 18 scatta l’ora del primo incontro tra il Direttore Musicale designato a partire dalla Stagione 2024/2025 e l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano, il grande progetto della Fondazione che consente ai giovani di imparare il mestiere della musica sinfonica accanto alle prime parti dell’Orchestra Sinfonica di Milano. Per l’occasione, Tjeknavorian cuce un programma boemo dedicato a Bedřich Smetana (Vltava da Má Vlast), nei duecento anni della nascita del compositore, e Antonin Dvořàk (Sinfonia n. 8 in Sol maggiore).
Quello del 17 febbraio può essere un po’ considerato il simbolo della visione che anima l’attività della Fondazione: un nuovo Direttore Musicale di 28 anni che mette il suo talento a disposizione dell’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano, un vero e proprio laboratorio musicale in divenire. Il progetto dell’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano consiste in un corso di formazione rivolto ai giovani musicisti fino ai 25 anni di età, ai neodiplomati e a coloro che si trovano in prossimità della conclusione del percorso di studi musicali.
Tjeknavorian incontra la Giovanile per la prima volta. E lo fa con Vltava (“La Moldava”) da Ma Vlast (“La mia patria”), lavoro sinfonico di Smetana che fa riferimento al passato storico e mitologico del popolo boemo. La Moldava viene terminata alla fine del 1874. Smetana è ormai caduto in uno stato di completa sordità. Attraverso precise didascalie presenta una struttura musicale articolata in successione secondo chiari intenti descrittivi. I flauti mimano “la prima sorgente della Vltava” che scorre in un rigagnolo musicale presto ingrossato dai clarinetti, che rappresentano la “seconda sorgente”. I violini intonano il tema conduttore del fiume ceco, il corso fluviale s’immerge nella lussureggiante vegetazione della Boemia meridionale, echi di corno evocano scene di “caccia” in un incontaminato medioevo, mentre un’allegra polka schiettamente popolare invita ad allegre “nozze di campagna” nelle pianure più a nord. Il corso della Moldava si ingrossa, costeggia castelli diroccati, palazzi, rovine, e diviene tumultuoso nelle “rapide di S. Giovanni” – il fiume boemo scorre nella sua grandezza fino a Praga dove saluta la rocca di Vysehrad di cui si ode il possente corale (“Tema di Vysehrad”) scandito in tempo ternario.
Di fianco a questo poema sinfonico, una sinfonia che, a sua volta, assume quasi la forma di poema sinfonico in considerazione della libertà dell’invenzione melodica, ricca e affascinante. Si parla della sinfonia n. 8 in sol maggiore di Antonín Dvořák, composta nel 1889 e ancora una delle opere più apprezzate del compositore boemo a tal punto da essere considerata una delle migliori sinfonie del XIX secolo. Un lavoro orchestrale che fa risaltare l’influenza della musica popolare boema, tuttavia nel 1892 si guadagna l’appellativo di “Inglese” dopo essere stata presentata all’Università di Cambridge come “esercizio obbligatorio” per il Dottorato in Musica.
La Stagione 2023/2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, di Fondazione Cariplo e dei Fondatori Promotori Città Metropolitana di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Banco BPM e Intesa Sanpaolo.
Posto unico: 10 €.
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
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