Sono uniti nella vita e sul palco, con
all’attivo 300 concerti insieme in tutto il mondo: sono il
pianista Maurizio Baglini e la violoncellista Silvia
Chiesa i protagonisti del concerto sinfonico del Teatro Comunale
di Bologna interamente dedicato alla musica di Robert Schumann, in
programma giovedì 8 febbraio alle 20.30 all’Auditorium
Manzoni, nel quale suonano rispettivamente il Concerto per pianoforte
e orchestra op. 54 e il Concerto per violoncello e orchestra op. 129.
Al debutto sul podio dell’Orchestra del Comunale Francesco
Angelico, Generalmusikdirektor dello Hessisches Staatstheater di
Kassel, premiato con il “Deutscher Dirigentenpreis” nel 2011, che
propone anche le Ouverture “Genoveva” op. 81 e “Manfred”
op. 115.
Accomunati dalla tonalità di la minore, questi due Concerti schumanniani sono diventati un caposaldo della letteratura per entrambi gli strumenti. Per il suo lavoro pianistico, interpretato dalla moglie Clara Wieck nel 1845, il grande compositore romantico tedesco disse di non voler «scrivere un concerto per un virtuoso: sogno un’altra cosa». Baglini affronta il brano avendo esplorato ampiamente la musica di Schumann: sta infatti realizzando per Decca/Universal l’incisione dell'integrale pianistica di questo autore. Sono determinanti, nel Concerto op. 129 del 1850, l’aspetto lirico e melodico del violoncello solista nei tre movimenti, concepiti come fossero un unicum. Chiesa è apprezzata per aver ampliato gli orizzonti del violoncello: accanto all’interpretazione delle pagine più note, ha contribuito al rilancio del repertorio solistico del Novecento, incentivando la produzione di opere nuove.
Nel concerto bolognese, Angelico accosta poi l'Ouverture dell'unica opera completata da Schumann, “Genoveva”, a quella delle musiche per il "Manfred" di Lord Byron. Franz Liszt, che diresse entrambe le composizioni a Weimar in momenti diversi, scrisse che “Genoveva” è «sorella di Fidelio, senza la pistola di Leonore. [...] Ma un’opera mancata può avere più valore di altre riuscite e fiorenti [...]», e disse che avrebbe presentato Manfred al pubblico «non come opera, singspiel o melodramma, ma come un poema drammatico con musica. Sarà qualcosa di totalmente nuovo e inaudito».
Main Partner della Stagione Sinfonica 2024 del Teatro Comunale di Bologna è Intesa Sanpaolo, grazie al cui sostegno saranno inoltre aperte gratuitamente alle scuole gran parte delle prove generali dei concerti.
I biglietti – da 10 a 40 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi), dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15; il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo.
Per ogni concerto della Stagione Sinfonica 2024 prosegue “Note a margine”, una rassegna di incontri con il pubblico che si tengono circa 30 minuti prima dell’inizio del concerto presso il foyer del bar dell’Auditorium Manzoni.
Accomunati dalla tonalità di la minore, questi due Concerti schumanniani sono diventati un caposaldo della letteratura per entrambi gli strumenti. Per il suo lavoro pianistico, interpretato dalla moglie Clara Wieck nel 1845, il grande compositore romantico tedesco disse di non voler «scrivere un concerto per un virtuoso: sogno un’altra cosa». Baglini affronta il brano avendo esplorato ampiamente la musica di Schumann: sta infatti realizzando per Decca/Universal l’incisione dell'integrale pianistica di questo autore. Sono determinanti, nel Concerto op. 129 del 1850, l’aspetto lirico e melodico del violoncello solista nei tre movimenti, concepiti come fossero un unicum. Chiesa è apprezzata per aver ampliato gli orizzonti del violoncello: accanto all’interpretazione delle pagine più note, ha contribuito al rilancio del repertorio solistico del Novecento, incentivando la produzione di opere nuove.
Nel concerto bolognese, Angelico accosta poi l'Ouverture dell'unica opera completata da Schumann, “Genoveva”, a quella delle musiche per il "Manfred" di Lord Byron. Franz Liszt, che diresse entrambe le composizioni a Weimar in momenti diversi, scrisse che “Genoveva” è «sorella di Fidelio, senza la pistola di Leonore. [...] Ma un’opera mancata può avere più valore di altre riuscite e fiorenti [...]», e disse che avrebbe presentato Manfred al pubblico «non come opera, singspiel o melodramma, ma come un poema drammatico con musica. Sarà qualcosa di totalmente nuovo e inaudito».
Main Partner della Stagione Sinfonica 2024 del Teatro Comunale di Bologna è Intesa Sanpaolo, grazie al cui sostegno saranno inoltre aperte gratuitamente alle scuole gran parte delle prove generali dei concerti.
I biglietti – da 10 a 40 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi), dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15; il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo.
Per ogni concerto della Stagione Sinfonica 2024 prosegue “Note a margine”, una rassegna di incontri con il pubblico che si tengono circa 30 minuti prima dell’inizio del concerto presso il foyer del bar dell’Auditorium Manzoni.
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