Torna sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo da venerdì 16 febbraio alle 20:00 l’opera tra le più amate di Giacomo Puccini, Madama Butterfly, tragedia giapponese in due atti, su libretto di Illica e Giacosa, nell’allestimento che il Teatro Massimo ha realizzato in coproduzione con il Macerata Opera Festival. A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo è il direttore musicale Omer Meir Wellber e per l’ultima recita, Keren Kagarlitsky. Maestro del Coro Salvatore Punturo.
La messa in scena è di Nicola Berloffa, regista dalla formazione musicale e cinematografica, che discostandosi dalla drammaturgia pucciniana ambienta l’opera nel secondo dopoguerra in un Giappone sottomesso all’occupazione degli americani, facendo emergere il divario e lo scontro tra culture molto lontane. La drammaturgia è di Alexandra Jud, le scenografie di Fabio Cherstich, che ambienta l’azione in un teatro-cinema giapponese frequentato da marines americani che si contendono le geishe più belle, mentre i costumi sono di Valeria Donata Bettella e le luci di Valerio Tiberi. Videomaker Paul Secchi.
Grandi interpreti nel cast, a cominciare dai protagonisti, il soprano Maria Agresta, e nel cast alternativo Barno Ismatullaeva, nel ruolo di Cio-cio-san (Butterfly) la giovane geisha innamorata del luogotenente della marina americana F.B. Pinkerton, interpretato dal tenore americano Jonathan Tetelman e in replica da Ivan Magrì; la fedele Suzuki è interpretata da Silvia Beltrami e dalla palermitana Irene Savignano; mentre il ruolo del console Sharpless vede impegnati due giovani baritoni emergenti: Simon Mechliński e Lodovico Filippo Ravizza; Goro è Massimiliano Chiarolla; Zio Bonzo è Nicolò Ceriani; Yamadori è Italo Proferisce; Kate: Emanuela Sgarlata. Completano il cast: Cosimo Diano (Yakusidé), Alessio Gatto Goldstein ed Enrico Cossutta (Commissario imperiale); Gianfranco Giordano ed Enrico Caruso (Ufficiale del Registro); Damiana Li Vecchi e Daniela My (La madre di Cio-Cio-San); Gabriella Barresi e Mariella Maisano (La Zia); Cecilia Galbo e Simona Guaiana (La Cugina), e la piccola Anastasia Lo Verde (Dolore). Regista collaboratrice è Luigia Frattaroli. Si replica fino al 24 febbraio.
Attraverso una toccante fusione di musica e dramma psicologico Madama Butterfly racconta il dramma crudele della giovane geisha giapponese Cio-Cio-San (Butterfly) che attende a lungo e invano il ritorno di Pinkerton, l’ufficiale della Marina americana che l’aveva sposata “per gioco” e abbandonata. Sola e con un figlio da allevare Butterfly continua a illudersi di aspettare il suo sposo che tornerà soltanto dopo tre anni ma con la vera moglie americana. Sopraffatta dal dolore Butterfly consegna come le è richiesto il figlio alla coppia e si toglie la vita. La vicenda è tratta dal racconto semi autobiografico Madame Chrysanthème di Pierre Loti, ufficiale della marina militare francese che a sua volta aveva ispirato una novella di John Luther Long e una pièce teatrale di David Belasco che Puccini vide a Londra. E ne rimase così affascinato da decidere di trarne un’opera affidando la stesura del libretto a Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. “L’opera più sentita e più suggestiva ch’io abbia concepito!” scriveva il compositore di Madama Butterfly, che a dispetto del disastroso debutto fischiato alla Scala il 17 febbraio del 1904 è diventata una delle opere di Puccini più amate e in assoluto tra le più rappresentate al mondo.
“Abbiamo provato ad avvicinare al pubblico questa tragedia giapponese del 1904 – dice il regista Nicola Berloffa - spostandola temporalmente dopo la fine della seconda guerra mondiale per far emergere lo scontro tra culture; l’Occidente che fagocita l’Oriente e ne distrugge l’identità”. Nel primo atto l’azione è ambientata in un teatro tradizionale giapponese, nel secondo atto quel luogo diventa un cinema in cui le geishe non recitano più ma sono merce esposta in vendita a disposizione di militari e ufficiali americani mentre la società e l’estetica americana vengono rappresentate dalle sequenze di scene di film americani d’epoca come “Perdutamente tua” con Bette Davis o frammenti di musical acquatici con Esther Williams che vengono proiettate su un grande schermo cinematografico.
Ad interpretare la protagonista Madama Butterfly è Maria Agresta, grande interprete dei ruoli verdiani e pucciniani, regolarmente invitata nei più importanti teatri del mondo e dove collabora con i maggiori direttori d’orchestra. Ha vinto nel 2014 il “Premio Abbiati” assegnato dalla critica italiana e ha ricevuto il prestigioso Premio Internazionale “Luigi Illica”. Nel dicembre 2019 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Al suo fianco, nel ruolo di F.B. Pinkerton è il tenore Jonathan Tetelman rapidamente diventato una delle principali star della sua generazione. Nato in Cile e cresciuto in New Jersey, nella stagione 2023/24 ha debuttato al Metropolitan Opera di New York sotto la direzione di Speranza Scappucci e sarà Pinkerton nell’iconica produzione di Madama Butterfly di Anthony Minghella e alla Deutsche Oper di Berlino.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo dirige Omer Meir Wellber, tra i principali direttori d’orchestra del repertorio operistico e orchestrale. È direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo e da lungo tempo della Raanana Symphonette in Israele. È stato direttore della Volksoper Wien e dalla stagione 2025/2026 sarà direttore musicale e direttore principale della Staatsoper di Amburgo oltre che direttore musicale della Philharmonisches Staatsorchester di Amburgo. Il suo lavoro innovativo al Teatro Massimo nel 2021 è stato premiato con il Premio Speciale Abbiati della critica italiana.
Il debutto dell’opera sarà preceduto martedì 13 febbraio alle 18:00 in Sala ONU da una conferenza di introduzione all’ascolto della musicologa Ilaria Grippaudo che presenterà Madama Butterfly per gli appuntamenti a cura dell’Associazione Amici del Teatro Massimo. L’ingresso è libero.
La prova generale di Madama Butterfly, giovedì 15 febbraio alle ore 18:30, è aperta a favore di AIL (Associazione italiana contro le leucemie – linfomi e mieloma). Il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto a favore della ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma. Info e prevendita: sede AIL Palermo tel. 091 6883145; botteghino del Teatro Massimo (dal 13 febbraio).
Madama Butterfly sarà in scena per otto recite con il seguente calendario: venerdì 16 Febbraio ore 20:00 (Turno Prime); sabato 17 Febbraio ore 18:30 (Turno Opera); domenica 18 Febbraio ore 17:30 (Turno D); martedì 20 Febbraio ore 20:00 (Turno F); mercoledì 21 Febbraio ore 18:30 (Turno C); giovedì 22 Febbraio ore 18:30 (Turno Scuola); venerdì 23 Febbraio ore 18:30 (Turno B); sabato 24 Febbraio ore 18:30 (Fuori abbonamento).
Biglietti: da 22 a 165 euro
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