lunedì 14 aprile 2025

Venerdì 18 aprile - ore 15 - Traiettorie sonore - Basilica Santa Maria presso San Satiro - Milano

 
Parola e Musica in Tempo di Quaresima
la folle grammatica della croce


Basilica Santa Maria presso Satiro
Milano
Via Torino 17/19
 
Venerdì 18 aprile 2025, ore 15
Traiettorie sonore
Emanuele Cisi, sassofono
Matteo Galli, organo

ingresso libero e gratuito 

Alle 15, nell'orario simbolico della Passione di Gesù viene proposta una meditazione musicale particolare. Traiettorie sonore sono le linee tracciate dai due musicisti in dialogo nella rilettura della crocifissione di Gesù attraverso l'espressione musicale. Non le parole, in questo caso, ma soltanto i suoni, nudi, spogli, di pura sostanza. Un percorso senza mediazioni linguistiche e culturali dedicato a tutti, soprattutto ai visitatori che numerosi affollano la Basilica nei giorni delle festività pasquali. Un percorso in grado di dialogare con tutte le persone disposte ad accogliere un tempo di silenzio interiore nel quale lasciarsi abitare dal suono.

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Emanuele Cisi, nato a Torino nel 1964, Emanuele Cisi è oggi uno dei compositori e sassofonisti (tenore e soprano) più apprezzati della scena jazz internazionale. Un suono personale e ricercato, un approccio energico, uniti a una profonda conoscenza della tradizione e a uno spiccato senso della melodia e dello swing, sono i tratti salienti del suo stile. Nel 1995, viene premiato dalla rivista Musica Jazz come miglior nuovo talento. Da allora la sua carriera professionale si snoda tra Italia, Europa e Stati Uniti, ma si è esibito anche in Cina, in Russia, in Oceania e Sud America. Ha suonato con: Clark Terry, Nat Adderley, Jimmy Cobb, Sting, Albert Heath, Benny Golson, Billy Cobham, Branford Marsalis, Joe Lovano, Robert aGambarini, Aldo Romano, Enrico Rava, Paolo Fresu e molti altri. Al suo attivo 10 dischi a suo nome e più di 100 come sideman o co-leader. E’ l’unico artista europeo ad essere stato pubblicato da una delle più prestigiose etichette specializzate statunitensi, la Maxjazz (“Where or When”, 2013). Inizia a studiare il sax alto a 16 anni, passando presto al tenore e al soprano. Dopo pochi anni, inizia ed esibirsi nei jazz club della sua città e dei dintorni, e nel 1984 riceve il suo primo ingaggio professionale importante, col gruppo Area II, riedizione degli storici Area, guidati dal batterista Giulio Capiozzo. Si mette così in luce a livello nazionale, e inizia a collaborare con molti musicisti trasferendosi a Milano. Nel ’94 registra il primo disco a suo nome, destando molta attenzione tra il pubblico e la critica. Espatria sempre più spesso, soprattutto in Francia, dove registra due lavori a suo nome e dove, nel 2001, viene chiamato a far parte del gruppo di Aldo Romano “Because of Bechet” con cui si esibisce in tutti i principali festival e teatri transalpini. Nel 2006 fonda, insieme al collega di Detroit Chris Collins, il Detroit-Torino Urban Jazz Project, un ambizioso e articolato progetto multidisciplinare (che vede coinvolti anche due fotografi) che esplora differenze e similitudini culturali tra le due “città dell’auto”. Nel 2008 pubblica 3 nuovi progetti discografici, tra cui uno realizzato in Belgio col gruppo di Bart DeFoort che ha ottenuto il premio Django d’Or come miglior disco dell’anno. A fine agosto dello stesso anno si è esibito, unico artista europeo, al prestigioso Detroit International Jazz Festival con una formazione americana. Nel 2009 è stato in tournée in Cile, partecipando al festival jazz di Providencia, ha partecipato ad alcuni reading-musicali con gli scrittori Paolo Giordano e Luca Ragagnin, si è esibito in tour con un suo quartetto (presentando il cd “The Age of Numbers” – Auand Records), col pianista americano Xavier Davis, si è esibito in Norvegia, e ha compiuto una tournée negli Stati Uniti con il progetto Detroit-Torino Urban Jazz Project. Sempre nello stesso anno risiede per quattro mesi a Washington DC, dove collabora con molti artisti rappresentativi della scena U.S.A., esibendosi in vari jazz clubs e rassegne, e compie nuovamente un lungo tour tra Belgio e Olanda. Nel 2010 si esibisce ancora negli U.S.A. e da vita ad un nuovo progetto, il Northbound, un quartetto “pianoless” con trombone. Il 9 maggio 2011 si è tenuta con grande successo al Teatro Regio di Torino la prima mondiale del DTUJP (Detroit-Torino Urban Jazz Project) in versione “sinfonica”, dove l’orchestra Filarmonica ’900 diretta dal M° Damian Iorio ha eseguito insieme al quartetto guidato da Cisi e Collins le due partiture commissionate appositamente ai compositori Carlo Boccadoro e James Hartway. Tra le sue più singolari collaborazioni, su disco e dal vivo, spicca quella con il prestigioso ensemble di musica barocca La Venexiana, in cui fonde la sua personale sonorità e il suo stile in un repertorio classico che spazia tra Monteverdi e Handel. Con loro si esibisce frequentemente all’estero, soprattutto in Germania. Il suo cd, “Homecoming”, registrato per l’etichetta giapponese Albore Jazz, lo vede guidare un quartetto con alcuni vecchi compagni di viaggio: Luigi Bonafede, Rosario Bonaccorso e Francesco Sotgiu, in un programma di composizioni originali. Nel 2015 e nel 2016 ha vinto il Jazzit Readers Poll (indetto dalla rivista italiana Jazzit) come migliore Sax Tenore italiano. A maggio 2016 ha compiuto un lungo tour in Russia riscuotendo consensi entusiastici. Nel 2016 è stato pubblicato un pregevole lavoro discografico che lo vede al fianco del pianista afroamericano Eric Reed. A maggio 2018 il suo primo disco prodotto dalla Warner Music, “No Eyes – Looking at Lester Young” un sentito omaggio a uno dei massimi geni della storia del Jazz e “inventori” del sax tenore. Negli anni è stato invitato a tenere una masterclass alla Juilliard School di New York. In campo didattico, dal 2010 è docente di Sassofono jazz al Conservatorio di Torino.


Matteo Galli,  nato nel 1971, si è diplomato a pieni voti in organo e composizione organistica presso il conservatorio di Piacenza, sotto la guida di Giuseppina Perotti. Si è perfezionato, con E. Kooiman, Ch. Stembridge, M. Torrent, e in particolare con M. Radulescu presso la Cattedrale di Cremona e alla Academie d'Orgue  di Porrentruj (Svizzera). Svolge attualmente un’intensa attività concertistica in tutta Europa e negli Stati Uniti d’America dove ha condotto complessivamente diciassette tournée. Ha suonato presso la Philarmonia di San Pietroburgo e al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca nell’ambito dell’International Organ Festival. In Italia è regolarmente invitato in importanti festival e rassegne concertistiche. Suona stabilmente in duo con il pianista Francesco Attesti e collabora con il sassofonista jazz Emanuele Cisi. E' impegnato nell’attività di analisi, valorizzazione e tutela del ricco patrimonio nazionale di strumenti antichi, in collaborazione con i presidi della Soprintendenza e le Curie. E' direttore musicale e organista titolare della Comunità Pastorale Santi Magi di Milano che unisce le Basiliche di San Lorenzo Maggiore, S. Maria presso S. Satiro, San Giorgio al Palazzo, Sant’Alessandro e Sant’Eustorgio. E’ coordinatore dell’ampio progetto didattico del  Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano. E’ direttore artistico di diverse rassegne concertistiche e programmi culturali fra cui, in particolare, “Le Voci della Città - Antichi organi un patrimonio di Milano”. Conduce un’intensa attività di sperimentazione musicale e teatrale anche dedicato al pubblico più giovane. All’attività di musicista affianca l’interesse per il management artistico occupandosi della progettazione, dell’organizzazione e della realizzazione di varie manifestazioni musicali. E’ autore di testi e regie teatrali, in particolare di spettacoli di carattere musicale. Ha collaborato con Arnoldo Foa e con Giovanna Bozzolo.


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