giovedì 24 aprile 2025

Sabato 26 aprile (ore 20) - Il "Requiem" di Francesco Filidei in prima italiana inaugura il 34° Festival Milano Musica - L'esecuzione è dedicata alla memoria di Papa Francesco

 

INAUGURAZIONE
TEATRO ALLA SCALA
SABATO 26 APRILE
ORE 20
Ensemble Intercontemporain
Ensemble vocale Les Métaboles
Léo Warynski, direttore
Dimitri Vassilakis, pianoforte

Francesco Filidei (1973)
Ballata n. 2 per ensemble (2011, 13’)
Dormo molto amore per coro a cappella su una poesia di Stefano Busellato (2012, 10’)
Ballata n. 3 per pianoforte ed ensemble (2013, 12’)
Tutto in una volta per doppio coro su una poesia di Nanni Balestrini (2020, 13’)
Requiem per coro di 16 voci e 17 strumenti (2020, 30’)
Prima esecuzione in Italia
dedicata alla memoria di Papa Francesco

RIDOTTO DEI PALCHI A. TOSCANINI
ORE 19
Incontro con Francesco Filidei in conversazione con Ingrid Pustijanac
Concerto in coproduzione con Teatro alla Scala
Sponsor istituzionale Intesa Sanpaolo


Fiori, tempo, respiro, il 34° Festival Milano Musica, incentrato sulla personalità artistica di Francesco Filidei, tra le più rilevanti e originali della sua generazione, si inaugura sabato 26 aprile alle 20 al Teatro alla Scala, con un programma interamente dedicato alla musica del compositore, con l’intenso Requiem per coro e strumenti, in prima italiana. L’esecuzione è dedicata alla memoria di Papa Francesco.
«Si apre come un sontuoso portone che si spalanca su una lussureggiante festa di mezza estate, il concerto inaugurale della 34° edizione del Festival Milano Musica. Un gesto generoso ed esuberante che invita il pubblico ad avvicinarsi alla musica di Francesco Filidei con la mente e le orecchie aperte verso lo stupore, la meraviglia e la sorpresa. Il programma, infatti, intreccia due grandi temi che hanno innervato la ricerca del compositore pisano a partire dagli anni Dieci del Duemila, entrambi permeati da un rinnovato interesse verso il colore armonico e un più disteso e
interiorizzato rapporto con le radici della tradizione musicale occidentale. Il primo filone tematico è quello delle ballate, opere per strumento solista ed ensemble, inaugurato nel 2011 con la Ballata n. 1 per organo, ensemble ed elettronica e che si estende fino alla più recente Ballata n. 8 per ensemble ed elettronica del 2021 e nel cui arco creativo si collocano anche la Ballata n. 2 per ensemble (2011) e la Ballata n. 3 (2013) per pianoforte ed ensemble […]». Un filone che abbraccia l’intera arcata formale del Festival: alla Seconda e alla Terza Ballata in programma nel concerto inaugurale fanno infatti da contraltare le Ballate Prima e Settima, con cui il Festival si chiude il 6 giugno alla Chiesa di Sant’Angelo.
«Il secondo filone tematico vede come protagonista la scrittura vocale, una dimensione emersa in tutta la sua urgenza a partire dal 2009, anno de L’Opera (Forse) per sei interpreti [contraltare ironico alla prima scaligera, con Federico Maria Sardelli voce recitante e con l’ensemble Opificio Sonoro che, diretto da Marco Momi, debutta al Festival lunedì 5 maggio, ndr.] e che non ha più abbandonato gli interessi di Filidei manifestandosi sia attraverso la produzione operistica (Giordano Bruno, L’Inondation, Il nome della rosa), sia attraverso la scrittura per compagini corali come nelle composizioni Dormo molto amore (2012) per ensemble vocale, Tutto in una volta (2020) per doppio coro, o nel Requiem […] che chiude il programma e nel quale i colori corali si congiungono con gli orizzonti sonori strumentali, già saggiati attraverso l’ascolto delle Ballate, in un gesto di sintesi finale».
Per coro e diciassette strumenti (2020), il Requiem presenta «una struttura in quattro parti: Introitus, Kyrie, Dies irae e Agnus Dei che in più di mille anni di storia hanno frequentato compositori più importanti. Ne è consapevole Filidei quando afferma che “bisogna essere in grado di aggredire questo patrimonio e rimetterlo in discussione. Così, nel mio pezzo si potrà ritrovare una ricerca armonica (ispirata al Requiem di Duruflé) sviluppata sul ciclo delle quinte nell’Introitus, un evidente interesse per il contrappunto e la numerologia nel Kyrie (un cenno al Requiem di Ligeti), o una teatralità operistica nel Dies irae (Verdi)» (Ingrid Pustijanac)
Trasmesso in diretta su Rai Radio 3, il concerto è preceduto, alle ore 19, da un incontro con il compositore in conversazione con Ingrid Pustijanac nel Ridotto dei Palchi A. Toscanini.

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