“Vivaldi e il mandolino”: una matinée dedicata dall’Orchestra a Plettro "Gino Neri" allo straordinario compositore veneziano, domenica 13 aprile alle 10.30. L’Ensemble diretto da Pierclaudio Fei eseguirà, nell’ambito di "Ferrara Musica al Ridotto", il Concerto in do maggiore per mandolino e orchestra, il Concerto in sol maggiore per orchestra e due mandolini soli e il Concerto in re maggiore per liuto. Saranno proposti inoltre, La Follia, una delle variazioni più celebri della musica barocca, e l'altrettanto famoso Concerto alla Rustica.
Il mandolino che Vivaldi conosceva a Venezia era praticamente un piccolo liuto accordato all'ottava sopra (mandolino cosiddetto “lombardo” dagli addetti ai lavori). E’ probabile che le putte della Pietà lo suonassero abitualmente e che i suoi lavori per mandolino e orchestra abbiano avuto origine all’interno dell’Ospedale della Pietà, come la maggior parte della sua produzione. Una seconda ipotesi è che Vivaldi abbia avuto occasione di committenze per mandolino anche all’esterno alla propria città: i fitti rapporti di scambio col mecenate ferrarese marchese Guido Bentivoglio, che di mandolino si dilettava, possono far pensare che abbia scritto per lui il Concerto RV 425.
Anche con l’obiettivo di rinnovare il legame tra Vivaldi e Ferrara, l’Ensemble Gino Neri si unisce al percorso iniziato, alcuni anni fa, da parte della Fondazione Teatro Comunale, volto alla riscoperta di importanti e poco conosciute opere di Antonio Vivaldi. Fu proprio questa città che nel 1739 gli vietò di rappresentare la sua opera Farnace, considerata immorale dall’arcivescovo locale. Questo divieto segnò una delle pagine più oscure della vita del musicista. Eppure, secoli dopo, fu proprio un bondenese, Luigi Torri, a riscoprire le sue partiture.
Con gli strumenti a pizzico dell’Orchestra - qui utilizzati nell’esecuzione delle parti orchestrali degli archi - parteciperanno a “Vivaldi e il mandolino” tre solisti di rango assoluto: Maria Cleofe Miotti (nella foto a destra), mandolinista diplomata con Ugo Orlandi al Conservatorio "Pollini" di Padova, dove è attualmente docente, Francesco Tomasi, esperto di liuto, chitarra barocca e tiorba, (formato con Rolf Lislevand alla Musikhochschule di Trossingen e docente al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara) e Nicola Marzanati, componente dell’Orchestra Gino Neri e promettente allievo al Frescobaldi.
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