Nel penultimo appuntamento della stagione di concerti ospitata al Teatro Comunale di Vicenza, lunedì 7 aprile all3 20:45 la Società del Quartetto propone un recital pianistico di Alexander Gadjiev, trentenne artista goriziano già molto in vista a livello internazionale.
Figlio d'arte – entrambi i genitori sono musicisti – Gadjiev ha esordito con un'orchestra a soli 9 anni e ha tenuto il suo primo concerto da solista a 10. Diplomatosi con il massimo dei voti nel 2013, si è poi perfezionato al Mozarteum di Salisburgo e alla Hochschule di Berlino inanellando, nel frattempo, vari successi in importanti competizioni pianistiche internazionali, fra i quali la finale all'ultimo Concorso Chopin di Varsavia. Dal 2019 al 2021 Alexander ha fatto parte della selezione dei BBC New Generation Artists e nel 2022 si è aggiudicato il Terence Judd Award che gli ha consentito di tenere importanti concerti con l'Orchestra Hallé di Manchester. Già artista residente all'Unione Musicale di Torino e alla Wigmore Hall di Londra, oggi si esibisce regolarmente in recital e come solista a fianco di prestigiose formazioni fra le quali la Sinfonica della Rai, la Sinfonica di Praga, la NHK di Tokyo, l'Orchestra della Konzerthaus di Berlino e la SWR di Stoccarda.
Ambasciatore culturale di Gorizia-Nova Gorica, città che è crocevia naturale di popoli, culture e lingue, Gadjiev padroneggia perfettamente cinque idiomi ed è stato insignito dal Presidente della Repubblica slovena del Premio Prešeren, il più alto riconoscimento sloveno per gli artisti. Per il suo debutto con la Società del Quartetto di Vicenza il pianista goriziano ha scelto un programma davvero vario che metterà in risalto le sue doti di virtuoso. S'inizia con una selezione dalle Sei Bagatelle di Beethoven, uno degli ultimi grandi saggi che il compositore di Bonn dedicò alla tastiera. A seguire l'amatissimo Chopin, con tre Mazurche tratte dall'Opus 59 e un salto nella Francia di Debussy con quattro splendidi “quadri musicali” tratti dalla raccolta del secondo Libro dei Préludes. Il viaggio di Gadjiev punta poi a Est proponendo la suite “All'aria aperta” di Béla Bartók, considerato da molti come il miglior brano per pianoforte composto dall'autore transilvano nonché un severo banco di prova per tutti i pianisti che lo affrontano. Dopo l'intervallo ancora due grandi compositori che si dedicarono con successo alla scrittura per la tastiera. Di Robert Schumann ascolteremo gli amatissimi “Canti del mattino” (Gesänge der Frühe) composti nel 1853 per descrivere con il linguaggio della musica le romantiche atmosfere che evoca l'alba di ogni nuovo giorno. Il recital di Alexander Gadjiev si chiude con la Sonata per pianoforte n. 2 di Rachmaninov, altra pagina che mette a dura prova le doti tecniche degli interpreti. Iniziata nel 1913 durante un soggiorno romano, la Sonata debuttò a Mosca nel dicembre dello stesso anno e fu revisionata dall'autore un ventennio più tardi.
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