La scomparsa di Roberto De Simone priva
la cultura italiana di ua figura di primo piano, la cui passione per le espressioni della
musica e del teatro popolari di Napoli si è estesa dalla ricerca etnografica e musicologica alla
creazione scenica (basti ricordare La gatta Cenerentola) e all’organizzazione
culturale. Direttore artistico del Teatro di San Carlo di Napoli, Direttore del Conservatorio
‘San Pietro a Majella’ di Napoli e Accademico di Santa Cecilia, De Simone è stato attivo come
regista d’opera nei maggiori teatri.
Il Sovrintendente Ortombina, i Lavoratori e la Direzione del Teatro alla Scala gli dedicano un ricordo pieno di affetto speciale, consolidato in anni di collaborazione. Al Teatro alla Scala De Simone si avvicina già nel 1972, come autore delle ricerche musicali per un concerto della Nuova Compagnia di Canto Popolare alla Piccola Scala. È Riccardo Muti, anni più tardi, a chiamarlo per la regia di Nabucco di Giuseppe Verdi in occasione dell’Inaugurazione della Stagione 1986/87. Le scene erano di Mauro Carosi, i costumi di Odette Nicoletti e in palcoscenico si fronteggiavano Renato Bruson e Ghena Dimitrova.
Il Sovrintendente Ortombina, i Lavoratori e la Direzione del Teatro alla Scala gli dedicano un ricordo pieno di affetto speciale, consolidato in anni di collaborazione. Al Teatro alla Scala De Simone si avvicina già nel 1972, come autore delle ricerche musicali per un concerto della Nuova Compagnia di Canto Popolare alla Piccola Scala. È Riccardo Muti, anni più tardi, a chiamarlo per la regia di Nabucco di Giuseppe Verdi in occasione dell’Inaugurazione della Stagione 1986/87. Le scene erano di Mauro Carosi, i costumi di Odette Nicoletti e in palcoscenico si fronteggiavano Renato Bruson e Ghena Dimitrova.
L’immenso successo dello spettacolo si riflette nelle riprese del 1988 e del 1996, ma soprattutto in un consolidato rapporto con il Maestro Muti, che si concretizza nel 1989 in Orfeo ed Euridice di Gluck con Bernadette Manca di Nissa, Lella Cuberli e Elizabeth Norberg-Schulz e ne Lo frate ‘nnamorato di Pergolesi, e il 7 dicembre 1990 con Idomeneo di Mozart con Giuseppe Sabbatini. Il terzo 7 dicembre con Riccardo Muti, per l’apertura della Stagione 1995/1996, è ancora mozartiano: Die Zauberflöte è interpretato tra gli altri da Andrea Rost, Paul Groves e Simon Keenlyside. Proprio trasmettendo questo allestimento, visibile anche su LaScalaTv, Rai Cultura omaggerà Roberto De Simone su Rai 5, venerdì 11 alle 21:15.
Nel 1997, nell’ambito della collaborazione con il Teatro di San Carlo, la Scala avrebbe ospitato anche Te voglio bene assaje, opera coreografica di De Simone e Luciano Cannito su musiche composte dagli studenti del Conservatorio ‘San Pietro a Majella’ su temi donizettiani. Sempre in collaborazione e con i complessi del San Carlo, la Scala presenta nel 2007 Il Socrate immaginario di Paisiello.
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