E' stata presentata la XII edizione del Festival dell'Ascensione, omaggio al repertorio sacro europeo, sotto la direzione artistica di Giuditta Comerci. L’edizione 2025, promossa da NOEMA Associazione per lo Studio e la Promozione della Cultura Musicale in collaborazione con Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, si svolgerà interamente presso la Basilica di San Calimero.
Il Festival dell’Ascensione compie quest’anno un breve viaggio giubilare, che prende piede dal Medio Evo meno consueto e punta a Roma, alla Cappella Papale, al V centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina: perché se ancora oggi il contrappunto è insegnato sulle opere e le lezioni di questo straordinario polifonista italiano, è necessario non solo celebrarlo, ma anche tentare di comprendere i motivi della sua rilevanza, nella consapevolezza che ciò che con Palestrina si compie (perfecta sunt) e giunge così a perfezione, ha radici, sviluppo, vita e contesti ricchissimi e generativi.
Il viaggio sarà perciò condotto a partire da forme, suoni e colori provenienti dalla fine del Trecento dell’Italia centrale; proseguirà sul desiderio di Josquin Desprez di giungere alla Cappella Papale, e sosterà a Roma tra le forme dei mottetti, della messa e dei madrigali spirituali di Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Una felice e importante collaborazione segna inoltre questa edizione del Festival. L’opera che caratterizza l’immagine coordinata, “Dissociazione casuale n. 31”, è stata infatti creata ad hoc per Noema e per il Festival dell’Ascensione dall’artista e designer torinese Giampiero Bodino, direttore artistico del Gruppo Richemont. Quest’opera riassume con forza e sintesi ciò che spinge Noema a persistere nella proposta di un ciclo di concerti dedicato al repertorio antico, e che lo stesso Giampiero Bodino ha evocato in una sua intervista: la modernità è il risultato di un pensiero che ha capito e assorbito la sua storia. Una storia che, dunque, vogliamo continuare a leggere e raccontare, perché sia sempre chiara la rilevanza contemporanea di ciò che costituisce e nutre le nostre radici più profonde.
Il viaggio sarà perciò condotto a partire da forme, suoni e colori provenienti dalla fine del Trecento dell’Italia centrale; proseguirà sul desiderio di Josquin Desprez di giungere alla Cappella Papale, e sosterà a Roma tra le forme dei mottetti, della messa e dei madrigali spirituali di Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Una felice e importante collaborazione segna inoltre questa edizione del Festival. L’opera che caratterizza l’immagine coordinata, “Dissociazione casuale n. 31”, è stata infatti creata ad hoc per Noema e per il Festival dell’Ascensione dall’artista e designer torinese Giampiero Bodino, direttore artistico del Gruppo Richemont. Quest’opera riassume con forza e sintesi ciò che spinge Noema a persistere nella proposta di un ciclo di concerti dedicato al repertorio antico, e che lo stesso Giampiero Bodino ha evocato in una sua intervista: la modernità è il risultato di un pensiero che ha capito e assorbito la sua storia. Una storia che, dunque, vogliamo continuare a leggere e raccontare, perché sia sempre chiara la rilevanza contemporanea di ciò che costituisce e nutre le nostre radici più profonde.
4 maggio, MARGINALIA. Trecento perduto, ritrovato, radioso
Progetto musicale Fragmenta (Basilea)
Sara Maria Fantini, Elisabeth Sommers, Federica Bocchini
Voci, percussioni, liuto, viella, viola d’arco
11 maggio, VIAGGIO IN ITALIA. Fiamminghi alla Cappella Papale
Cappella Pratensis (Lovanio/Belgio) – Tim Braithwaite, superius e direzione
18 maggio, SPEM IN ALIUM NUMQUAM HABUIT. Pierluigi da Palestrina
Ensemble Vocale Harmonia Cordis (Milano)
Jacopo Facchini, direzione
25 maggio, LA VERTIGINE DEL CANTICO. Pierluigi da Palestrina
De labyrintho (Vicenza) – Walter Testolin, direzione
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Ogni concerto sarà preceduto da un’introduzione a partire dalle ore 20.10.


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