domenica 20 aprile 2025

TCBO: MOZART E BRAHMS SOTTO LA LENTE DI JAMES CONLON

 
Ruotano attorno a due grandi compositori come Wolfgang Amadeus Mozart e Johannes Brahms i due concerti sinfonici che segnano il gradito ritorno del Direttore musicale dell’Opera di Los Angeles James Conlon sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Giovedì 24 aprile alle 20.30 all’Auditorium Manzoni vengono proposte due pagine giovanili del “genio di Salisburgo”, gli Intermezzi dal Thamos, König in Ägypten (Thamos, re d’Egitto) e l’Ouverture dal Lucio Silla, abbinate alla Sinfonia n. 2 del compositore tedesco, mentre il 31 ottobre sarà la volta dei balletti dall’Idomeneo mozartiano insieme alla Sinfonia n. 4 ancora di Brahms.
Modernità e grande forza drammatica sprigionano gli Intermezzi K. 345 dalle musiche di scena composte da un giovane Mozart per il dramma eroico Thamos, König in Ägypten, su soggetto di Tobias Philipp von Gebler, dopo l’incontro con Emanuel Schikaneder, futuro librettista del Flauto Magico. L’azione, ambientata nell’antico Egitto, ruota attorno alla bontà di Thamos, figlio di un usurpatore e innamorato della figlia del vecchio re detronizzato Menes. Infelice fu il destino di questa partitura, che venne snobbata dopo la prima esecuzione, e che oggi si ascolta raramente nella versione con i tre cori e i cinque intermezzi; di questi ultimi Conlon propone una selezione per sola orchestra proprio nel concerto bolognese. Ottenne invece un certo successo, seppur effimero, il dramma Lucio Silla alla prima rappresentazione al Teatro Regio Ducale di Milano nel 1772, terzo lavoro presentato su quel palcoscenico dopo Mitridate, re di Ponto e Ascanio in Alba. Scintillante e fastosa è la sua Ouverture K. 135, che prelude al dramma per musica in tre atti sulle vicende del dittatore e militare romano.


Lo statunitense Conlon, bacchetta ospite di prestigiose realtà musicali – dal Metropolitan di New York al Festival di Salisburgo, passando per la Staatsoper di Vienna e il Teatro alla Scala – propone infine la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Brahms. Soprannominata “l’ultima Sinfonia di Schubert” per il suo carattere melodico e cantabile assimilabile allo stile del compositore austriaco, la “Seconda” fu composta nel 1877 in Carinzia, sulle Alpi austriache; intrisa della natura di quei luoghi, fu presentata con successo quell'anno al Musikverein di Vienna con Hans Richter sul podio.


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