Basilica Santa Maria presso
Satiro
Milano
Via Torino 17/19
Venerdì 18 aprile
2025, ore 13
una Via Crucis contemporanea
testi di Silvano
Petrosino
Giulia Gaudenzi, voce narrante
Emanuele
Cisi, sassofono
Matteo Galli, organo
Alle 13 saranno
i testi del filosofo Silvano Petrosino (
nella foto a destra), appositamente
pensati e scritti per questa occasione, ad essere contrappuntate
di suoni. Si tratta di linee musicali che scaturiranno direttamente
dai commenti alle stazioni per disegnare una polifonia a tre voci. Un
linguaggio musicale che sgorga dalle radici culturali del nostro
tempo, dalla tradizione improvvisativa che collega straordinariamente
secoli di prassi liturgica con la modernità del jazz (con la sua
fenomenologia poliedrica). Il sassofono d'eccezione, con la sua voce
quasi umana fatta di respiro, di aria, di forza e di sussurri per
interpretare una Via Crucis contemporanea senza timore di spendere
linguaggi inusuali che toccano la radice della
spiritualità.
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Emanuele
Cisi, nato a Torino nel 1964, è oggi uno dei
compositori e sassofonisti (tenore e soprano) più apprezzati della
scena jazz internazionale. Un suono personale e ricercato, un
approccio energico, uniti a una profonda conoscenza della tradizione
e a uno spiccato senso della melodia e dello swing, sono i tratti
salienti del suo stile. Nel 1995, viene premiato dalla rivista Musica
Jazz come miglior nuovo talento. Da allora la sua carriera
professionale si snoda tra Italia, Europa e Stati Uniti, ma si è
esibito anche in Cina, in Russia, in Oceania e Sud America. Ha
suonato con: Clark Terry, Nat Adderley, Jimmy Cobb, Sting, Albert
Heath, Benny Golson, Billy Cobham, Branford Marsalis, Joe Lovano,
Robert aGambarini, Aldo Romano, Enrico Rava, Paolo Fresu e molti
altri. Al suo attivo 10 dischi a suo nome e più di 100 come sideman
o co-leader. E’ l’unico artista europeo ad essere stato
pubblicato da una delle più prestigiose etichette specializzate
statunitensi, la Maxjazz (“Where or When”, 2013). Inizia a
studiare il sax alto a 16 anni, passando presto al tenore e al
soprano. Dopo pochi anni, inizia ed esibirsi nei jazz club della sua
città e dei dintorni, e nel 1984 riceve il suo primo ingaggio
professionale importante, col gruppo Area II, riedizione degli
storici Area, guidati dal batterista Giulio Capiozzo. Si mette così
in luce a livello nazionale, e inizia a collaborare con molti
musicisti trasferendosi a Milano. Nel ’94 registra il primo disco a
suo nome, destando molta attenzione tra il pubblico e la critica.
Espatria sempre più spesso, soprattutto in Francia, dove registra
due lavori a suo nome e dove, nel 2001, viene chiamato a far parte
del gruppo di Aldo Romano “Because of Bechet” con cui si esibisce
in tutti i principali festival e teatri transalpini. Nel 2006 fonda,
insieme al collega di Detroit Chris Collins, il Detroit-Torino Urban
Jazz Project, un ambizioso e articolato progetto multidisciplinare
(che vede coinvolti anche due fotografi) che esplora differenze e
similitudini culturali tra le due “città dell’auto”. Nel 2008
pubblica 3 nuovi progetti discografici, tra cui uno realizzato in
Belgio col gruppo di Bart DeFoort che ha ottenuto il premio Django
d’Or come miglior disco dell’anno. A fine agosto dello stesso
anno si è esibito, unico artista europeo, al prestigioso Detroit
International Jazz Festival con una formazione americana. Nel 2009 è
stato in tournée in Cile, partecipando al festival jazz di
Providencia, ha partecipato ad alcuni reading-musicali con gli
scrittori Paolo Giordano e Luca Ragagnin, si è esibito in tour con
un suo quartetto (presentando il cd “The Age of Numbers” –
Auand Records), col pianista americano Xavier Davis, si è esibito in
Norvegia, e ha compiuto una tournée negli Stati Uniti con il
progetto Detroit-Torino Urban Jazz Project. Sempre nello stesso anno
risiede per quattro mesi a Washington DC, dove collabora con molti
artisti rappresentativi della scena U.S.A., esibendosi in vari jazz
clubs e rassegne, e compie nuovamente un lungo tour tra Belgio e
Olanda. Nel 2010 si esibisce ancora negli U.S.A. e da vita ad un
nuovo progetto, il Northbound, un quartetto “pianoless” con
trombone. Il 9 maggio 2011 si è tenuta con grande successo al Teatro
Regio di Torino la prima mondiale del DTUJP (Detroit-Torino Urban
Jazz Project) in versione “sinfonica”, dove l’orchestra
Filarmonica ’900 diretta dal M° Damian Iorio ha eseguito insieme
al quartetto guidato da Cisi e Collins le due partiture commissionate
appositamente ai compositori Carlo Boccadoro e James Hartway. Tra le
sue più singolari collaborazioni, su disco e dal vivo, spicca quella
con il prestigioso ensemble di musica barocca La Venexiana, in cui
fonde la sua personale sonorità e il suo stile in un repertorio
classico che spazia tra Monteverdi e Handel. Con loro si esibisce
frequentemente all’estero, soprattutto in Germania. Il suo cd,
“Homecoming”, registrato per l’etichetta giapponese Albore
Jazz, lo vede guidare un quartetto con alcuni vecchi compagni di
viaggio: Luigi Bonafede, Rosario Bonaccorso e Francesco Sotgiu, in un
programma di composizioni originali. Nel 2015 e nel 2016 ha vinto il
Jazzit Readers Poll (indetto dalla rivista italiana Jazzit) come
migliore Sax Tenore italiano. A maggio 2016 ha compiuto un lungo tour
in Russia riscuotendo consensi entusiastici. Nel 2016 è stato
pubblicato un pregevole lavoro discografico che lo vede al fianco
del pianista afroamericano Eric Reed. A maggio 2018 il suo primo
disco prodotto dalla Warner Music, “No Eyes – Looking at Lester
Young” un sentito omaggio a uno dei massimi geni della storia del
Jazz e “inventori” del sax tenore. Negli anni è stato invitato a
tenere una masterclass alla Juilliard School di New York. In campo
didattico, dal 2010 è docente di Sassofono jazz al Conservatorio di
Torino.

Giulia Gaudenzi, è attrice, scrittrice, redattrice e
autrice, si occupa di danza e di comunicazione. sviluppa un forte
interesse per la scrittura e nel 2018 consegue la laurea in Lettere
presso l’università di Bergamo. Poco dopo si avvicina al mondo del
teatro grazie alla conoscenza dell’artista Franz Cancelli e delle
sue maschere teatrali con il quale collabora per spettacoli ed eventi
a Bergamo e Venezia. Nel frattempo frequenta corsi di danza classica
attraverso i quali scopre la sua forte passione per la danza. Nel
2019 viene accettata alla scuola di Teatro Arsenale di Milano dove si
diploma come attrice nel 2021. Il 2021 è anche l’anno in cui si
trasferisce a Milano: va in scena per lo spettacolo Infinito Nero di
Salvatore Sciarrino (2021) e lavora al progetto di danza Amante con
la danzatrice e coreografa Michela Priuli (2022).
Inizia a
collaborare con diverse realtà creative che vanno dal teatro, alla
danza, al disegno, alla fotografia, alla moda e alla scrittura.
Pubblica degli articoli per la rassegna teatrale Prima del Teatro
Arsenale di Milano.

Matteo Galli, nato nel 1971,
si è diplomato a pieni voti in organo e composizione organistica
presso il conservatorio di Piacenza, sotto la guida di Giuseppina
Perotti. Si è perfezionato, con E. Kooiman, Ch. Stembridge, M.
Torrent, e in particolare con M. Radulescu presso la Cattedrale di
Cremona e alla Academie d'Orgue di Porrentruj
(Svizzera). Svolge attualmente un’intensa attività concertistica
in tutta Europa e negli Stati Uniti d’America dove ha condotto
complessivamente diciassette tournée. Ha suonato presso la
Philarmonia di San Pietroburgo e al Conservatorio Tchaikovsky di
Mosca nell’ambito dell’International Organ Festival. In Italia è
regolarmente invitato in importanti festival e rassegne
concertistiche. Suona stabilmente in duo con il pianista Francesco
Attesti e collabora con il sassofonista jazz Emanuele Cisi. E'
impegnato nell’attività di analisi, valorizzazione e tutela del
ricco patrimonio nazionale di strumenti antichi, in collaborazione
con i presidi della Soprintendenza e le Curie. E' direttore musicale
e organista titolare della Comunità Pastorale Santi Magi di Milano
che unisce le Basiliche di San Lorenzo Maggiore, S. Maria presso S.
Satiro, San Giorgio al Palazzo, Sant’Alessandro e Sant’Eustorgio.
E’ coordinatore dell’ampio progetto didattico del Museo
degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano. E’
direttore artistico di diverse rassegne concertistiche e programmi
culturali fra cui, in particolare, “Le Voci della Città - Antichi
organi un patrimonio di Milano”. Conduce un’intensa attività di
sperimentazione musicale e teatrale anche dedicato al pubblico più
giovane. All’attività di musicista affianca l’interesse per il
management artistico occupandosi della progettazione,
dell’organizzazione e della realizzazione di varie manifestazioni
musicali. E’ autore di testi e regie teatrali, in particolare di
spettacoli di carattere musicale. Ha collaborato con Arnoldo Foa e
con Giovanna Bozzolo.
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