Nel 1949, il Concorso Pianistico Ferruccio Busoni fu tenuto a battesimo da Claudio Arrau, Arturo Benedetto Michelangeli, Alfred Cortot, Edwin Fischer, Dinu Lipatti, Arthur Rubinstein ed Egon Petri, una giuria che comprendeva gli astri più luminosi della musica classica. Oggi, a distanza di 76 anni, il Busoni è uno dei cinque più prestigiosi concorsi pianistici al mondo, un vero gioiello per il panorama musicale italiano e per Bolzano, Città Creativa della Musica UNESCO.
La competizione, ormai da anni articolata su cadenza biennale, è quest’anno alle sue fasi finali, che si tengono dal 27 agosto al 7 settembre tra l’Auditorium e il Teatro Comunale di Bolzano.
Il primo premio consiste nella somma di 30.000 euro e prevede anche un supporto alla carriera del vincitore da parte dell’amministrazione del Concorso per i due anni successivi alla vittoria. Quest’opportunità, unica per un giovane musicista, è la grande missione della Fondazione Busoni-Mahler, impegnata nella trasmissione del lascito artistico di Ferruccio Busoni, ponte culturale tra l’Italia e l’Europa all’inizio del Novecento.
Sono 34 i candidati che formano la rosa dei finalisti della 65° edizione del Busoni, selezionati tra i 648 che l’anno scorso si sono iscritti alle preselezioni segnando un nuovo record di adesioni. Di questi, in 120 hanno partecipato alla prima fase eliminatoria nel formato del Glocal Piano Project, svoltosi dal 20 al 30 novembre. In 12 show-room Steinway & Sons in tre continenti, i candidati si sono esibiti davanti a un pubblico sullo stesso modello di pianoforte, registrati da telecamere e microfoni che hanno consentito un’uguale e perfetta ripresa audio-video, visibile da tutto il mondo sui canali della Fondazione.
La giuria delle preselezioni ha individuato 26 candidati, 4 sono stati selezionati attraverso il voto del pubblico e 3 sono stati invece scelti tra i premiati di concorsi facenti parte della World Federation of International Music Competitions, di cui il Busoni è membro fondatore. Il 34esimo candidato è un finalista della scorsa edizione del concorso, a cui motivi di salute avevano impedito di partecipare.
La prima fase del concorso prevede due prove solistiche, alla fine delle quali prima 12 e poi solo 6 candidati rimarranno in gara (dal 27 al 31 agosto). I selezionati avranno accesso alla prova cameristica, nella quale affronteranno un capolavoro del repertorio cameristico per pianoforte accompagnati da un quartetto d’archi e si esibiranno per l’ultima volta in un breve programma solistico (dal 2 al 4 settembre, ore 20:00).
I tre candidati che emergeranno da queste prove potranno ambire al primo premio: sul palco del Teatro Comunale eseguiranno un concerto per pianoforte e orchestra, accompagnati dall’Orchestra Haydn (7 settembre, ore 10:00).
Una delle chiavi del successo del Concorso Busoni è la scelta di giurie composte da concertisti di fama e da professionisti del mondo della musica riconosciuti a livello mondiale. Anche quest’anno la giuria è espressione di generazioni diverse e differenti culture musicali: troviamo il giovane Lucas Debargue (nella foto a destra), che nel 2015 suscitò un grande entusiasmo con la sua vittoria alla Tchaikovsky International Competition di Mosca ed è ora un affermato concertista, e l’italiana Saskia Giorgini, che la critica internazionale ha celebrato per i suoi ultimi dischi e che al Busoni nel 2015 vinse il Premio speciale Chopin. Legata alla storia del concorso è anche Hie-Yon Choi, forte di una consolidata carriera internazionale, come anche Mariangela Vacatello, prima donna italiana a vincere il Concorso Busoni e da allora artista molto apprezzata in Italia e all’estero. Altri grandi nomi sono quelli di Josu de Solaun, Sergio Tiempo e Peter Jablonsky, a cui si aggiungono anche il regista teatrale Sir David Pountney CBE e Dan Zhaoyi, considerato il padre dell’educazione musicale in Cina.
Quest’anno è il Simply
Quartet (nella foto a sinistra) ad accompagnare i candidati nella prova di musica da
camera. La giovane formazione nata a Vienna è a sua volta vincitrice
di quattro importanti concorsi internazionali (Carl Nielsen
International Chamber Music Competition, Quatuor á Bordeaux,
International Chamber Music Competition Franz Schubert e
International Joseph Haydn Chamber Music Competition) e negli ultimi
anni si è esibita nelle più importanti sale da concerto d’Europa,
tra cui Berlin Philharmonie, Wigmore Hall e Wiener Konzerthaus.
Il dialogo tra i finalisti e questo giovane ensemble, lodato per l’energia delle sue esecuzioni, sarà uno dei momenti focali della competizione.
La Finalissima si terrà la mattina del 7 settembre alle ore 10:00, presso il Teatro Comunale.
Nell’esecuzione dei concerti per pianoforte e orchestra, i tre sfidanti sono accompagnati come da tradizione dall’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, la principale istituzione sinfonica regionale, guidata per l’occasione da Olli Mustonen (nella foto a destra). Pianista, Mustonen si è esibito con le principali orchestre del mondo, dai Berliner Philharmoniker alla Chicago Symphony Orchestra, e da molto tempo si dedica anche alla direzione e alla composizione.
La Finalissima è trasmessa in diretta televisiva nazionale su RAI 5, in diretta streaming su amadeus.tv (Cina) e in diretta radiofonica su RAI Radio 3; è anche trasmessa in differita su ORF III e su RAI Alto Adige.
Tutto il concorso si potrà seguire in streaming sul sito della Fondazione.
Oltre ai premi per i primi sei classificati, il concorso prevede anche numerosi premi speciali. Quest’anno in particolare, si aggiunge l’importante Premio Maurizio Pollini.
Nella volontà di istituire un duraturo riconoscimento a questo immenso artista, il Festival Milano Musica ha condiviso con la Fondazione Busoni-Mahler l’istituzione di un premio dedicato. Con la felice approvazione e vicinanza di Marilisa Pollini, il premio Pollini ricorda e porta al futuro l’impegno nel rinnovamento del repertorio e verso il contemporaneo, nella proposta di programmi rigorosi e fantasiosi in cui si manifesta “la ricchezza di prospettive cui si giunge approfondendo il passato anche con la consapevolezza del presente”.
Il premio, assegnato dalla giuria ad uno dei 34 finalisti, consiste in una somma assegnata da Milano Musica pari a 5000 euro e nella partecipazione a un concerto nell’ambito del Festival Milano Musica, a partire dall’edizione 2026.
Inoltre, in collaborazione con il Fryderyk Chopin Institute, è stato istituito anche un nuovo Premio Chopin, che consiste in una somma di 3000 euro e nella possibilità di suonare un recital a Żelazowa Wola, paese natale del grande pianista polacco.
Nella programmazione della manifestazione è anche inserito un importante appuntamento che vede protagonista il Premio Busoni 2023 Arsenii Moon. Il 5 settembre, alle ore 20:00, nella splendida cornice gotica del Chiostro dei Domenicani, Moon si esibirà in un recital pianistico, seguito da un momento di condivisione riguardo la sua esperienza professionale e concertistica di questi ultimi due anni da ambasciatore del Busoni nel mondo.
Il dialogo tra i finalisti e questo giovane ensemble, lodato per l’energia delle sue esecuzioni, sarà uno dei momenti focali della competizione.
La Finalissima si terrà la mattina del 7 settembre alle ore 10:00, presso il Teatro Comunale.
Nell’esecuzione dei concerti per pianoforte e orchestra, i tre sfidanti sono accompagnati come da tradizione dall’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, la principale istituzione sinfonica regionale, guidata per l’occasione da Olli Mustonen (nella foto a destra). Pianista, Mustonen si è esibito con le principali orchestre del mondo, dai Berliner Philharmoniker alla Chicago Symphony Orchestra, e da molto tempo si dedica anche alla direzione e alla composizione.
La Finalissima è trasmessa in diretta televisiva nazionale su RAI 5, in diretta streaming su amadeus.tv (Cina) e in diretta radiofonica su RAI Radio 3; è anche trasmessa in differita su ORF III e su RAI Alto Adige.
Tutto il concorso si potrà seguire in streaming sul sito della Fondazione.
Oltre ai premi per i primi sei classificati, il concorso prevede anche numerosi premi speciali. Quest’anno in particolare, si aggiunge l’importante Premio Maurizio Pollini.
Nella volontà di istituire un duraturo riconoscimento a questo immenso artista, il Festival Milano Musica ha condiviso con la Fondazione Busoni-Mahler l’istituzione di un premio dedicato. Con la felice approvazione e vicinanza di Marilisa Pollini, il premio Pollini ricorda e porta al futuro l’impegno nel rinnovamento del repertorio e verso il contemporaneo, nella proposta di programmi rigorosi e fantasiosi in cui si manifesta “la ricchezza di prospettive cui si giunge approfondendo il passato anche con la consapevolezza del presente”.
Il premio, assegnato dalla giuria ad uno dei 34 finalisti, consiste in una somma assegnata da Milano Musica pari a 5000 euro e nella partecipazione a un concerto nell’ambito del Festival Milano Musica, a partire dall’edizione 2026.
Inoltre, in collaborazione con il Fryderyk Chopin Institute, è stato istituito anche un nuovo Premio Chopin, che consiste in una somma di 3000 euro e nella possibilità di suonare un recital a Żelazowa Wola, paese natale del grande pianista polacco.
Nella programmazione della manifestazione è anche inserito un importante appuntamento che vede protagonista il Premio Busoni 2023 Arsenii Moon. Il 5 settembre, alle ore 20:00, nella splendida cornice gotica del Chiostro dei Domenicani, Moon si esibirà in un recital pianistico, seguito da un momento di condivisione riguardo la sua esperienza professionale e concertistica di questi ultimi due anni da ambasciatore del Busoni nel mondo.
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