L'orchestra diretta da Marcon commemora in chiave sacra il bicentenario di Antonio Salieri ed esalta l'ultimo Mozart del Requiem. Mercoledì 9 aprile Frau Musika debutta al Comunale di Vicenza con il Coro del Friuli Venezia Giulia e quattro voci soliste di rango. Paolo Tagliamento è il solista del Concerto per violino n. 1 di Mozart. Introduzione all'ascolto di Mario Lanaro.
Mercoledì 9 aprile con inizio alle ore 20,30 l'orchestra su strumenti originali Frau Musika guidata dal suo fondatore Andrea Marcon si esibisce per la prima volta al Teatro Comunale di Vicenza all'insegna di Mozart e Salieri, compositore del quale si ricorda quest'anno il bicentenario della morte.
Fondata nel 2021 dopo la lunga parentesi della pandemia che aveva penalizzato in particolar modo i giovani artisti, Frau Musika è sostenuta dal mecenatismo di Fondazione Cariverona attraverso lo strumento dell'Art Bonus. Il selezionato organico è composto da musicisti under 30 di varie nazionalità che all'interno del progetto hanno l'opportunità di approfondire con il maestro Marcon e con i tutor che lo coadiuvano – tutti membri di rinomati ensemble barocchi – esecuzioni storicamente informate e su strumenti originali.
Dal 2022 l'orchestra ha restituito al pubblico, attraverso decine di concerti, i notevoli risultati del lavoro svolto: capolavori di Bach come le Passioni secondo Giovanni e Matteo, il Magnificat, la Messa in Si minore e i Concerti brandeburghesi, importanti lavori di Vivaldi, pagine di Corelli, Marcello e Leo, nonché il Don Giovanni di Mozart.
In questa prima produzione 2025 Frau Musika propone un'immersione nella musica sacra di due grandi maestri come Antonio Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart, genio del quale sarà eseguito anche il giovanile Primo Concerto per violino e orchestra. Il lavoro di approfondimento si è svolto nei giorni scorsi all'stituto Scalabrini di Bassano del Grappa e dal 7 al 12 aprile l'ensemble barocco lo presenta al pubblico dei teatri di Ancona, Belluno, Vicenza, Legnago e Verona.
Figura chiave nella storia dell'opera – scrisse una cinquantina di lavori sia nel genere giocoso che in quello drammatico – nonché stimato didatta, Salieri fu autore assai prolifico anche in ambito sacro con un gran numero di Messe, Requiem, Salmi, Mottetti, Oratori e Inni, tutti di ottima fattura. Fra questi spicca il Te Deum in Re maggiore per coro misto, orchestra e organo composto nel 1790 per l'incoronazione di Leopoldo II che sarà eseguito in apertura di concerto.
A seguire l'ampia parentesi mozartiana che inizia con il Concerto n. 1 in Si bemolle maggiore per violino e orchestra completato nell'aprile di 250 anni fa. Scritto a Salisburgo quando Mozart aveva 19 anni, il Concerto si distingue per l'estrema cura della scrittura solistica e per la ricchezza delle linee melodiche.
Infine il Requiem in Re minore per soli, coro e orchestra, capolavoro ultimo la cui incompiutezza ha generato una ridda di speculazioni e di leggende, ma ha anche contribuito ad alimentare la fama postuma del suo autore. Completato da Süssmayr – allievo e amico di Mozart – sulla base degli appunti rinvenuti dalla vedova Constanze, il Requiem è una delle pagine più analizzate e studiate della letteratura musicale, ma soprattutto una delle opere più amate dal pubblico delle più diverse culture.
Ad affiancare l'orchestra Frau Musika in questo “faccia a faccia” fra Mozart e Salieri ci sono il Coro del Friuli Venezia Giulia e quattro voci soliste di caratura internazionale: il soprano Jeanne-Marie Lelièvre, il contralto Francesca Ascioti, il tenore Leonardo Cortellazzi e il basso boliviano José Coca Loza.
Fondato nel 2001, il Coro del Friuli Venezia Giulia ha al suo attivo oltre 400 concerti, grazie anche alla gestione modulare del suo organico che consente di affrontare repertori molto diversi nell'ambito della musica antica, classica, contemporanea, jazz e pop. Ospite di importanti teatri, festival e stagioni concertistiche in Italia e all'estero, il Coro è preparato fin dagli esordi dal maestro Cristiano Dell'Oste.
Paolo Tagliamento, solista nel Concerto per violino in Si bemolle maggiore, si è diplomato al Conservatorio di Milano ad appena 15 anni. Perfezionatosi all'Accademia Chigiana, alla Stauffer con Salvatore Accardo, poi a Madrid e a Monaco, ha intrapreso una carriera come solista e camerista che lo ha già portato ad esibirsi nei più importanti palcoscenici del mondo. Suona un magnifico Pietro Giacomo Rogeri del 1701 detto “il Milanollo” concessogli in uso dalla Fondazione Pro Canale di Milano.
Organista, clavicembalista e direttore d'orchestra, Andrea Marcon è una delle personalità musicali più in vista del repertorio barocco a livello internazionale. Già fondatore della Venice Baroque Orchestra nel 1997, che ha diretto nei più prestigiosi teatri del mondo, dal 2005 guida il complesso La Cetra Basel con il quale ha intrapreso un approfondito lavoro di ricerca sul suono originale. In veste di direttore ospite Marcon è salito sul podio di orchestre del calibro dei Berliner Philharmoniker, della Bayerische Rundfunk Sinfonieorchester e delle orchestre sinfoniche delle principali radio tedesche.
Prima dell'evento – alle ore 20 presso la sala del Ridotto – Mario Lanaro terrà una guida all'ascolto del concerto.
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