STAGIONE CONCERTISTICA 2024
martedì 14 maggio, ore 20.30 - turno A
pianoforte Arcadi Volodos
Franz Schubert Sonata in la minore op.
42 D. 845
Robert Schumann Davidsbündlertänze
op. 6
Franz Liszt-Arcadi Volodos Rapsodia
ungherese in la minore n. 13 S. 244/13
Il programma musicale prevede infatti: Sonata in la minore op. 42 D. 845 di Franz Schubert; Davidsbündlertänze op. 6 di Robert Schumann; Rapsodia ungherese in la minore n. 13 S. 244/13 di Franz Liszt-Arcadi Volodos.
Il grande virtuoso ha impaginato la Sonata in la minore di Schubert (composta nel 1825) affianco ai Davidsbündlertänze (Danze della Lega dei compagni di Davide) “diciotto pezzi caratteristici per pianoforte”, composti da Schumann nel 1837, per poi far sfociare entrambe le composizioni nella Rapsodia ungherese n. 13, scritta da Liszt nel 1847 e trascritta dallo stesso Arcadi Volodos in anni recenti. Un programma complesso, monumentale ed arduo, ma anche una sfida musicale impegnativa ed affascinante che verrà di sicuro vinta.
Arcadi Volodos - Pianoforte
Nato a San Pietroburgo nel 1972, ha cominciato gli studi musicali con lezioni di canto e di direzione orchestrale. A partire dal 1987 ha intrapreso lo studio serio e strutturato del pianoforte al Conservatorio di Musica di San Pietroburgo, perfezionandosi in seguito con Galina Egiazarova al Conservatorio di Musica di Mosca e, successivamente, a Parigi e Madrid. Sin dal debutto a New York nel 1996, Arcadi Volodos ha lavorato con le maggiori orchestre tra cui: Berliner Philharmoniker, Israel Philharmonic, Philharmonia Orchestra, New York Philharmonic, Munich Philharmonic, Royal Concertgebouw, Staatskapelle Dresden, Orchestre de Paris, Leipzig Gewandhausorchester, Zurich Tonhalle Orchestra, Boston e Chicago Symphony. Numerose le collaborazioni con i più importanti direttori tra cui: Myung-Whun Chung, Lorin Maazel, Valery Gergiev, James Levine, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Jukka-Pekka Saraste, Paavo Järvi, Christoph Eschenbach, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly. I recital per pianoforte sono sempre stati al centro della vita artistica di Arcadi Volodos. Il suo repertorio include i grandi classici della tradizione pianistica tra cui Schubert, Schumann, Brahms, Beethoven, Liszt, Rachmaninov, Scriabin, Prokof’ev e Ravel, assieme a opere meno note di Mompou, Lecuona e de Falla. Arcadi Volodos si esibisce regolarmente nelle più prestigiose sale da concerto europee. Nel 2023 ha suonato alla Philharmonie di Parigi, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Konzerthaus di Vienna, alla Sala Flagey di Bruxelles, all’Auditorio Nacional di Madrid, alla Gulbenkian Foundation di Lisbona, al Konzerthuset di Stoccolma, al Conservatorio Verdi di Milano, al Teatro Petruzzelli di Bari assieme alla partecipazione al Festival de La Roque d’Antheron, al Klavier Festival Ruhr e al Festival di Salisburgo. Nel 1999 il disco del suo debutto alla Carnegie Hall di New York (Sony Classical) è stato premiato con il Gramophone Award. Da quel momento Arcadi Volodos ha inciso numerosi altri album, tutti accolti calorosamente dalla critica internazionale. Tra questi spiccano “Volodos - Schubert, solo piano works”, un’interpretazione rivelatoria del compositore austriaco, “Rachmaninov Concerto n. 3” con i Berliner Philharmoniker e James Levine e “Tchaikovsky Concerto n. 1” con Seiji Ozawa e “Volodos Plays Listz” vincitore di numerosi premi discografici. Nel 2010 viene pubblicato il cd/dvd “Volodos in Vienna” e nel 2013 arriva un altro grande successo con l’album “Volodos Plays Mompou”, dedicato alla musica del compositore spagnolo Frederic Mompou, vincitore del Gramophone Award e dell’Echo Preis. Tra le più recenti registrazioni discografiche per SONY, “Volodos Plays Brahms” è considerato un punto di riferimento nel panorama musicale e premiato con tre tra i maggiori premi discografici: Edison Classical Award, Diapason d’Or e Gramophone Award. Il suo ultimo cd è “Volodos Plays Schubert”, dedicato alla Sonata in La maggiore D959 ed ai Minuetti D334, D335 e D600. Il disco ha ricevuto l’Edison Classical Award 2020.
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