Giovedì 23 maggio alle ore 20.45 al
Teatro Verdi Padova si terrà l’appuntamento conclusivo della 58^
Stagione “Peripezie!”, concerto che vedrà il debutto con OPV del
direttore Michele Gamba, fresco del successo al Metropolitan di New
York.
In programma due Concerti di Mozart con solista la pianista padovana Leonora Armellini (nella foto, di Lodovica Barbiero), alternati a pagine di Ives e Dallapiccola.
Con un percorso costellato da tredici tappe rivolte all’ascolto di insoliti accostamenti musicali, la 58^ Stagioneconcertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto intitolata “Peripezie!”, e firmata dal Direttore artistico e musicale Marco Angius, giunge così al gran finale con il quattordicesimo e ultimo concerto. Giovedì 23 maggio alle ore 20.45 al Teatro Verdi di Padova l’evento conclusivo della Stagione OPV vedrà protagonisti la pianista padovana Leonora Armellini e il direttore Michele Gamba, tra gli interpreti più poliedrici ed interessanti, il cui debutto nel 2023 al Metropolitan di New York è stato accolto come "migliore esecuzione dell'anno" da parte del New York Times.
In programma due Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart, alternati da Washington's Birthday del compositore americano Charles Ives, brano scritto nel 1909 per ricreare in musica una fredda e triste notte di febbraio, pubblicato poi nel 1913 come primo movimento di A Symphony: New England Holidays, e Piccola musica notturna di Luigi Dallapiccola, brano suggestivo che il compositore italiano scrisse del 1954, sollecitato da una poesia del 1912 di Antonio Machado della quale la musica ne evidenzia le valenze oniriche e metafisiche. Il titolo di quest’ultimo brano rievoca il mondo musicale di Wolfgang Amadeus Mozart, del quale verranno eseguiti il Concerto in do maggiore K 246, dedicato alla contessa Antonie von Lützow, nipote del principe-arcivescovo Colloredo e pianista di buon livello, e il Concerto in la maggiore K 488, scritto dieci anni dopo, il cui Adagio rappresenta una delle pagine più intense e struggenti che il grande compositore austriaco ci ha lasciato.
Leonora Armellini ha vinto giovanissima il “Premio Janina Nawrocka” per la “straordinaria musicalità e la bellezza del suono” al Concorso Pianistico Internazionale “F. Chopin” di Varsavia (2010). L’esito è stato brillantemente confermato nell’edizione del 2021, con un Quinto Premio che ne fa la prima donna italiana ad aver scalato le vette della competizione considerata come il vertice del pianismo mondiale. Fra i numerosi premi e riconoscimenti per le sue qualità artistiche e umane, Leonora Armellini ha ricevuto nel 2013 dalle mani di Zubin Mehta il premio “Galileo 2000 Pentagramma d’oro” per il “grande coraggio e talento musicale”.
In programma due Concerti di Mozart con solista la pianista padovana Leonora Armellini (nella foto, di Lodovica Barbiero), alternati a pagine di Ives e Dallapiccola.
Con un percorso costellato da tredici tappe rivolte all’ascolto di insoliti accostamenti musicali, la 58^ Stagioneconcertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto intitolata “Peripezie!”, e firmata dal Direttore artistico e musicale Marco Angius, giunge così al gran finale con il quattordicesimo e ultimo concerto. Giovedì 23 maggio alle ore 20.45 al Teatro Verdi di Padova l’evento conclusivo della Stagione OPV vedrà protagonisti la pianista padovana Leonora Armellini e il direttore Michele Gamba, tra gli interpreti più poliedrici ed interessanti, il cui debutto nel 2023 al Metropolitan di New York è stato accolto come "migliore esecuzione dell'anno" da parte del New York Times.
In programma due Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart, alternati da Washington's Birthday del compositore americano Charles Ives, brano scritto nel 1909 per ricreare in musica una fredda e triste notte di febbraio, pubblicato poi nel 1913 come primo movimento di A Symphony: New England Holidays, e Piccola musica notturna di Luigi Dallapiccola, brano suggestivo che il compositore italiano scrisse del 1954, sollecitato da una poesia del 1912 di Antonio Machado della quale la musica ne evidenzia le valenze oniriche e metafisiche. Il titolo di quest’ultimo brano rievoca il mondo musicale di Wolfgang Amadeus Mozart, del quale verranno eseguiti il Concerto in do maggiore K 246, dedicato alla contessa Antonie von Lützow, nipote del principe-arcivescovo Colloredo e pianista di buon livello, e il Concerto in la maggiore K 488, scritto dieci anni dopo, il cui Adagio rappresenta una delle pagine più intense e struggenti che il grande compositore austriaco ci ha lasciato.
Leonora Armellini ha vinto giovanissima il “Premio Janina Nawrocka” per la “straordinaria musicalità e la bellezza del suono” al Concorso Pianistico Internazionale “F. Chopin” di Varsavia (2010). L’esito è stato brillantemente confermato nell’edizione del 2021, con un Quinto Premio che ne fa la prima donna italiana ad aver scalato le vette della competizione considerata come il vertice del pianismo mondiale. Fra i numerosi premi e riconoscimenti per le sue qualità artistiche e umane, Leonora Armellini ha ricevuto nel 2013 dalle mani di Zubin Mehta il premio “Galileo 2000 Pentagramma d’oro” per il “grande coraggio e talento musicale”.
Affermatosi come uno degli interpreti
più poliedrici ed interessanti degli anni recenti, dopo le
importanti esperienze come assistente di Antonio Pappano e Daniel
Barenboim, Michele Gamba (nella foto di Brescia:Amisano) debutta al Covent Garden di
Londra, riscuotendo grande successo di pubblico e critica. Invitato
da numerosi teatri ed orchestre europei, debutta al Teatro alla Scala
di Milano nel 2016. Da allora stabilisce un rapporto di stima e
fiducia con l’Orchestra ed il teatro milanese che lo porterà a
prendere parte a diverse produzioni negli ultimi anni. È stato
chiamato dalla Semperoper di Dresda a dirigere Die
Zauberflöte nella produzione che ha segnato la riapertura del
teatro dopo la pandemia. Ha inaugurato la scorsa Stagione della
Washington National Opera con Il Trovatore di Verdi,
ottenendo importanti consensi dalla critica internazionale, ed il suo
debutto al Metropolitan di New York con L’elisir d’amore è
stato definito dal New York Times “best performance of the year
2023”. Tra i prossimi impegni, la ripresa di Madina alla
Scala, le celebrazioni pucciniane con l’Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai ed un nuovo progetto di Marco Momi per Milano
Musica, in collaborazione con l’IRCAM di Parigi.
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