giovedì 30 maggio 2024

FdA #3 - LUDUS DANIELIS. L'opera di inizio millennio

 

Chi riesce a pensare a un'opera musicale, a un dramma liturgico cantato, se il millennio che esso inaugura è il secondo della storia dell'umanità dopo Cristo?
"La cattedrale di Beauvais è un gigantesco torso, testimone immane e simbolico dello spirito del Medioevo, quando la terra e il cielo furono più vicini che in ogni altra epoca. La costruzione fu avviata nel 1225 perseguendo un sogno: erigere la chiesa più alta del mondo. Cominciarono, come sempre, dall’area dell’altar maggiore. Sfidando le possibilità tecniche e le conoscenze ingegneristiche dell’epoca, fu eretta una costruzione impressionante: alla vertigine dell’altezza si univa la meraviglia della luce che entrava dai finestroni delle sette cappelle dell’abside. Ma era troppo: nel giro di dodici anni, durante un temporale di novembre, un pilastro cedette trascinando con sé volte e archi.
Forse non poteva che essere composto a Beauvais il più straordinario dramma liturgico medievale, il Ludus Danielis, un progetto drammaturgico-musicale che non ha eguali nel pur fiorente panorama del teatro sacro dell’epoca. Testo e musica furono composti dai chierici che celebravano nel preesistente edificio carolingio, ma il manoscritto che contiene l’opera è giunto fino a noi in un manoscritto copiato nella stessa epoca in cui si dava mano all’utopia della cattedrale.
Tre secoli dopo, immemori di Babele, i canonici di Beauvais vollero tentare ancora una volta l’impossibile: facendola poggiare sulla crociera, cioè su uno spazio vuoto, costruirono una gigantesca torre campanaria con una guglia che arrivava a 153 metri e che quattro anni più tardi crollò rovinosamente. Questa seconda catastrofe fermò la chiesa, ma fortunatamente non andò distrutto il libro grazie al quale oggi possiamo far rivivere la storia del profeta Daniele come fu raccontata e cantata dai predecessori di questi chierici visionari."
Così introduce Angelo Rusconi, del quale potremo leggere l'intero, magnifico articolo al concerto. Noi non aspettiamo altro che poterci immergere in questa 'follia medievale', riportata in suono domenica 2 giugno in San Calimero dall'Anonima Frottolisti e in luce e movimento dalla regista Lisa Nava e il light designer Claudio De Pace.
Consiglio per l'ascolto: conoscere la trama, introdotta nel podcast a cura di Laura Mazzagufo, per poter godere totalmente della musica, del canto, della varietà di strumenti, del passaggio di personaggi. Una comprensione per visione e vibrazione più che per lettura.

Giuditta Comerci, direttore artistico



Parte prima

Il re Balthasar siede in trono e la corte lo omaggia. Balthasar chiede i vasi portati via dal tempio di Gerusalemme e in quel momento una scritta appare sul muro. Balthasar chiama gli indovini che confessano di non capirne le origini e il senso.
La regina consiglia il re di rivolgersi a Daniele, che giunge a corte e spiega l’accaduto. Il re lo innalza di grado e ordina che siano allontanati i segni di sventura. Lodi vengono cantate alla regina mentre si tolgono i vasi.

Parte seconda
Fa ingresso il nuovo re, Dario, ed è festa alla sua corte. Dario ha sentito parlare di Daniele e ne ammira la saggezza. Chiede dunque di cercarlo e portarlo a corte. Dario eleva Daniele di dignità.
Gli invidiosi ricordano a Dario che da re deve essere onorato come dio. Daniele prega invece il proprio Dio e gli invidiosi sottolineano a Dario l’inosservanza perpetrata da Daniele.
Dario difende Daniele ma invano. Gettato nella fossa dei leoni, Daniele prega intensamente: un angelo sollecita Abacuc a salvare Daniele, lo trasporta nella fossa e lo salva. Daniele loda Dio, e Dario constata l’aiuto divino. Libera Daniele e punisce gli invidiosi, che cadono nella disperazione.

[Epilogo] Te Deum

Anonima Frottolisti
Katerina Ghannudi, voce e arpa
Luca Piccioni, liuto, citola, voce
Nicola Di Filippo, voce
Mauro Presazzi, voce
Luigi Vestuto, voce, liuto, citola
Simone Marcelli, organo portativo, voce
Massimiliano Dragoni, organistrum, carillon di campane, dulcimelo, percussioni antiche, corno, doppio flauto, coro

Ludovico Marcucci, voce recitante

Lisa Nava, regia
Claudio De Pace, light design

Basilica di San Calimero, Milano
ore 20,30


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