Forse non poteva che essere composto a Beauvais il più straordinario dramma liturgico medievale, il Ludus Danielis, un progetto drammaturgico-musicale che non ha eguali nel pur fiorente panorama del teatro sacro dell’epoca. Testo e musica furono composti dai chierici che celebravano nel preesistente edificio carolingio, ma il manoscritto che contiene l’opera è giunto fino a noi in un manoscritto copiato nella stessa epoca in cui si dava mano all’utopia della cattedrale.
Tre secoli dopo, immemori di Babele, i canonici di Beauvais vollero tentare ancora una volta l’impossibile: facendola poggiare sulla crociera, cioè su uno spazio vuoto, costruirono una gigantesca torre campanaria con una guglia che arrivava a 153 metri e che quattro anni più tardi crollò rovinosamente. Questa seconda catastrofe fermò la chiesa, ma fortunatamente non andò distrutto il libro grazie al quale oggi possiamo far rivivere la storia del profeta Daniele come fu raccontata e cantata dai predecessori di questi chierici visionari."
Così introduce Angelo Rusconi, del quale potremo leggere l'intero, magnifico articolo al concerto. Noi non aspettiamo altro che poterci immergere in questa 'follia medievale', riportata in suono domenica 2 giugno in San Calimero dall'Anonima Frottolisti e in luce e movimento dalla regista Lisa Nava e il light designer Claudio De Pace.
Consiglio per l'ascolto: conoscere la trama, introdotta nel podcast a cura di Laura Mazzagufo, per poter godere totalmente della musica, del canto, della varietà di strumenti, del passaggio di personaggi. Una comprensione per visione e vibrazione più che per lettura.
Giuditta Comerci, direttore artistico
Parte prima
Il re Balthasar siede in trono e la corte lo omaggia. Balthasar chiede i vasi portati via dal tempio di Gerusalemme e in quel momento una scritta appare sul muro. Balthasar chiama gli indovini che confessano di non capirne le origini e il senso.
La regina consiglia il re di rivolgersi a Daniele, che giunge a corte e spiega l’accaduto. Il re lo innalza di grado e ordina che siano allontanati i segni di sventura. Lodi vengono cantate alla regina mentre si tolgono i vasi.
Parte seconda
Fa ingresso il nuovo
re, Dario, ed è festa alla sua corte. Dario ha sentito parlare di
Daniele e ne ammira la saggezza. Chiede dunque di cercarlo e portarlo
a corte. Dario eleva Daniele di dignità.
Gli invidiosi ricordano
a Dario che da re deve essere onorato come dio. Daniele prega invece
il proprio Dio e gli invidiosi sottolineano a Dario l’inosservanza
perpetrata da Daniele.
Dario difende Daniele ma invano. Gettato
nella fossa dei leoni, Daniele prega intensamente: un angelo
sollecita Abacuc a salvare Daniele, lo trasporta nella fossa e lo
salva. Daniele loda Dio, e Dario constata l’aiuto divino. Libera
Daniele e punisce gli invidiosi, che cadono nella disperazione.
[Epilogo] Te Deum
Katerina Ghannudi, voce e arpa
Luca Piccioni, liuto, citola, voce
Nicola Di Filippo, voce
Mauro Presazzi, voce
Luigi Vestuto, voce, liuto, citola
Simone Marcelli, organo portativo, voce
Massimiliano Dragoni, organistrum, carillon di campane, dulcimelo, percussioni antiche, corno, doppio flauto, coro
Ludovico Marcucci, voce recitante
Lisa Nava, regia
Claudio De Pace, light design
Basilica di San Calimero, Milano
ore 20,30
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