giovedì 30 maggio 2024

Ravenna Festival a Cervia: presentazione "Il Trebbo in musica 2.4"

 
Che si celebrino lo spirito e le radici della Romagna o figure femminili, che si parli di cinema o dei piaceri della buona tavola, che le note siano quelle della grande tradizione operistica, del jazz o della canzone d’autore, il fil rouge principale de Il Trebbo in musica che Ravenna Festival propone a Cervia - Milano Marittima per il quinto anno consecutivo è sempre lo stesso: condivisione. Condivisione di musica, idee e notti d’estate: in collaborazione con il Comune di Cervia e con il contributo della Cooperativa Bagnini, dal 6 giugno al 4 luglio sette appuntamenti rinnovano un’antica tradizione dando voce al nostro presente. Dopo l’apertura alla Rotonda Primo Maggio – con Pupi Avati e il quartetto jazz di Teo Ciavarella – la rassegna continua all’Arena dello Stadio dei Pini, sempre alle 21.30, con l’omaggio a Puccini di Laura Morante, Margherita Vicario (nella foto a sinistra) in versione “sinfonica” con l’Orchestra La Corelli, il viaggio nella musica e cultura etiopi con Maqeda, il 70° anniversario di Romagna mia con Riccarda Casadei e Vince Vallicelli e i Ruvidi, il tributo al compositore per il cinema Piero Piccioni con l’Orchestra 104 guidata dal figlio Jason e il…banchetto musicale di Food con Paolo Fresu e Omar Sosa.
 
“Se ‘condivisione’ esprime perfettamente lo spirito della tradizione del trebbo che si rinnova con questa rassegna, è proprio grazie a una progettualità condivisa che possiamo continuare a rinnovare e arricchire l’offerta culturale e di spettacolo dal vivo – sottolinea Antonio De Rosa, Sovrintendente di Ravenna Festival – E per questo dobbiamo ringraziare il Comune di Cervia e la Cooperativa Bagnini, nonché alcuni storici sostenitori del Festival che hanno scelto di abbinarsi ad eventi della rassegna: a partire da BPER Banca ma anche Assicoop, Parfinco, CNA Ravenna e Arco Lavori.”
“Quando, cinque anni fa, abbiamo ideato una rassegna ad hoc per la ‘cittadina del sale’ ci sembrava imprescindibile che riflettesse tanto la natura di Ravenna Festival quando la particolare identità di Cervia-Milano Marittima – ricorda Franco Masotti, co-Direttore Artistico della manifestazione –
L’incontro fra diversi linguaggi e l’attenzione per temi urgenti della nostra epoca è nel DNA del Festival, ma la vocazione letteraria di una città che ha ospitato letterati come Grazia Deledda, Giuseppe Ungaretti, Mario Luzi, Giovannino Guareschi…richiedeva speciale attenzione. Per questo, sulla scia delle pioneristiche letture pubbliche di Walter Della Monica e Toni Comello a fine anni Cinquanta, abbiamo ‘reinventato’ il trébb, italianizzato trebbo, che in Romagna è incontro, confronto, occasione sociale e intellettuale, condivisione di idee e incrocio di culture e sensibilità. Un perfetto nome di battesimo per una rassegna dallo sguardo puntato sul futuro ma dai piedi ben piantati nel passato e nel presente di questo territorio. Non a caso proprio a Cervia-Milano Marittima abbiamo voluto includere l’omaggio ai settant’anni di Romagna mia, arricchito anche dalla testimonianza di Riccarda Casadei.”
Giovedì 6 giugno l’appuntamento di apertura è il solo alla Rotonda Primo Maggio e a ingresso libero: in prima, l’incontro con Pupi Avati (nella foto a destra) è naturalmente dedicato al suo cinema – nutrito di luoghi familiari, umori novecenteschi, in perfetto equilibrio tra rassicurazioni e imprevisti – ma anche alla musica dei suoi film. Il jazz, d’altronde, è stata la prima musa del maestro bolognese, accompagnato in scena dal quartetto con Teo Ciavarella al pianoforte, Checco Coniglio al trombone, Alfredo Ferrario al clarinetto e Francesco Angiuli al contrabbasso.
Giovedì 13 giugno la rassegna continua all’Arena dello Stadio dei Pini, in questo caso con il caleidoscopio femminile che affiora dalle opere di Giacomo Puccini: in occasione del centenario della morte del compositore, Laura Morante (nella foto di Claudio Porcarelli) dà voce a Prime donne, un catalogo di storie straordinarie nello spettacolo ideato da Elena Marazzita. Da Tosca a Turandot, da Manon a Butterfly, a esaltare il carattere di ognuna c’è la musica di Puccini, con il soprano Francesca De Blasi, Davide Alogna al violino e Antonello d’Onofrio al pianoforte.
Martedì 18 giugno un’altra prima: attrice, musicista, nonché esordiente regista con Gloria!, in concorso a Berlino, Margherita Vicario canta piegando la seduzione della melodia al racconto di storie di toccante quotidianità. Che siano avventure di follie e di guerra, rivendicazioni dei diritti femminili o interrogativi sulla sorte del pianeta, l’invito alla riflessione ha il tono lieve della canzone, qui per la prima volta arricchito dalle sonorità di un’orchestra classica – ovvero La Corelli diretta per l’occasione da Giovanni Pallotti.


Giovedì 20 giugno Maqeda è un’occasione per immergersi nella cultura e nella musica dell’Etiopia e riscoprirne le figure femminili della storia e della leggenda con la guida di Gabriella Ghermandi, esperta italo-etiope di letteratura della migrazione: a lei si deve il progetto musicale Atse Tewodros (nella foto in alto di Mario di Bari), votato alla ricerca di un equilibrio fra interculturalità e identità, modernità e tradizione. A Ghermandi si unisce un gruppo di straordinari musicisti etiopi, sollecitato da un jazzista “libero” come Fabrizio Puglisi.
Giovedì 27 giugno si celebrano i 70 anni di Romagna mia. Capace di superare indenne i decenni senza mai invecchiare e riaffiorando ogni volta che ce ne è stato bisogno – anche in mezzo al fango dell’alluvione del 2023 – Romagna mia è l’inno romagnolo per eccellenza: ce lo racconta Riccarda Casadei, figlia di Secondo che quasi per caso pubblicò la celeberrima canzone. A seguire, la scena è di Vince (nella foto) e i Ruvidi, il complesso che, capitanato dal batterista Vince Vallicelli, ha debuttato proprio con un disco omaggio a Secondo Casadei.
Domenica 30 giugno nel ventennale della scomparsa dell’autore di oltre trecento colonne sonore del cinema italiano, l’Omaggio a Piero Piccioni è affidato all’Orchestra 014, guidata dal figlio Jason. Piccioni, il cui nome è legato soprattutto a Francesco Rosi e Alberto Sordi, di cui fu grande amico, è stato il più jazzistico dei compositori che lavorarono per il grande schermo. Dopo tutto, nel 1949 suonava a New York con Charlie Parker e Max Roach e avrebbe portato quella vitale vibrazione nell’irriverente mondo della commedia all’italiana (ma avrebbe anche influenzato la lounge music).


Giovedì 4 luglio l’itinerario del Trebbo si conclude con Food, appetitoso progetto che vede di nuovo insieme il trombettista Paolo Fresu, forse il jazzista italiano oggi più famoso al mondo, e il cubano Omar Sosa, pianista tra i più poetici e imprevedibili (i du artisti nella foto di Roberto Cifarelli). Tra un tintinnio di bicchieri e lo scoppiettio della brace, la declamazione di ricette e il vibrare di posate, inseguiranno la memoria di cibi e sapori, senza dimenticare che la nostra tavola è in relazione all’ambiente e alla società e che la cucina è un po’ come la musica: frutto di contaminazioni, meticciato e condivisione.
La collaborazione della Cooperativa Bagnini per il Trebbo si concretizza anche nel promuovere e sostenere una nuova iniziativa dedicata ai turisti che hanno scelto gli hotel di Cervia e Milano Marittima; grazie alla collaborazione tecnica di Cervia In, che gestirà le prenotazioni, saranno resi disponibili 100 biglietti per gli spettacoli del Trebbo e per quelli al Pala De André a Ravenna con uno sconto del 50% per l’acquisto minimo di due biglietti.  


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