Orto Botanico di Brera
Venerdì 31 maggio e sabato 1° giugno
ore 17, ore 18 e ore 19
PERFORMANCE
Jeanne Crousaud, soprano
Jean-Luc Hervé (1960)
Éloge de la plante (2016, 20')
per voce femminile ed elettronica
Prima esecuzione in Italia
Ogni performance è preceduta da una
visita guidata all'Orto Botanico di Brera
La due giorni all’Orto Botanico rimette al centro il titolo del Festival 2024: L’ASCOLTO INQUIETO perché in dialogo con il mondo, con la volontà di portare la musica in luoghi inattesi, a creare nuovi spazi di ascolto per un pubblico capace di rinnovarsi.
I concerti di venerdì 31 maggio e sabato 1° giugno sconfinano in immaginari sonori vegetali, con l’Éloge de la plante, performance per voce ed elettronica di Jean-Luc Hervé, protagonista il soprano Jeanne Crousaud (nella foto in basso).
Utilizzando le molteplici sonorità della sua voce (parlato, cantato, rumori...) il soprano recita l’elenco dei nomi latini delle piante commestibili presenti nei nostri giardini e alcune descrizioni botaniche e proprietà di queste piante in francese. La cantante si presenta come una sorta di “guida naturalistica”, invitando il pubblico a prestare attenzione al mondo naturale che ci circonda, alle piante e ai suoni. Alla maniera degli ornitologi, che emettono una varietà di suoni ‒ voci, rumori, fischi, schiocchi, sibili ‒ per attirare gli uccelli che vogliono osservare, e anche battendo delicatamente le mani, come fanno i giapponesi per attirare le carpe degli stagni, la cantante risveglia a poco a poco il dispositivo sonoro del giardino, che è nascosto al pubblico. Gli altoparlanti multipli dell’installazione rispondono al soprano. L’orecchio è in ascolto, curioso dei suoni invisibili, ma anche di tutto ciò che ci circonda.
Éloge de la plante è il titolo di un libro del botanico Francis Hallé, da cui si apprende che le forme evolutive del mondo vegetale, molto diverse da quelle del mondo animale, mettono in discussione le nostre teorie sull’evoluzione degli esseri viventi, costituendo altrettanti modelli per le forme musicali, soprattutto per quanto riguarda la polifonia.
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